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Il Paesaggio in vacanza

  • Pubblicato il: 13/08/2017 - 14:46
PAESAGGI

Pericoli per il senso del paesaggio dalla vacanza culturale, dalla schiavitù dei tempi contingentati, dalla perdita degli ozi delle villeggiature. “Avanza una nuova dimensione del viaggio. (…)  Se in vacanza facciamo i turisti il paesaggio ci tocca. Ma è il paesaggio a cui pensa il ministro quando dice: Paesaggio italiano, elemento per attirare il turismo colto? (titolo del resoconto della Giornata del Paesaggio, il 14 marzo scorso).L’archetipo del turista colto che gode del paesaggio è ovviamente il cilindrato solitario di C.D.Friedrich che guarda il mare di nuvole dalla vetta di un monte; ma o è rottamato la realtà delle folle che impediscono di camminare non solo in piazza S.Marco,  ma anche lungo i sentieri delle 5 Terre (..). Quei paesaggi (come ogni paesaggio) sono fatti dalla relazione che si stabilisce con il luogo, e se il luogo è pieno di gente, questo aspetto determina significativamente la relazione. (…) E’ frutto di un lavoro che richiede tempo, in un processo che mette in sequenza attenzione (tensione verso), contemplazione (portare al templum, cioè all’orizzonte definito in cui sappiamo relazionarci con il contesto indefinito), riflessione (rivolgimento di se stesso verso)”
 

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
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