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cultura

Le 4 C della cultura che ci serve: critica, cooperazione, conservazione, cucina  

  • Pubblicato il: 12/03/2018 - 17:53
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Nella cultura personale la sequenza di critica, cooperazione, conservazione è naturale. Per cogliere un frutto sinergico di queste fasi della cultura occorre lavorare insieme, come in una cucina

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
Autore/i: 

UNA ROAD-MAP PER LA CULTURA METROPOLITANA. FONDAZIONE PALAZZO FESTARI E IL VENETO FUTURO.

  • Pubblicato il: 14/04/2017 - 11:55
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

La Fondazione Palazzo Festari è impegnata dal 2002 in attività di coordinamento e integrazione del territorio dell'Alto Vicentino del cui patrimonio umano, sociale e culturale si fa promotrice attraverso la sua attività di ricerca. La Festari si relaziona con il mondo delle imprese e delle istituzioni, su temi di interesse collettivo: con MO.VI.TE./MObilitare la società civile dell’Alto VIcentino per una nuova idea di TErritorio (in collaborazione con  STEP S.r.l. e European Centre for Living Technology/Università Ca’ Foscari) o l’avvio di osservatori permanenti su Integrazione, Immigrazione, Formazione e Sistema Socio Sanitario dell'Alto Vicentino, oltre con l’analisi dei trend socio-economici locali, ad aprire lo sguardo sul possibile cambiamento di una zona chiave del Paese.  Ne parliamo con il Presidente, Paolo Gurisatti.
 

Articolo a cura di: 
Amerigo Nutolo
Autore/i: 

Appunti per una definizione di welfare culturale

  • Pubblicato il: 15/03/2017 - 08:05
CULTURA E WELFARE

Il lavoro corale sul termine avviato dal Giornale delle Fondazioni si arricchisce con Pier Luigi Sacco, uno dei primi ad avere acceso nel nostro paese riflessioni sulla relazione tra economia civile ed economia della cultura.  I suoi primi contributi in Italia sul tema risalgono al 2011, dal progetto di candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura, che tra i temi cardine aveva lo sviluppo della relazione virtuosa tra partecipazione culturale attiva e ben-essere. Cosa significa oggi parlare nel nostro paese di processi di  cultural welfare based, tema che si riscontra in numerosi documenti programmatici di sviluppo locale?

Articolo a cura di: 
Pier Luigi Sacco
Autore/i: 

La vita dà il ritmo

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:53
CULTURA E WELFARE
L’ospedale S. Anna di Torino, il più grande per la ginecologia e ostetricia in Europa, è abbracciato dalla musica. Dagli inizi del mese di novembre, ha preso avvio la seconda edizione delle “Vitamine Jazz” che arricchisce il  programma  di musica dal vivo “Vitamine Musicali” varato nel 2016 nell’ospedale dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna in collaborazione con l’AVO-Associazione dei Volontari Ospedalieri e 13 istituzioni culturali del territorio. Una vera propria chiamata alle Arti alle quali la comunità dei jazzisti torinesi ha risposto massicciamente,  con slancio generoso nel donare musica e  vivere un’esperienza di relazione con l’altro: a fianco delle donne durante la chemioterapia, dando il benvenuto alle nuove vite e alle loro famiglie, cambiando tono al tempo dell’attesa. Da novembre 2018 a marzo 2019, si alterneranno formazioni, in linguaggi che spazieranno dalle sonorità jazzistiche  ad atmosfere mediterranee e sudamericane.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Articolo a cura di: 
Federico Miniotti

Focus Montagna XXI secolo. Considerazioni di fine viaggio: il ruolo dell’innovazione culturale e sociale nella riattivazione delle aree interne

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:06
PAESAGGI
Nona e ultima tappa del viaggio di Antonio De Rossi attraverso le Alpi contemporanee italiane. La necessità di traguardare il tema della rigenerazione del territorio alpino all’interno del più vasto progetto di ripensamento e rinascita delle aree interne italiane. Il punto di questo processo all’interno di un libro collettivo e interdisciplinare, dall’emblematico titolo Riabitare l’Italia, in uscita a dicembre presso Donzelli.
Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

V edizione Culturit University “Start up! Start down!”

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:05
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
In un periodo di incertezza politica ed economica come quello attuale, ci si ritrova spesso a interrogarsi sul futuro del nostro Paese. A farlo non sono solo studiosi e ricercatori, ma anche chi di quel futuro ne sarà protagonista: i giovani. Ed è così che il 6 e 7 ottobre i giovani membri di Culturit, rete di associazioni universitarie no-profit, hanno organizzato a Milano un weekend di formazione su di un tema tanto radicato al presente quanto di fondamentale importanza per il futuro e cioè quello delle startup. Ne scrive una giovane penna, Giorgia Laudati, per stimolare l’imprenditorialità dei giovani che non cercano un lavoro, ma lo creano. “Listen, look, leap, learn!” (Ascolta, guarda, buttati, impara!)
Articolo a cura di: 
Giorgia Laudati
Autore/i: 

LA CULTURA FA STAR BENE

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:00
CULTURA E WELFARE
Alla relazione virtuosa tra “CULTURA, BENESSERE E SALUTE” LuBEC2018 ha dedicato due momenti di approfondimento. Vi offriamo la relazione di Annalisa Cicerchia, primo ricercatore ISTAT, tra le voci più autorevoli in tema, su “Esperienze, evidenze, percorsi
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
 
Articolo a cura di: 
Annalisa Cicerchia, Istituto Nazionale di Statistica

Focus Montagna XXI secolo. Dolomiti Contemporanee, o della costruzione di una alpinità altra

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:02
PAESAGGI
Storie di ri-nascita e di rigenerazione. Tra le tante esperienze oggi presenti in Italia, il cantiere di sperimentazione culturale di Dolomiti Contemporanee emerge per la forza del tratto e la potenza di visione, intrecciando montagne e spazi abbandonati della modernità quasi impossibili da risolvere e riattivare. Un’esperienza che fornisce indizi inediti e preziosi per pensare un progetto di futuro per la montagna. Con l’intervista a Gianluca D'Incà Levis, ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, direttore del Nuovo Spazio di Casso al Vajont, continua il viaggio di Antonio De Rossi attraverso le Alpi contemporanee.
Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

La Cultura non può essere neutrale

  • Pubblicato il: 15/07/2018 - 00:01
MUSEO QUO VADIS?
"Ora che le fonti sono potenzialmente infinite e ciascuno può accedere più o meno direttamente e liberamente (o almeno crede di poterlo fare) ad una moltitudine di informazioni, è legittimo chiedersi se il racconto – anche quello contemporaneo - promosso dalle istituzioni culturali non possa essere discusso, messo in crisi o quantomeno giudicato, e se non debba da ciò mettersi al riparo, richiamando ad un surplus di obiettività coloro - le persone, di fatto – che hanno la responsabilità di costruire l’offerta”. Carta bianca a Patrizia Asproni. “Un passo più in là, ci si potrebbe chiedere se la stessa promozione di contenuti culturali “condizionati” non possa prestarsi a diventare atto politico, ossia strumento di affermazione di questa o quella parte al di là del valore della diffusione dell’attività stessa"
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Alessandro Bollo. Il primo anno alla guida del Polo del 900 di Torino.

  • Pubblicato il: 15/06/2018 - 13:02
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Quasi 57.000 presenze registrate nel 2017, alle quali si aggiungono 12.000 studenti coinvolti in progetti vari e 19.000 partecipanti alle attività e alle mostre temporanee. Numeri raggiunti dal Polo del 900 grazie al ridisegno della governance dell’ente e delle interazioni tra le 19 realtà che, in questa istituzione culturale, trovano casa. Dopo un anno di direzione per mano di Alessandro Bollo, la promozione della educazione civica e della cittadinanza attiva attraverso la cultura pare un fine sempre più concreto – riscontrabile nell’aumento della partecipazione dei cittadini ai servizi di lettura e alla biblioteca, ma anche nelle numerose progettualità basate su una nuova modalità di fruizione degli archivi. Oltre tali novità, nuovi progetti speciali per il museo, un’integrazione delle attività didattiche, inedite relazioni progettuali e altro ancora. Se la Fondazione Polo del 900 ha evidenziato il ruolo di aggregatore culturale e luogo dell’apprendimento, Alessandro Bollo – in una recente conversazione – ci ha raccontato come l’istituzione stia sempre più diventando un centro di produzione e accoglienza culturale.

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

TOWARDS A CONCEPTUAL FRAMEWORK FOR WELLBEING OUTCOMES IN MUSEUMS

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:03
CULTURA E WELFARE

Alla luce dell’emergente tendenza ad utilizzare il concetto olistico di benessere nelle policy, includendo il settore culturale, sei ricercatori della London University College hanno studiato un framework per la valutazione dei risultati in termini di benessere e evidenziato in che modo i musei possono incrementarli. 
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
Autore/i: 

Il lavoro culturale paga?

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:03
MUSEO QUO VADIS?

“Percorsi formativi protratti spesso oltremisura (…), remunerazioni inadeguate (…). Proliferano  distorsioni nel mondo del lavoro dalle quali il settore culturale sembra interessato più ancora di altri. (…) Nel tempo si è radicato l’equivoco: nell’assunto non dimostrato – né dimostrabile – che il lavoro culturale possa essere svolto, con parità di risultato, a titolo volontario.” Una riflessione di Patrizia Asproni. “Non consola che si tratti di un tema  non solo italiano, come testimonia la recente e poco edificante vicenda che ha riguardato il Victoria&Albert Museum di Londra, che ha ritenuto di poter reclutare con pubblica call una figura curatoriale di alto livello, pescando tra chi avrebbe potuto permettersi di ricoprire il ruolo a titolo gratuito”.

Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Focus Montagna. Sull’importanza dei progetti fisici di qualità nei percorsi rigenerativi delle Alpi contemporanee

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
PAESAGGI

Come far comprendere la rilevanza delle progettualità fisiche e territoriali nei processi di sviluppo locale della montagna? Come uscire dal paradigma della patrimonializzazione, superando la contrapposizione tra tradizione e modernità, e favorendo una nuova visione fondata sull’intreccio di storia e contemporaneità? Come incardinare il progetto fisico nelle traiettorie di riattivazione delle Alpi? La realtà montana italiana appare ben diversa da quanto sta avvenendo sulle Alpi svizzere e austriache. Eppure alcune esperienze recenti delineano una possibile specifica via per la montagna italiana

Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

La difficile staffetta tra Paesaggio e Cultura

  • Pubblicato il: 19/02/2018 - 11:35
PAESAGGI

Si può assumere il riconoscimento del Paesaggio in un ruolo politico fondamentale, di supporto e comunicazione per le decisioni e le appartenenze politiche, un ruolo sinora riservato alla Cultura nel suo complesso, ma poco praticato? Forse sì. Ma a patto che tale ruolo per il Paesaggio sia riconosciuto dalla macchina istituzionale stessa, e venga liberato da una rappresentazione tradizionale, che lo relega ad essere visto come uno dei mille specialismi culturali.

Articolo a cura di: 
Paolo Calstenovi
Autore/i: 

FOCUS MONTAGNA XXI SECOLO. L’affaire Ostana, o della rigenerazione molteplice

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 11:47
PAESAGGI

Un percorso di rivitalizzazione alpina che attraversa più di tre decenni, in cui cultura e qualità del paesaggio costruito, reinsediamenti e nuove forme di sviluppo locale vengono strettamente a intrecciarsi

Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

Compagnia di San Paolo come anchor institution. Presentato il Piano 2018

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:06
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA

Compagnia di San Paolo presenta il piano 2018 a pochi giorni dall’accordo con il Ministero del Tesoro, per via del quale scalerà il suo investimento in Banca Intesa in modo graduale rimanendo comunque socio pesante almeno sino al 2021. Le erogazioni previste per l’annualità ammontano a 158 milioni di euro su tre indirizzi (politiche sociali, ricerca e sanità e arte, attività e beni culturali), ai quali se ne aggiungeranno quasi altri 17 milioni provenienti dal credito di imposta orientato alla partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Educazione, innovazione e sviluppo sono i driver degli investimento che la fondazione  torinese sosterrà nei prossimi dodici mesi, sperimentando nuovi modelli – come annunciato dal presidente Francesco Profumo con effetto moltiplicatore e fare da incubatore a iniziative che potrebbero poi essere proiettate su scala nazionale. Un anno importante che si apre anche con l’annuncio di un addio, quello dato da Piero Gastaldo dopo vent’anni alla guida dell’ente.

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

HOSPITALIA. O SUL SIGNIFICATO DELLA CURA

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:05
CULTURA E WELFARE

Uno splendido volume compendia il progetto fotografico di Elena Franco, che documenta antichi edifici ospedalieri in Italia e in Europa, e il loro patrimonio. La bellezza delle immagini è stimolo ad approfondire la ricchezza di senso sottesa a complessi monumentali, nella maggior parte dei casi misconosciuti nella loro rilevanza storica, culturale, sociale, civica.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
 

Articolo a cura di: 
Paolo M. Galimberti

Dagli appunti a una politica per il welfare culturale

  • Pubblicato il: 15/12/2017 - 00:01
CULTURA E WELFARE

A partire dalle considerazioni e dai progetti racconti nella rubrica” Cultura e welfare” che Il Giornale delle Fondazioni ha dedicato al tema del welfare culturale,  Flaviano Zandonai
(Iris Network, Euricse), richiamandosi in particolare ai contributi di Pier luigi Sacco e di Bertram Niessen, si propone di “tentare un avanzamento della riflessione secondo una prospettiva di policy design”. Da Welfare Oggi
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Articolo a cura di: 
Flaviano Zandonai

Una nuova qualità progettuale sociale a traino culturale

  • Pubblicato il: 15/10/2017 - 20:02
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Quali politiche e strategie possono essere concretamente messe in campo a sostegno della Cultura e del Patrimonio? Quali le criticità e le risorse strumentali per trasformare la valorizzazione del patrimonio culturale anche in riscatto territoriale? Tra revisione dei protocolli, nuovi paradigmi, modelli di gestione e condivisione di esperienze, ecco trasparire da ArtLab17 Mantova i segni di una nuova Qualità Progettuale come leva di sviluppo e welfare di comunità a traino culturale.

Articolo a cura di: 
Massimiliano Zane

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