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Il museo è di tutti. Una proposta

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:04
MUSEO QUO VADIS?

Qualcosa succede nel mondo dei musei: e non solo in campagna elettorale. Da una riflessione sui recenti episodi che hanno visto protagonisti alcuni musei italiani, Anna Chiara Cimoli e Francesco Mannino lanciano il progetto “Il museo è di tutti”, una chiamata all’azione per la realizzazione e la messa in rete di progetti che testimoniano la vocazione aperta, libera e interculturale di ogni museo.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Anna Chiara Cimoli e Francesco Mannino

Patrimonio e integrazione interculturale: le buone pratiche esistono ma non godono della giusta visibilità, soprattutto tra i nostri politici

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:03
MUSEO QUO VADIS?

Simona Bodo è ricercatrice e consulente in problematiche di diversità culturale e inclusione sociale nei musei. Su questi temi cura studi, seminari, pubblicazioni, percorsi formativi e di progettazione per istituzioni pubbliche e private, tra cui Gallerie degli Uffizi, Pinacoteca di Brera, Fondazione Ismu – Iniziative e Studi sulla Multietnicità e Fondazione Cariplo. La pubblicazione più recente da lei curata è «Un patrimonio di storie. La narrazione nei musei, una risorsa per la cittadinanza culturale» (con S. Mascheroni e M. G. Panigada, Mimesis 2016). Le abbiamo chiesto di identificare i progetti più innovativi ed efficaci in tema di l’interculturalità e di dare qualche consiglio al prossimo governo.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Valentina Montalto

Il lavoro culturale paga?

  • Pubblicato il: 15/04/2018 - 09:03
MUSEO QUO VADIS?

“Percorsi formativi protratti spesso oltremisura (…), remunerazioni inadeguate (…). Proliferano  distorsioni nel mondo del lavoro dalle quali il settore culturale sembra interessato più ancora di altri. (…) Nel tempo si è radicato l’equivoco: nell’assunto non dimostrato – né dimostrabile – che il lavoro culturale possa essere svolto, con parità di risultato, a titolo volontario.” Una riflessione di Patrizia Asproni. “Non consola che si tratti di un tema  non solo italiano, come testimonia la recente e poco edificante vicenda che ha riguardato il Victoria&Albert Museum di Londra, che ha ritenuto di poter reclutare con pubblica call una figura curatoriale di alto livello, pescando tra chi avrebbe potuto permettersi di ricoprire il ruolo a titolo gratuito”.

Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Playable Museum Award: creativi di tutto il mondo unitevi!

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 16:14
MUSEO QUO VADIS?

A poche settimane dalla riapertura dei suoi spazi, il Museo Marino Marini di Firenze lancia il bando Playable Museum Award (PMA) in cui la tecnologia è al servizio della creatività. Scadenza il prossimo 31 marzo.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
 

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
MUSEO QUO VADIS?

Dalla collaborazione tra  i Musei Reali, il Museo Egizio-Fondazione Antichità Egizie, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Centro Scavi dell’Università degli Studi di Torino (CRAST) nasce un progetto espositivo “Anche le statue muoiono”  che invita alla riflessione sull’importanza del patrimonio culturale, creando un filo capace di unire tre prestigiose sedi espositive (Museo Egizio, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Musei Reali) e i reperti del passato con opere contemporanee. Un tema che sarà esplorato ulteriormente, a maggio, con un convegno internazionale. Un percorso accompagnato da Intesa Sanpaolo e dalla  Consulta Torino, l’associazione delle imprese del territorio a favore dei beni culturali.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
 

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

L’ “eclettica vertigine” dell’arte: la Collezione Cerruti e il Castello di Rivoli

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
MUSEO QUO VADIS?

Si concretizza la collaborazione tra il Castello di Rivoli e la straordinaria  collezione della Fondazione Francesco Federico Cerruti, in un fruttuoso il dialogo fra l’arte contemporanea e il suo passato, tra pubblico e privato. Presentati otto capolavori Di Giorgio De Chirico, in una anticipazione dell’apertura della casa museo nel 2019,  in un inedito dialogo con le opere del museo di arte contemporanea, generando inediti corto-circuiti. In attesa dello “spazio straordinario, aperto al pubblico, in cui artisti, scrittori, filosofi, storici dell’arte, saranno impegnati ad accogliere l’eredità del passato  e collocarla nel cuore pulsante del tempo presente”. Una svolta per il museo, che lo rende un unicum. E guarda a nuovi pubblici.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Elena Inchingolo
Autore/i: 

MORGANTINA, LA DEA E LA SUA COMUNITÀ (DI EREDITÀ)

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:01
MUSEO QUO VADIS?

La recente proposta di Vittorio Sgarbi, ex Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, di trasferire la statua chiamata la Dea di Morgantina dal Museo Archeologico Regionale di Aidone verso il Museo Salinas di Palermo e il Quirinale per esposizioni temporanee ha provocato diverse reazioni e contrasti, tra entusiasti sostenitori e oppositori accaniti, tra "amovibili" e "inamovibili", e in parte tra aidonesi e resto del mondo. Ci siamo chiesti cosa significhi davvero quella statua per la comunità di Aidone e dintorni: lontani dal dibattito tecnico sulla amovibilità-inamovibilità del reperto, e sulla opportunità o meno di farla viaggiare, abbiamo cercato di capire se nella vicenda si possa ravvedere quella attribuzione di “valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale" da parte di una comunità di eredità”, come indica espressamente la Convenzione di Faro. Ne parliamo con Serena Raffiotta, archeologa, studiosa di Morgantina e guida turistica, nonché tra i sostenitori più attivi della necessità di lasciare la Dea lì dove si trova.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
 

Articolo a cura di: 
Francesco Mannino

Futuro pubblico delle collezioni private

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 07:00
MUSEO QUO VADIS?

Primo atto del nuovo corso del Castello di Rivoli dopo l’accordo con la Fondazione Cerruti. Esposizione di un nucleo di capolavori di De Chirico con altrettanti della contemporaneità in collezione del Castello. Giornata di studi internazionale sulla casa-museo, con the best of. Nuovi percorsi di conoscenza.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini
 

Articolo a cura di: 
Elena Inchingolo
Autore/i: 

Asti Città Museo. Al via il fai da te, con le aperture automatizzate ai beni culturali

  • Pubblicato il: 12/03/2018 - 17:56
MUSEO QUO VADIS?

Leggiamo i risultati di uno primi esperimenti  di apertura automatizzata di beni culturali. Nella Città di Asti, il sistema di gestione in rete dei beni culturali - Asti Città Museo – ha generato un progetto pilota  apertura automatizzata, Asti Musei, per ampliare l'accessibilità di alcuni luoghi di interesse precedentemente fruibili in modo saltuario, oggi disponibili  h24, 7 giorni su 7, grazie a una  control room, che monitora e gestisce da remoto i beni.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Michela Rota
Autore/i: 

INNOVAZIONE SUL FILO DEI MILLENNI: INTERVISTA A GRECO (MUSEO EGIZIO) E FELICORI (REGGIA CASERTA)

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:06
MUSEO QUO VADIS?

Un museo non è per sempre. A meno che non si ricordi di essere struttura viva, organica, destinata a una continua mutazione attraverso il lavoro dei suoi ricercatori e a un dialogo sempre più stretto con il territorio, i cittadini, i partner, gli studiosi, i visitatori. Sono queste le conclusioni che emergono dalla lunga chiacchierata che Open Magazine ha fatto con Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, e Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta. Due realtà culturali tra le più importanti sul territorio italiano e tra le più visitate anche dai turisti stranieri; due luoghi che – nel Nord come nel Sud Italia – conservano e mettono in movimento uno straordinario patrimonio storico, artistico e architettonico. E che, anche grazie alla capacità di vivere sul filo dell'innovazione, hanno chiuso un buon 2017 sul fronte dei numeri: 845.237 visitatori per il museo torinese (sostanzialmente stabili rispetto al 2016), 835.654 mila per la reggia casertana (in crescita di oltre il 20% rispetto all'anno precedente). Rispettivamente all'ottavo e al nono posto della Top 10 nazionale.
Da Open Magazine del 24 gennaio 2018 

Articolo a cura di: 
Open Magazine
Autore/i: 

La sfida di un museo postcoloniale

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:06
MUSEO QUO VADIS?

Il museo partecipa, costruisce ed alimenta (insieme ad altri dispositivi della modernità Europea) una narrazione nazionalista e colonialista, costruendo e rappresentando una serie di differenze all’interno e all’esterno dei propri confini nazionali, una visione che informa il museo stesso nelle proprie pratiche e che penetra nella vita quotidiana del cittadino Europeo ‘moderno’.

Articolo a cura di: 
Giulia Grechi
Autore/i: 

L’Umanesimo di Gravity: Arte e Scienza si fondono nella mostra del MAXXI

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:06
MUSEO QUO VADIS?

Con la conferenza sul bosone di Higgs prosegue il ciclo di iniziative collaterali alla mostra Gravity, supportate da Enel: arte e scienza riunite attorno alla teoria della relatività di Einstein
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Alessia Tripaldi
Autore/i: 

MUSEI MISURATI, PUBBLICI MALINTESI

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:06
MUSEO QUO VADIS?

Ludovico Solima, professore associato titolare della cattedra di Management delle Imprese Culturali presso il Dipartimento di Economia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, in una sua riflessione pubblicata su il suo blog “Opzione Cultura” e su Il Giornale delle Fondazioni di gennaio affronta il tema della “tirannia dei numeri” quando si discute di visitatori dei musei. Gli abbiamo chiesto di aiutarci ad andare ancora più a fondo.
Rubrica di ricerca in collaborazione con il Museo Marino Marini

Articolo a cura di: 
Francesco Mannino

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