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Micelli

Poignée, artigianato artistico tra bottega e impresa

  • Pubblicato il: 16/03/2018 - 08:00
SAPER FARE, SAPER ESSERE

Rispondendo al pressante invito di Stefano Micelli sulla necessità di raccontare l’eccellenza italiana e in linea con “Il Repertorio dei talenti” nato in collaborazione con Fondazione Cologni, con questo articolo Francesca Neri di Fondazione Exclusiva inizia una raccolta di storie per fare luce sulla perizia artigianale, con un occhio di riguardo per le realtà centro meridionali.
La prima storia è quella di Poignée e di Roberta Cinque, che da decenni crea maniglie (e non solo) che vogliono essere “macchine del tempo”.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Exclusiva
 

Articolo a cura di: 
Francesca Neri, Osservatorio, Fondazione Exclusiva
Autore/i: 

UNA CITTÀ PER GIOVANI. LA MANIFATTURA-DIGITALE E ARTIGIANA- TORNA IN CITTÀ. LA STAGIONE EUFORICA DI MILANO 4.0 TRAINERÀ L’ITALIA?

  • Pubblicato il: 19/04/2017 - 11:30
IN QUESTO NUMERO

 
Si sente ancora l’eco degli applausi a scena aperta dall’opinione pubblica internazionale per la Milano del Salone del Mobile, percepita al centro di un nuovo ri-nascimento e la città, con derby in pareggio delle due squadre di calcio ormai cinesi, gioca d’anticipo segnando un nuovo goal.  
Com’è lontano il Novecento. Milano propone un’ambiziosa visione del mondo, politica, economica e sociale, che punta a ridefinire l’identità della città come traino al Paese, partendo dallo sviluppo tecnologico. Milano guarda a città che come Barcellona, Parigi e Marsiglia, hanno creato aree urbane di Fab City, industrie del futuro, ri-costruendo una vocazione manifatturiera. Ha una peculiarità: il capitale di 36mila imprese e 13mila artigiani che rappresentano un quarto del suo PIL, sul quale fare innovazione. Milano è la quarta economia europea per crescita, è seconda solo a Berlino per crescita dell’attrattività turistica. Ma ha conosciuto up e down. “La città si è svuotata dagli anni Settanta per effetto della de-industrializzazione. La trasformazione tecnologica epocale è uno sconvolgimento. E’ meglio agire che subire. Facciamola diventare un’opportunità”, afferma l’assessore alle politiche del lavoro e attività produttive della Città, Cristina Tajani, pensando alle desertificazioni esito della de-industrializzazione. “Affinchè lo sviluppo tecnologico divenga abilitante e generi valore e qualità della vita occorre investire mettendo i giovani al centro delle politiche”
 

Articolo a cura di: 
CS
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