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Governance

Se il futuro dell'impresa è nelle mani della fondazione

  • Pubblicato il: 15/11/2017 - 10:02
FONDAZIONI D'IMPRESA

Il Fai ha organizzato sul tema una giornata di studi. Quale futuro per le aziende di famiglia? Affidarla agli eredi. Venderla. Oppure scegliere per la successione un ente no profit, che ne diventa proprietario, ne nomina i manager e ne traccia il futuro attraverso uno statuto che garantisca il rispetto delle regole e persone di fiducia alla guida?
 

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

Come cambiano le fondazioni d'impresa

  • Pubblicato il: 14/02/2017 - 10:59
STUDI E RICERCHE

A dicembre, l'INSEAD Europe Campus ha ospitato il primo “Corporate Foundations Knowledge Exchange”. Organizzato da DAFNEDonors and Foundations Networks in Europe, e da CFFCentre Français des Fonds et Fondations, l'evento ha richiamato l'attenzione di oltre 80 rappresentanti di fondazioni d'impresa e associazioni di fondazioni provenienti da tutta Europa, tra cui l’italiana Assifero. Questo primo confronto internazionale ha consentito di avviare un dibattito a più voci sul tema del rapporto reciproco che lega le fondazioni alle società che le finanziano. Durante l'incontro sono stati presentati i risultati dell'indagine condotta da Corporate Citizenship sulle tendenze che stanno cambiando le corporate foundations. Dal 2013 ad oggi, le fondazioni d'impresa che presentano un allineamento strategico con la propria società madre sono passate dal 58% al 73%, mostrando una propensione crescente verso la creazione di sinergie tra le attività filantropiche e il core business aziendale. Tuttavia per diventare dei reali agenti di cambiamento, le corporate foundations devono trovare il giusto equilibrio tra autonomia e integrazione al fine di massimizzare l'impatto sociale generato dalle loro attività
 

Articolo a cura di: 
Vittoria Azzarita

Governance, cooperazione e innovazione: il Piano Strategico del Turismo 2017-2022

  • Pubblicato il: 15/01/2017 - 23:58
STUDI E RICERCHE

Lo scorso 16 dicembre è stato presentato il Piano Strategico del Turismo 2017-2022 che delinea il fenomeno turistico dei prossimi sei anni in termini di politiche e azioni concrete. Nello specifico i quattro macro obiettivi del Piano sottendono un forte carattere di cooperazione tra pubblico e privato che potrà essere avviata attraverso percorsi di concertazione e iniziative puntuali. Si intravedono quindi nuove opportunità per creare sinergie inter istituzionali e collaborazioni tra enti privati e operatori di settore che potrebbero preparare il terreno per impegni strategici di filantropi istituzionali.
L’opportunità del Piano potrà essere valorizzata per innescare e consolidare percorsi di cooperazione verso una sempre più solida offerta turistica del nostro Paese

Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca
Autore/i: 

La città come bene comune. Collaborazione, innovazione e sperimentazione

  • Pubblicato il: 15/11/2015 - 22:33
PAESAGGI

Successo indiscusso, partecipazione internazionale e dibattiti di alto livello per City as a commons, la prima conferenza mondiale dedicata alla gestione dei beni comuni urbani, targata LabGov. Messaggio forte e chiaro: il futuro delle città passa dai beni comuni

Articolo a cura di: 
Maria Elena Santagati

La riforma organizzativa del Mibact. I nuovi musei statali: un primo passo nella giusta direzione

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 12:54
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Il prof. Pierpaolo Forte, con questo interessante contributo apparso su Aedon, la rivista de Il Mulino diretta da Marco Cammelli, anticipa da un punto di vista giuridico il dibattito che sarà al centro del prossimo numero de Il Giornale delle Fondazioni: la riforma del Mibact e le discutissime nomine dei direttori a capo dei musei statali

 

Articolo a cura di: 
Pierpaolo Forte
Autore/i: 

Nuovi direttori, vecchio modello organizzativo

  • Pubblicato il: 15/09/2015 - 12:51
OPINIONI E CONVERSAZIONI

SPECIALE MUSEI. Nel dibattito sulle nomine dei nuovi direttori museali non è stato adeguatamente considerato il problema del modello organizzativo che può essere affrontato e risolto soltanto con una piena autonomia giuridica in grado di garantire la qualità del servizio espositivo e l’equilibrio di bilancio attraverso una gestione realmente innovativa

 

Articolo a cura di: 
Claudio Bocci
Autore/i: 

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