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Industria culturale

RAFFAELE ALBERTO VENTURA: L’ “ANGELO STERMINATORE” DEI DISAGIATI DI CLASSE

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:05
CONSIGLI DI LETTURA

La Teoria della classe disagiata (Minimum Fax) scava tra le fondamenta dell’industria culturale, decostruisce il suo mito di leva dello sviluppo, tenta una critica del prosumer, del collasso fra apparato della produzione e del consumo, e riscrive la genesi dell’autofagia dei nati fra il ‘78 e oggi – l’Hunger Games sociale della creative class, dei figli della classe media frantumata dalla crisi. Giardino delle Delizie capitaliste, più che pamphlet: la Teoria di Raffaele Alberto Ventura galleggia tra autoironia, apologia, analisi storica-economica, tono saggistico-divulgativo, riferimenti ricercati, stile apodittico, approccio d’inchiesta, ritmo da giallo filosofico, incursioni satiriche, immaginario apocalittico.

Articolo a cura di: 
Amerigo Nutolo
Autore/i: 

I nuovi dati sull’occupazione culturale dell’Unesco confermano potenziale e paradossi dell’economia creativa

  • Pubblicato il: 15/12/2017 - 00:01
STUDI E RICERCHE

In che modo la cultura contribuisce all’economia di un paese e al suo sviluppo sostenibile? Non si tratta di una domanda nuova ma nuova è la risposta dello Unesco Statistical Institute (UIS) che ha recentemente pubblicato delle statistiche sull’occupazione culturale molto dettagliate ma soprattutto comparabili a livello internazionale. Nello specifico, si tratta di 195 indicatori per 73 paesi nel mondo, tra cui quasi tutti i paesi dell’Unione europea. 

Articolo a cura di: 
Valentina Montalto

La cultura in trasformazione. Il punto sui processi di innovazione della cultura

  • Pubblicato il: 14/11/2016 - 21:55
CONSIGLI DI LETTURA

L’associazione culturale cheFare pubblica il volume “La cultura in trasformazione. L’innovazione e i suoi processi”, ed Minimum fax, dopo quattro anni di osservazione dei processi produttivi nel settore culturale attraverso l’omonimo bando. Una narrazione polifonica, che da testimonianze personali under 40, passa a mappature scientifiche per descrivere l’industria culturale in cambiamento. Una lettura, che fotografa un Paese e un sistema in transizione, ribadendo la necessità della capitalizzazione delle esperienze, evitando di perdere la funzione di connettore sociale

Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Autore/i: 

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