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Amerigo Nutolo

Feltrinelli. La fondazione ribelle, fra resistenze e resilienza culturale

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:38
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Mentre l’Italia apre alla public history e al futuro delle discipline storiche, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli dà il via al suo Master (in scadenza le iscrizioni) e presenta una stagione Ribelle ricca di attività e eventi per il nuovo anno, sull’onda di affluenze record nella sede di Porta Volta. Massimiliano Tarantino, il suo Segretario Generale, ci racconta come la Fondazione reagisce sia all’elitarismo degli attori tradizionali che alla polverizzazione culturale e alla dispersione digitale del sapere
 

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Amerigo Nutolo
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UNA ROAD-MAP PER LA CULTURA METROPOLITANA. FONDAZIONE PALAZZO FESTARI E IL VENETO FUTURO.

  • Pubblicato il: 14/04/2017 - 11:55
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

La Fondazione Palazzo Festari è impegnata dal 2002 in attività di coordinamento e integrazione del territorio dell'Alto Vicentino del cui patrimonio umano, sociale e culturale si fa promotrice attraverso la sua attività di ricerca. La Festari si relaziona con il mondo delle imprese e delle istituzioni, su temi di interesse collettivo: con MO.VI.TE./MObilitare la società civile dell’Alto VIcentino per una nuova idea di TErritorio (in collaborazione con  STEP S.r.l. e European Centre for Living Technology/Università Ca’ Foscari) o l’avvio di osservatori permanenti su Integrazione, Immigrazione, Formazione e Sistema Socio Sanitario dell'Alto Vicentino, oltre con l’analisi dei trend socio-economici locali, ad aprire lo sguardo sul possibile cambiamento di una zona chiave del Paese.  Ne parliamo con il Presidente, Paolo Gurisatti.
 

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Fondazione Bassetti. La stoffa degli innovatori.

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:54
FONDAZIONI DI FAMIGLIA
Una piccola fondazione penetra nel sistema sanguigno della nostra società, attraverso l’innovazione tecnologica, i suoi prodotti, i suoi consumi, e giunge dove la si progetta. Fondazione Giannino Bassetti persegue il sogno avvincente, improbabile ma realizzabile, di un cambiamento responsabile, dove pubblico-comunità e impresa, istituzioni e policy maker collaborino attivamente a stabilire regole, approcci, prodotti e servizi, azioni, confini, direzioni e priorità del mondo che viviamo. Per farlo si deve sbloccare il sapere e dare spazio alle potenzialità collaborative che questa rete di soggetti trattiene fra le sue maglie – per rimetterli in circolo.
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Amerigo Nutolo
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ARRESTARE IL SISTEMA. IL CALEIDOSCOPIO DIGITALE DEL MAXXI PUNTA SULL’ARTIFICIAL INTELLIGENCE

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Mentre s’allarga la riflessione sui cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale, e l’applicazione dell’intelligenza artificiale, giorno per giorno, compenetra sempre più la vita individuale e collettiva, Bartolomeo Pietromarchi apre al MAXXI la mostra Low Form, che ci stimola a fare il punto su un’epoca segnata dal rapporto con la tecnologia, sul destino dell’arte e sui compiti di agenzie culturali tradizionali, tra cui, quelle del museo e dello stesso artista.
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MARCO SCOTINI.  TRACCE DI UN’ARTE CHE REINCANTA DAL DESERTO.

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Fra capitalismo e rischio estetizzazione dei commons. Dopo il direttore Enrico Bonanate e il fondatore, Piero Gilardi, incontriamo Marco Scotini, curatore del Parco Arte Vivente, che aprirà il suo prato alla prima personale italiana di Zheng Bo, artista nelle cui opere, dense di metafore e cornici narrative botaniche, si riassumono, oltre alle istanze ecologiche, quelle di resistenza alla marginalizzazione e al controllo sociale. Abbiamo parlato di limiti, possibilità e prospettive di un’arte che mira a generare una comune presa sulla realtà – a giocare un ruolo attivo nella sua trasformazione – ma che si confronta col rischio di esserne modellata e divenirne strumento di travestimento ideologico. Ecco le sfide che ci aspettano.
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PIERO GILARDI. GIARDINIERE DEL GRAN PARCO DEL MONDO

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Il Parco Arte Vivente, ecosistema culturale che ha casa a Torino da dieci anni, è un’esperienza vicina a quella, descritta da Sottsass, dei tappeti-natura del loro ideatore, Piero Gilardi: sospesa tra riconquista e perdita. Ritorno all’Eden, fra le macerie dell’illusione capitalista, accesso inatteso alla natura, nel cuore deserto della città post-industriale; e sensazione di perdita, coscienza che la terra che abitiamo, che PAV ci mostra nelle sue diverse forme e aspetti, questa terra, lentamente, scompare. Nei giorni della celebrazione del decennale e della nuova edizione di Teatrum Botanicum, format di giovani artisti, conversiamo con Piero Gilardi, presidente dell’omonima Fondazione Centro Studi e padre del PAV – corpo ecologico performativo di una comunità che vuole abitare il presente.
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Amerigo Nutolo
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PARCO ARTE VIVENTE. 10 ANNI DA SPECIE PIONIERA DEL TERZO PAESAGGIO CULTURALE

  • Pubblicato il: 18/05/2018 - 08:00
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA

Il Parco Arte Vivente fa dieci anni. Con il Direttore, Enrico Bonanate, diamo luce a ciò che cresce in questa serra (ispirata dalla visione di Piero Gilardi) semenzaio di relazioni, gesti creativi e riflessioni collettive in grado di attirare e attivare persone d’ogni provenienza culturale, geografica, di diffondersi fra i torinesi e fra terre tra loro lontane. I dieci anni di apertura del centro d'arte contemporanea, dal 4 maggio, si celebrano con la mostra collettiva The God-Trick, curata da Marco Scotini, e col simposio Antropocene, crisi ecologica e potenzialità trasformative dell’arte. PAV fa specie istituzionale a sé, da osservare per la capacità adattiva e il ruolo di pioniera di nuovi habitat culturali e di condivisione di pratiche sociali. Forse, grazie al loro modello, l’equilibrio dinamico naturale fra le specie viventi, più resistenti e sostenibili.

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UNA FOTOGRAFIA DEL PRESENTE. INCONTRO CON LORENZA CASTELLI (MIA PHOTO FAIR)

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:01
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Abbiamo incontrato Lorenza Castelli, exhibition director di MIA Photo Fair di Milano, per fare il punto sui confini mobili della fotografia fra nuovi continenti, terre promesse e Stati Generali. La sua fruizione passa attraverso paesaggi sociali in cambiamento e scenari di mercato che vedono il MIA in un lavoro di rete che cresce, si articola e può influire sullo sviluppo del settore. Tra gli aspetti di rilievo della kermesse, la bella sezione fotoeditoriale che accoglie il visitatore, il focus sull’Africa (con spin-off a Palazzo Litta), il consolidarsi del protagonismo di main partner come Eberhard & Co., Lavazza, BNL/BNP Paribas. (E novità in arrivo per l’ambito formativo-professionale)

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CARLO MOLLINO. AMORE E MOLE

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:01
FONDAZIONI PER LA CULTURA

L’omaggio al genius loci, attraverso numerose collaborazioni istituzionali territoriali per la  mostra L’Occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie: 1934-1973, -fino al 13 maggio, ci porta a leggere l’era Guadagnini, alla cabina di pilotaggio di  Camera-Centro Italiano per la Fotografia

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RAFFAELE ALBERTO VENTURA: L’ “ANGELO STERMINATORE” DEI DISAGIATI DI CLASSE

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:05
CONSIGLI DI LETTURA

La Teoria della classe disagiata (Minimum Fax) scava tra le fondamenta dell’industria culturale, decostruisce il suo mito di leva dello sviluppo, tenta una critica del prosumer, del collasso fra apparato della produzione e del consumo, e riscrive la genesi dell’autofagia dei nati fra il ‘78 e oggi – l’Hunger Games sociale della creative class, dei figli della classe media frantumata dalla crisi. Giardino delle Delizie capitaliste, più che pamphlet: la Teoria di Raffaele Alberto Ventura galleggia tra autoironia, apologia, analisi storica-economica, tono saggistico-divulgativo, riferimenti ricercati, stile apodittico, approccio d’inchiesta, ritmo da giallo filosofico, incursioni satiriche, immaginario apocalittico.

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La cultura fa 90. Red carpet per tutti e poltrone nei palazzi-museo: il lusso ribelle di essere cittadini

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 10:02
CULTURA E WELFARE

Le associazioni sono la barriera corallina che consolida le relazioni di condivisione a livello locale: con esse si sviluppa e stabilizza l’ecosistema socio-culturale. Il ruolo di micro-mediazione che parte di esse ha rispetto alle istituzioni e al patrimonio che gestiscono, permette di farlo giungere a fruitori a rischio esclusione, fin nei contesti di prossimità. Progetti come Estate a Palazzo di Red Carpet for All, con cui s’aprono, fisicamente e non solo, le porte dell’arte alla quarta età, prima ancora della risposta di istituzioni e fondazioni, ha quella dei cittadini – che si riappropriano del proprio presente, anche a 90 anni
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
 

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Mappe di vetro nella città d’acqua. Stato dell’arte trasparente fra Stanze del Vetro e Venice Glass Week

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:40
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Al centenario della nascita di Ettore Sottsass, celebrato con sessant’anni di lavori esposti nelle Stanze del Vetro di Pentagram Stiftung e Fondazione Giorgio Cini, seguono l’esposizione su Vittorio Zecchin e, soprattutto, la prima edizione della glass week veneziana, che attraverserà tutti i centri di cultura vetraria della città, in un omaggio inedito a quest’arte. Dalla conversazione con David Landau, che con sua moglie Marie-Rose Kahane dà impulso a queste progettualità, emergono la valutazione delle azioni intraprese per il rafforzamento dell’arte del vetro e il loro motivo profondo: l’assoluta fiducia nel bello e nella qualità come propulsori di cambiamento, e una radicata passione
 

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Cento di questi Sottsass! In Triennale l’architetto del gioco e del progetto “al dente”

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:36
FONDAZIONI PER LA CULTURA

La mostra di Triennale su tutta la sua produzione, a cura di Barbara Radice, apre in questi giorni e i lati meno noti dell’architetto, risaltano a cent’anni dalla nascita. Sottsass: un respiro nuovo nel mondo del design internazionale e italiano – e nel modo di vedere il mondo. Un uomo che con ogni mezzo esalta la l’amore per la relazione con ciò che lo circonda, attraverso la luminosa opacità del gioco
 

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Fondazione Feltrinelli: la lunga linea d’ombra del G8 di Genova

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:24
FONDAZIONI PER LA CULTURA

Ci sono fatti che segnano per sempre un Paese, ferite che vanno aperte, pulite, curate e rimarginate assieme o altrimenti lasceranno un vuoto nell’esperienza e sviluppo di un gruppo sociale. A sedici anni dal G8 di Genova e al segnale di via della prima edizione del suo Master in Public History, Fondazione Feltrinelli apre le porte alla rievocazione di quell’evento e alla riflessione su quelle istanze, desideri e speranze (e una finestra sulle criticità del compito storico sul nostro presente recente)
 

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Esprimere libertà. Il Festival dei Diritti Umani, visto alla rovescia

  • Pubblicato il: 15/05/2017 - 15:27
CULTURA E WELFARE

A Milano un Festival segnato da tanti contributi originali e tanto accogliente verso il pubblico, da condurlo nel tema – quest’anno la libertà di espressione – senza che se ne accorga. La 2a edizione del Festival dei Diritti Umani, “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche” splende in una Triennale elegante e popolare, citizen-friendly. Un livello alto del confronto e dell’offerta, il linguaggio aperto e permeabile, coniugati alla qualità dell’approfondimento, sono una base solida per le edizioni future
 

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Amerigo Nutolo
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VIAGGIO NEL PAESE DELL'INEDUCAZIONE DI GENERE (DOVE QUALCOSA POTREBBE CAMBIARE)

  • Pubblicato il: 04/03/2017 - 12:24
CULTURA E WELFARE

L’ONU insiste. Carenze gravi nella prevenzione della violenza e della discriminazione contro le donne. Va inserita nel nostro sistema formativo l’educazione a diritti, parità e relazione tra generi. Manca un’azione sistematica di contrasto culturale ai fenomeni discriminatori, un’efficiente giurisprudenza, un’efficacia dei servizi di protezione e assistenza. Le famiglie, luoghi di maggior violenza e incubatori di quella di domani, sono sole. I minori che subiscono abusi o vi assistono sono a rischio di reiterarne i modelli. Oltre 1600 figli di vittime di femminicidio, lasciati soli, approdano ora all’aiuto di Stato: ma i bambini, per la società e per la legge, godono di diritti ridotti. I giovani han voglia di formazione ad hoc ma cala la percezione della gravità del fenomeno femminicida. Intanto gli uomini – nodo del problema – restano nell’ombra di un ipocrita silenzio sociale. 
 

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Il sogno di un’istituzione per fare a meno delle istituzioni. La Fondazione Mario Tommasini

  • Pubblicato il: 13/02/2017 - 20:23
CULTURA E WELFARE

Se la chiave è la mission, la Fondazione Mario Tommasini la eredita da un uomo semplice e speciale, un amministratore pubblico che per anni ha integrato le fasce deboli nella popolazione, cooperato con realtà distanti, lottato per la dignità umana, tagliato le reti di malattia mentale, carcere, disabilità, vecchiaia, infanzia. Col cambio generazionale si frantumano i rapporti di prossimità, un patrimonio di interazioni, avanzano i pregiudizi. “La nostra sfida – dice la figlia Barbara – è ricordare agendo”

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A Veddel, abitanti, istituzioni, fondazioni, gruppi religiosi, artisti, insieme nell’arte del convivere

  • Pubblicato il: 15/01/2017 - 22:47
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Nell’Europa del terrore e delle paure e incertezze sociali, da Amburgo abbiamo una lezione di prevenzione dei conflitti: Veddel, quartiere-isola incastonato sull’Elba, resistente ai tentativi di gentrification, residenza di tedeschi poveri e immigrati da 60 paesi. Da qui salpavano i migranti tedeschi per le Americhe. Oggi, più soggetti pubblici e privati, affrontano le sfide di rinnovamento istituzionale e della convivenza con New Hamburg: progetto scritto e prodotto con chi abita Veddel con gli artisti, al servizio di Amburgo. Björn Bicker e Malte Jelden, tre anni dopo l’avvio dell’esperimento, fanno il punto: “Se vogliamo che questi processi funzionino e portino cambiamenti nelle persone bisogna partire con anticipo, prepararli bene, fare molta comunicazione. Non è importante l’artista, ma la convivenza fra le persone.” Riconoscersi come comunità in tutte le proprie radici, condividere luoghi, segni, gesti, azioniTutto questo è già arte” dicono i dramaturg

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Istituti di cultura e comunità migranti. Il ruolo interculturale del Goethe-Institut fra i “nuovi tedeschi” di casa propria

  • Pubblicato il: 14/12/2016 - 19:02
CULTURA E WELFARE

Come cambia il ruolo di un istituto di cultura nazionale nell'epoca delle migrazioni, quando le identità si ridefiniscono a partire dalle periferie e dall'interazione fra comunità locali di diversa provenienza? Rispondono le incaricate del Goethe-Institut in occasione nel format di interventi urbani Performing Architecture, a Venezia, realizzato in occasione della Biennale di Architettura: complemento performativo e relazionale all'impianto teorico e statistico del Padiglione tedesco, dedicato alle migrazioni. Per la Germania l’inclusione parte dalla conoscenza della lingua, necessaria per permanere nel paese. “Nelle ultime ondate migratorie si sta sollevando il problema della presenza di molti analfabeti o soggetti che non conoscono neppure la propria lingua”. Ma il Goethe-Institut ha anche un ruolo culturale di rilievo, per questi “nuovi tedeschi”. “Si può sconfiggere la paura solo con la reciproca conoscenza

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Bevilacqua La Masa. Lo Zeitgeist e l'arte della manutenzione di una fondazione

  • Pubblicato il: 09/11/2016 - 09:23
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA

Sul destino e le nomine della Fondazione Bevilacqua La Masa si è alzato un gran polverone immotivato. Il Comune è vincolato da un testamento e l’Istituzione non può essere assorbita né cancellata. Ai vertici, dai critici agli economisti della cultura. A tu per tu con Bruno Bernardi, nuovo Presidente

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