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Sviluppo Sostenibile

Rockefeller Brothers Fund: la capacità di sperimentare e di innovare per il cambiamento sociale

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 15:26
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Durante il mese di settembre, Assifero - l'associazione italiana che riunisce le più importanti fondazioni private, di famiglia, d'impresa e di comunità – ha organizzato il Primo Incontro delle Fondazioni di Famiglia Italiane, a cui hanno partecipato importanti ospiti internazionali come Rockefeller Brothers Fund (RBF) e OAK Foundation. A seguito di tale iniziativa, Il Giornale delle Fondazioni ha deciso di avviare un percorso di ascolto delle esperienze delle principali fondazioni di famiglia, nazionali ed internazionali, per mantenere vivo il dibattito sulla filantropia familiare e sulle sue potenzialità. La nostra esplorazione parte da New York, città in cui ha sede il Rockefeller Brothers Fund. Per approfondire la conoscenza di uno tra i più noti enti filantropici del mondo, abbiamo posto alcune domande a Valerie B. Rockefeller, Chair del Board of Trustees e a Stephen B. Heintz, Presidente del RBF. Da questo confronto a più voci, è emerso il ritratto di una fondazione di famiglia, fondata nel 1940 dai figli di John D. Rockefeller, Jr. e attiva da quasi 80 anni negli Stati Uniti e nel resto del mondo, che crede fermamente che assumersi rischi sia un obbligo morale se si vuole essere efficaci nell'utilizzare bene le risorse economiche a propria disposizione. L'invito che il Rockefeller Brothers Fund lancia alla filantropia familiare è «di essere audaci nelle proprie ambizioni, di raggiungere obiettivi significativi, di cercare nuove idee, di sperimentare», restando «umili nel proprio approccio, con la reale volontà di imparare dagli altri e di imparare dalle esperienze mentre si va avanti». L'intervista è pubblicata in italiano e in inglese – The interview is published in both Italian and English.
Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

La cultura entra tra le priorità del Comitato Economico e Sociale Europeo

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:06
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Il 18 aprile 2018, Luca Jahier è stato eletto alla guida del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), l'organo consultivo dell'Unione Europea di rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e di altri gruppi d'interesse. Con una lunga esperienza nel campo della cooperazione internazionale, Luca Jahier è stato anche uno dei principali promotori e sostenitori dell'iniziativa che ha portato al riconoscimento del 2018 quale Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Nonostante l'importanza della cultura per la vita sociale, politica ed economica dell'Europa, all'interno del CESE manca una componente strutturale dedicata ai rappresentanti del settore culturale. Per colmare questo gap, il Presidente Jahier ha deciso di inserire la Cultura tra gli obiettivi strategici del Comitato per i prossimi anni, insieme allo sviluppo sostenibile, alla pace e ai giovani. Perché - come ci spiega nel corso di questa intervista - “la Cultura, oggi, può davvero fare bene all'Europa da tutti i punti di vista, e questo far bene all'Europa può diventare uno degli strumenti più rilevanti del dialogo con le altre parti del mondo”.

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

Un cambiamento culturale: sostenibilità, responsabilità, innovazione

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:06
OPINIONI E CONVERSAZIONI
La sostenibilità come occasione di crescita, la responsabilità come scelta di valore, l’innovazione come vocazione; l’Agenda 2030 per uno sviluppo più sostenibile. L’ultima edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, appuntamento per condividere idee e progetti che si è concluso da poche settimane, ha visto la partecipazione più significativa di questi ultimi anni, un segnale di come questi temi vengono considerati sempre più importanti dalle organizzazioni e dalle persone. Organizzazioni profit e non profit si sono confrontate e “hanno dichiarato di aver già “agganciato” le proprie strategie a uno o più dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Se in generale aumenta l’impegno delle organizzazioni per la sostenibilità cresce anche l’interesse dei cittadini, e dei giovani in particolare, per un futuro più responsabile.” I prossimi appuntamenti sono le tappe del “Giro d’Italia della CSR” che da gennaio a maggio 2019 toccherà 10 città e l’edizione nazionale che tornerà a Milano i primi di ottobre del 2019.
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Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, membro Gruppo promotore de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale 
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Non c’è tempo da perdere,  il 2030 é domani

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:05
OPINIONI E CONVERSAZIONI
L’Agenda 2030 ci offre una “Teoria del cambiamento” globale, alla luce della quale verificare l’impatto dell’operato del terzo settore,  delle ONG, del mondo della filantropia, del settore privato, delle politiche e delle riforme del governo. Non è più pensabile proporre strategie di intervento sociale che non contribuiscano alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile a livello sociale, economico, ambientale e istituzionale all’interno del quale “nessuno sia lasciato indietro”.  La recente spinta che osserviamo in Italia verso la valutazione dell’impatto degli interventi sociali, che oggi vede coinvolti - a livello nazionale e internazionale enti pubblici, soggetti privati, soggetti della filantropia, può essere considerata come il prodotto di questo dibattito. La discussione è in pieno fermento e  non è il momento di definire quadri metodologici rigidi, ma piuttosto di attivare processi di ricerca e di sperimentazione e di sintonizzarsi sulla discussione al più alto livello. Ne parla Maura Viezzoli, vice presidente del CISP-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli.
Articolo a cura di: 
Maura Viezzoli
Autore/i: 

Rockefeller Brothers Fund: la capacità di sperimentare e di innovare per il cambiamento sociale

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:05
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Durante il mese di settembre, Assifero - l'associazione italiana che riunisce le più importanti fondazioni private, di famiglia, d'impresa e di comunità – ha organizzato il Primo Incontro delle Fondazioni di Famiglia Italiane, a cui hanno partecipato importanti ospiti internazionali come Rockefeller Brothers Fund (RBF) e OAK Foundation. A seguito di tale iniziativa, Il Giornale delle Fondazioni ha deciso di avviare un percorso di ascolto delle esperienze delle principali fondazioni di famiglia, nazionali ed internazionali, per mantenere vivo il dibattito sulla filantropia familiare e sulle sue potenzialità. La nostra esplorazione parte da New York, città in cui ha sede il Rockefeller Brothers Fund. Per approfondire la conoscenza di uno tra i più noti enti filantropici del mondo, abbiamo posto alcune domande a Valerie B. Rockefeller, Chair del Board of Trustees e a Stephen B. Heintz, Presidente del RBF. Da questo confronto a più voci, è emerso il ritratto di una fondazione di famiglia, fondata nel 1940 dai figli di John D. Rockefeller, Jr. e attiva da quasi 80 anni negli Stati Uniti e nel resto del mondo, che crede fermamente che assumersi rischi sia un obbligo morale se si vuole essere efficaci nell'utilizzare bene le risorse economiche a propria disposizione. L'invito che il Rockefeller Brothers Fund lancia alla filantropia familiare è «di essere audaci nelle proprie ambizioni, di raggiungere obiettivi significativi, di cercare nuove idee, di sperimentare», restando «umili nel proprio approccio, con la reale volontà di imparare dagli altri e di imparare dalle esperienze mentre si va avanti». L'intervista è pubblicata in italiano e in inglese – The interview is published in both Italian and English.

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

Focus Montagna XXI secolo. Sud Tirolo/Alto Adige, un progetto organico di abitabilità della montagna

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:02
PAESAGGI
Ottava tappa del viaggio del prof. Antonio De Rossi - Politecnico di Torino - attraverso le Alpi contemporanee italiane. Al di là degli stereotipi sul bel paesaggio alpino, indubbiamente l’Alto Adige, soprattutto in anni recenti, ha saputo mettere a punto politiche territoriali che riescono a coniugare la dimensione della conservazione e della gestione con quelle dell’innovazione, dello sviluppo e della qualità architettonica. Un caso praticamente unico in Italia. L’esito è un progetto di abitabilità della montagna dove storia e contemporaneità si intrecciano naturalmente. Abbiamo discusso intorno a questi temi con Adriano Oggiano, dirigente della Provincia autonoma di Bolzano, grande esperto di paesaggio montano.
Articolo a cura di: 
Antonio De Rossi
Autore/i: 

Focus Montagna XXI secolo. “SAVE THE APPS “. Le Fondazioni Merloni e Vodafone Italia unite per il rilancio degli Appennini.

  • Pubblicato il: 15/09/2018 - 08:02
PAESAGGI
Best of the Apps”, “Hazelnut of Apennines” e i “Camminatori dello Spirito” sono i tre innovativi progetti nati dall’obiettivo comune di Fondazione Merloni e Fondazione Vodafone Italia per dare nuovo impulso all’economia dell’area appenninica utilizzando il digitale per ri-costruire i valori culturali e identitari dei territori, in specie quelli colpiti dal sisma. Un modo per riaccendere l’attenzione sulla necessità di interrompere il veloce scivolamento dell’Appennino verso le coste. Dalla rassegnazione alla voglia di rinascere, questi progetti si fondano su un vocabolario comune: coraggio, identità, cultura, resilienza, innovazione.
Articolo a cura di: 
Giorgia Turchetto

“TOWard 2030. What are you doing?”. L’arte per lo sviluppo sostenibile

  • Pubblicato il: 15/06/2018 - 13:02
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Art for social change. Dal 22 maggio al 7 giugno 2018 si è svolta la seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, con oltre 600 eventi in tutta Italia, finalizzato a diffondere la cultura della sostenibilità e mobilitare le istituzioni, il mondo economico e produttivo e la società civile italiana, in vista della realizzazione nel nostro Paese dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’edizione 2018 del Festival ha visto una forte presenza di eventi legati al mondo delle arti, tra le quali il progetto “TOWARD 2030: what are you doing?”, attraverso il quale la Città di Torino, Lavazza e l’ASviS hanno lanciato un progetto di Street Art della durata di un anno e mezzo che farà di Torino la prima “Città ambasciatrice” dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs).

Articolo a cura di: 
Roberto Mastroianni

The Augmented City: un nuovo paradigma per guidare le città sostenibili, di un « diverso presente »

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:28
CONSIGLI DI LETTURA

Le città stanno acquisendo un ruolo sempre più importante a livello mondiale, sia per gli enormi flussi demografici che si riversano sui centri urbani sia in quanto centro propulsore di nuove filiere produttive. Ma, per coltivare appieno il potenziale creativo e innovativo delle città, abbiamo bisogno di un cambio di paradigma che poggi sui pilastri dello sviluppo sostenibile - ambientale, culturale, sociale, territoriale ed economico - secondo quanto teorizzato dal professore universitario nonché architetto e urbanista Maurizio Carta nel suo libro “The Augmented City” e come da lui stesso ribadito alla summer school di RENA 2017, da poco conclusasi a Matera
 

Articolo a cura di: 
Valentina Montalto

Culturability 2017: per nuove architetture sociali

  • Pubblicato il: 15/03/2017 - 08:40
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Avviato a Milano dalla nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli il tour nazionale di presentazione e confronto territoriale  della quarta edizione del bando di Unipolis per la riattivazione di spazi sottoutilizzati. Obiettivo: riqualificare luoghi nei quali stabilirsi con progetti culturali e creativi a forte impatto di innovazione e coesione sociale. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017 con un monte in palio superiore a 400mila euro. Il lancio milanese di culturability  – rigenerare spazi da condividere in zona Pasubio, il quartiere di Milano al centro di un processo di rigenerazione urbana e forti investimenti strutturali, è simbolico: l’area è– emblema di forte vivacità sociale e culturale sui temi della sostenibilità dello sviluppo e della qualità della vita delle persone. Coraggio, innovazione e prospettiva nel lavoro collaborativo; rapporto tra pubblico e privato come paradigma sistemico; ecologia degli attori culturali e altro ancora per parlare di un nuovo sviluppo economico basato sulla cultura – tenendo assieme gli aspetti di natura economico, sociale e ambientale

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola e Neve Mazzoleni

Agenda 2030: la sfida della complessità che viene dal paradigma dello sviluppo sostenibile

  • Pubblicato il: 16/01/2017 - 00:35
OPINIONI E CONVERSAZIONI

L'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, porta avanti idee, progetti e attività concrete nell'ambito dello sviluppo sostenibile. Costituita il 3 febbraio 2016, l’ASviS rappresenta oggi un network a cui aderiscono 142 tra le più importanti associazioni, fondazioni e reti della società civile. A quasi un anno dalla sua istituzione, ci siamo confrontati con il suo Portavoce, Enrico Giovannini, per fare un bilancio delle azioni fatte e per approfondire il programma di lavoro dell'Alleanza per il 2017. Sottolineando l'importanza dell'Agenda 2030 quale "framework complessivo delle politiche dei prossimi anni", Giovannini parla delle sfide future e lancia un appello alla politica italiana: "o il dibattito pubblico affronterà seriamente il tema dello sviluppo sostenibile nel corso della prossima legislatura, o non riusciremo mai a raggiungere nel 2030 gli obiettivi che ci siamo impegnati a conseguire"

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

QUANTO CONTA IL PATRIMONIO CULTURALE PER L'EUROPA?

  • Pubblicato il: 14/12/2016 - 22:18
STUDI E RICERCHE

A metà novembre, in occasione della cerimonia di conferimento dei Premi per il Patrimonio Culturale dell'Unione Europea/Europa Nostra Awards 2016, è stata presentata la traduzione italiana della sintesi  del Report «Cultural Heritage Counts for Europe». Lo studio rappresenta il principale risultato dell'omonimo progetto europeo realizzato da Europa Nostra, in collaborazione con cinque partner internazionali, al fine di fornire prove convincenti del valore del patrimonio culturale e del suo impatto positivo su economia, cultura, società e ambiente in Europa. Riconosciuto nel 2014 dal Consiglio dei Ministri dell'UE «come risorsa strategica per un'Europa sostenibile», il patrimonio culturale necessita sia di un approccio olistico alla valutazione di impatto che di una programmazione politica integrata
 

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

L'importanza della diversità per la definizione delle politiche culturali dei prossimi anni

  • Pubblicato il: 14/02/2016 - 11:50
STUDI E RICERCHE

A dieci anni dalla sua approvazione, l’UNESCO ha pubblicato il primo report globale sulla «Convenzione sulla Protezione e Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali». Ratificata da 141 Paesi in tutto il mondo, la Convenzione rappresenta il principale strumento di indirizzo per la definizione delle politiche culturali, a livello internazionale. Analizzando il lavoro svolto in questi anni, lo studio prova a capire quanto la Convenzione sia stata capace di ispirare cambiamenti positivi nelle politiche e nelle misure culturali implementate dai vari Stati, e quanto invece debba ancora essere fatto

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

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