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Musei per tutti. Musei accessibili verso l’audience engagement

  • Pubblicato il: 14/01/2015 - 18:58
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Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca

 

Musei per tutti, musei accessibili, musei senza barriere. Questi sono alcuni slogan con i quali vengono definite le strutture culturali che hanno un’attenzione particolare alle diverse tipologie di utenti. Quei luoghi cioè che «consentono ai visitatori con bisogni speciali di fruire del tempo libero in modo appagante, senza ostacoli né difficoltà, e quindi in condizioni di autonomia, sicurezza, comfort» (Presidenza del Consiglio dei Ministri, 2013).

E’ importante evidenziare che l’accessibilità museale si inserisce nel contesto dell’audience engagement – AE definito dall’Unione Europea proprio come un «processo strategico, dinamico ed interattivo per rendere le arti più accessibili. Nello specifico l’AE ha l’obiettivo di coinvolgere i singoli individui e le comunità in momenti legati al mondo culturale anche attraverso esperienze di volontariato, co – creazione artistica e di utilizzo di nuove tecnologie» (traduzione dell’autore al documento di European Commission, 2012).

Per quanto riguarda il Giornale delle Fondazioni, questa riflessione si inserisce nel filone di ricerca legato ai musei e ai loro pubblici già affrontato in altri precedenti articoli (Gasca, 2014), che per coerenza con il tema della testata si concentra sulle iniziative e sulle attività culturali nei musei italiani afferenti per lo più a Fondazioni.

Le tematiche di accessibilità rivolta all’AE sono state infatti gli elementi portanti della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre scorso. Occasione per promuovere in tutti gli ambiti sociali il dialogo sul diritto degli individui ad una partecipazione piena ed attiva alla vita lavorativa, culturale, artistica e sportiva (MiBACT 2014), la giornata nasce dal Programma di azione mondiale per le persone disabili adottato nel 1982 dall' Assemblea generale dell'ONU che sancisce l’accesso alla cultura come diritto fondamentale.

Da allora, e nello specifico dal 1993, si celebra nel mondo il 3 dicembre di ogni anno l’International Day of People with disabilities – IDPD - che ha tra gli obiettivi quello di promuovere la diffusione dei temi legati alla disabilità, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui concetti di dignità, diritti e benessere delle persone disabili, accrescendo la consapevolezza dei benefici, che possono derivare dall’integrazione delle disabilità in ogni aspetto della vita sociale.

In questo contesto i soggetti del territorio, le istituzioni e le associazioni, ciascuno con le proprie competenze e motivazioni, lavorano alla creazione di un calendario di eventi ed iniziative rivolte proprio al coinvolgimento delle persone disabili.

Anche il mondo culturale italiano è attento a queste tematiche a partire dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ogni anno, con lo slogan Un giorno all'anno tutto l'anno, conferma il suo impegno ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione del patrimonio culturale con eventi, visite guidate ed attività didattiche.

Eventi specifici per le classi della scuola primaria in cui sono presenti bambini con disabilità sono stati sviluppati a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, in partnership con la Fondazione De Agostini, nell’ambito del progetto Scienzabile – inclusione e gioco tra scienza e disabilità.

Spostandosi verso il centro Italia, anche la Fondazione Palazzo Strozzi può essere considerata un esempio virtuoso in relazione al tema del museo per tutti. In una struttura che si configura come un vero e proprio laboratorio di idee e sperimentazione di nuove modalità per rapportarsi all’arte, il tema dell’accessibilità è considerato come attenzione a diversi tipi di disabilità in termini di malattie fisiche, disagio psichico, disturbi cognitivi e disabilità motorie.

La reinterpretazione dell’arte è invece al centro delle attività della Fondazione IREA per il Museo Nazionale Atestino di Este, in Provincia di Padova, che espone i disegni realizzati dalle persone con disabilità che rileggono in modo creativo alcuni reperti archeologici esposti al Museo. I disegni sono stati trasformati in originali addobbi natalizi anche a disposizione dei visitatori.

Soluzioni multisensoriali sono invece state sviluppate dalla Pinacoteca Nazionale di Ferrara e dalla Fondazione Carife che ha inaugurato lo scorso 6 dicembre il primo totem sensoriale: una postazione da collocarsi all’interno di un museo o di un monumento, in grado di fornire informazioni a persone che altrimenti non potrebbero godere di quel bene. Il progetto si ispira all’iniziativa del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, struttura molto sensibile a questi temi che ha creato lo slogan Toccare l’arte, relativo al tema dell'osservazione tattile come principale canale di conoscenza per i musei.

In Piemonte la Fondazione Torino Musei favorisce da sempre l'accesso delle persone con disabilità al patrimonio culturale attraverso la gratuità di ingresso per la persona con disabilità e il suo accompagnatore, e la creazione di percorsi e attività specifiche in collaborazione con associazioni, scuole e centri diurni. In particolare per la IDPD ha organizzato per l’1 dicembre delle visite dedicate ai disabili e a quattro loro accompagnatori presso i quattro Musei della Fondazione con speciali mappe, servizi e itinerari tattili. L'iniziativa nasce dal progetto Operatori museali e disabilità che, ideato dalla Fondazione CRT e da Palazzo Madama, in collaborazione con la Fondazione Paideia, la Fondazione Feyles e alcuni musei, è orientato a massimizzare la fruibilità e la partecipazione di tutti i tipi di pubblico.

Musei accessibili anche come mezzo per sensibilizzare il mondo culturale alla tematica della disabilità. Dalle parole di Brunella Manzardo, Referente per il Progetto Accessibilità del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, emerge proprio l’entusiasmo e l’impegno di chi lavora su questi temi da molti anni. «Dal 2007 collaboriamo (grazie ai punti creati da Catterina Seia) con grandi soddisfazioni con l’Istituto dei Sordi di Torino e l’Ens – Ente Nazionale Sordi, attraverso un percorso che vede l’incontro tra il mondo della sordità e l’arte contemporanea», racconta Brunella Manzardo. «All’interno di questa importante collaborazione è stato creato e successivamente pubblicato nel 2010, il primo Dizionario di Arte Contemporanea in LIS, unico al mondo, che contiene 80 segni in linguaggio dei sordi relativi all’arte contemporanea che prima non esistevano. Li abbiamo creati durante il nostro percorso di ricerca. Questo traguardo, continua Manzardo, è testimonianza della creazione di un significativo legame con la comunità dei sordi. Dallo scorso 29 novembre nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, le persone sorde possono essere accompagnate nelle visite museali da una guida sorda formata ad hoc da noi. Il prossimo appuntamento sarà a gennaio 2015». L’approccio multisensoriale è al centro delle attività educative del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli «che dal 2005 ha sviluppato con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti dei percorsi in cui l’arte può non solo essere toccata, ma anche ascoltata e odorata, ad esempio nella nostra Collezione vi sono opere con carattere olfattivo come quella di Giuseppe Penone», racconta la Referente. Anche il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli offre la gratuità di ingresso per la persona con disabilità e il suo accompagnatore.

Il Dipartimento nell’ambito della IDPD, promuove anche altre attività e occasioni di condivisione come quella del Tavolo di Confronto Culturaccessibile avviato nel 2010 al Castello di Rivoli in collaborazione con CPD Consulta Persone in Difficoltà che coinvolge più di venti soggetti tra associazioni culturali, fondazioni, musei e istituti legati alle disabilità. Questo gruppo di lavoro unico nel suo genere ha realizzato il Manifesto per la cultura accessibile a tutti (MANIFESTO_cultura access_19 04 2012 DEF) che promuove il diritto di cittadinanza di tutti nei luoghi della cultura.

Da questo breve excursus di buone pratiche nazionali emerge che l’accessibilità per tutti può e deve essere considerata una disciplina “culturale” e configurarsi come nuova prospettiva culturale (Angelaccio, 2013). L’accessibilità infatti non è solo fisica, rappresentata cioè dal fatto che nei musei non ci siano barriere architettoniche che ne impediscano la piena fruizione, ma è anche un’accessibilità percettiva e di sensibilità culturale verso la quale i musei possono essere più o meno attenti. Non solo, per rendere più accessibile un museo ed il suo pubblico sono necessarie anche professionalità dedicate con competenze specifiche relative alla costruzione di processi di concertazione e di partnership, alla costruzione di momenti culturali e creativi fruibili dai diversi tipi di pubblico (European Commission, 2012).

Le attività e le azioni che si intraprendono in questa direzione, quindi, possono essere rivolte non solo alle persone con disabilità, ma anche agli utenti con bisogni particolari come i bambini o le persone anziane. Diventa quindi indispensabile «leggere, sotto l’ottica dell’accessibilità, della fruibilità e della piacevolezza, tutti gli anelli connessi all’esperienza culturale, in modo da formare la catena dell’accessibilità, che deve consentire a chiunque di vivere un’esperienza culturale in modo appagante, soddisfacente, piacevole in condizioni di autonomia, comfort, sicurezza» (Manifesto della Cultura accessibile a tutti, 2012).

Diventa quindi fondamentale ripensare ai musei in un’ottica di fruibilità per tutti che parte dalla curatela della mostra fino alla realizzazione delle attività didattiche, artistiche ed educative in un’ottica di audience engagement dei diversi target di fruitori.

In questo senso le strutture culturali potrebbero garantire l’accessibilità fisicarivolta cioè all’accoglienza anche di un pubblico disabile, economica – con proposte fruibili anche per diverse possibilità del pubblico, di offerta culturale –potenziando cioè i servizi ed indirizzandoli verso le esigenze dei diversi tipi di pubblico.

Fonte dell’immagine: Castello di Rivoli

 

Bibliografia essenziale

Angelaccio D. (2013), Report del Laboratorio dell’Accessibilità Universale.

De Biase F (a cura di) (2014), I pubblici della cultura. Audience development, audience engagement, Franco Angeli, Milano.

Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (2012), Manifesto della Cultura accessibile a tutti.

European Commission (2012), European audience: 2020 and beyond, Publications Office of the European Union, Luxembourg.

Gasca E. (2014), Musei vs giovani nelle politiche di audience engagement. Buone pratiche per un coinvolgimento attivo di adolescenti e giovani, in "Il Giornale dell’Arte/Fondazioni", edito da Il Giornale dell'Arte, Società Editrice Umberto Allemandi & C. spa, Torino. Disponibile on line: http://www.ilgiornaledellarte.com/fondazioni/articoli/2014/7/120647.html

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (2014), Circolare n 37/2014 DG-VAL: Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità .

Presidenza del Consiglio dei Ministri (2013), Accessibile è meglio.

 

Sitografia essenziale

Cultura senza ostacoli: valorizzazione.beniculturali.it/it/appuntamenti/679-3-dicembre-2014-presentazione-progetti-vincitori-della-manifestazione-cultura-senza-ostacoli.html

MiBACT, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, MiBACT: www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1877386408.html

International Day of People with disabilities: www.idpwd.com.au

Musei senza barriere: www.museisenzabarriere.org

 

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