Roma: il MaXXI esalta soprattutto se stesso
Il MaXXI di Roma, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, si definisce «prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea, pensata come un grande campus della cultura». È una fondazione con due musei dedicati all’architettura e all’arte. Espone a rotazione pezzi della collezione permanente (300 opere) di artisti italiani e stranieri: Penone, Boetti, Mario Merz, Clemente, Kapoor, Kentridge, Richter ecc. Numerose e continue le mostre su architettura, design, arti e materiali del nostro tempo, allestite nelle cinque sezioni del museo. Ricco programma del Dipartimento educazione per studenti e adulti. Presenze: 450mila nel 2011. Visita: 25 febbraio 2012. Voto medio: 9,6. o A cura di Tina Lepri
La sede voto 10
Vicino al Parco della Musica di Renzo Piano, l’enorme edificio innovativo del MaXXI progettato da Zaha Hadid è aperto dal 2010. Articolato su tre piani, offre libertà di scelta fra percorsi diversi lungo gallerie curvilinee, scale, piani inclinati, sale irregolari e sorprendenti. Passaggi complessi rivelano luoghi inaspettati. Ogni visita è anche esplorazione che introduce alle mostre. L’architettura del MaXXI è sempre protagonista e la struttura aperta e labirintica del contenitore prevale su ogni materiale esposto. Aria condizionata e pulizia impeccabili. All’ingresso, il vasto cortile-piazza lastricato del museo con tanto spazio per il riposo e i giochi dei bambini.
L’accesso voto 8
Nella sterminata sala d’ingresso, banco informazioni circolare e biglietteria. Ingresso 11 euro (poche le riduzioni, nessuna agli over 65). Facilitazioni con la «Roma pass» (30 euro). Aperto ogni giorno, tranne lunedì, 11-19; giovedì e sabato 11-22 (aprile-ottobre). Biglietti anche online. Visite su prenotazione per gruppi, max 30 persone (anche in inglese e francese) a 130 euro, più biglietto ridotto a 8 euro. Audioguide 5 euro (7 per la coppia), dépliant bilingue. A scelta guardaroba o armadietti con chiave gratuiti. Ottimo e completo il sito con elenco delle mostre e delle opere della collezione permanente. Info 06 3225178.
La visibilità voto 10
Il museo è un unico enorme spazio continuo «ondulato» su tre piani uniti da scale e passaggi inclinati che collegano le cinque gallerie espositive. A piano terra, auditorium, biblioteca e numerosi archivi con banche dati online. Tutto accessibile ai disabili. Ottimi i pannelli didattici (bilingui): spiegano le mostre in corso, i perché delle scelte, l’uso dei materiali, raccontano i protagonisti.
L’illuminazione voto 9
Complesso il sistema luminoso. Luce solare dall’alto filtrata da pannelli orientabili che si adeguano alla luminosità esterna. Luce artificiale: mix di neon e soprattutto fari lungo binari a soffitto. Efficace l’integrazione tra le diverse fonti luminose. Non sono state utilizzate lampade a led.
I custodi voto 9
Tanti, giovani, in divisa, con badge, girano per le sale. Informati e attenti. Videosorveglianza ovunque.
La toilette voto 10
Numerose e pulite a ogni piano, ben attrezzate. Design elegante, elementi in acciaio, tutte con saletta fasciatoio. Anche per disabili.
Il bookshop voto 9
Il maggiore è accessibile anche dall’esterno, sulla piazza annessa al museo, ricavato nell’ex caserma. Ricca scelta di volumi e guide su arte, architettura e design contemporanei, reparto dedicato ai bambini. Ampia esposizione di gadget, oggetti firmati, vetri di Murano (da 60 a 2.230 euro). Il «card case» di F.L. Wright costa 55 euro. Un secondo bookshop più piccolo è nell’ingresso del museo.
L’ascensore voto 10
Integrati nell’architettura del museo, in ogni luogo, grandi, alcuni con pareti trasparenti e videoinstallazioni all’interno.
La caffetteria voto 10
Amplissima quella all’esterno (nell’ex caserma), con tavoli e poltrone anche nel cortile. Bar (espresso 1 euro, tramezzini 2,50) e ristorante con brunch self service a 21 euro. Nell’atrio del museo, un secondo bar più piccolo.
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da Il Giornale dell'Arte numero 319, aprile 2012