Roma. Il primo sì alla conversione in legge del Decreto Cultura (n. 83 del 2014) ha portato diverse novità. I deputati di Montecitorio hanno di fatto abolito i poteri commissariali che il Decreto aveva concesso al direttore generale del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri.
500 milioni di euro per un nutrito pacchetto di interventi: dagli sgravi fiscali per sponsor e mecenati al rilancio del turismo, dalla tutela del paesaggio all'occupazione giovanile
Protocollo d'intesa tra i ministeri dell'Istruzione e dei Beni culturali
L’ArtBonus prevede un «credito d’imposta del 65%» detraibile in tre anni per imprenditori o privati cittadini che fanno donazioni in favore del patrimonio culturale
In mostra l'architettura che ordina il mondo
Condividere, programmare, organizzare gli interventi in difesa dell'arte
Il Tar del Veneto sospende il divieto di transito nel bacino di San Marco alle navi da crociera di stazza superiore alle 96mila tonnellate e la riduzione dei passaggi di quelle oltre le 40mila tonnellate perché non è stata decisa una via alternativa per raggiungere la Stazione Marittima
Si inizierà con lo stop ai traghetti nel canale delle Giudecca
E il Word Monuments Fund mette la città tra i siti mondiali a rischio
Il 21 settembre, giorno della protesta contro i mostri del mare, in 24 ore nella acque della fragile laguna sono passati ben 9 transatlantici
In ritardo i lavori di ampliamento. Intanto il museo è chiuso
Il suo stesso costruttore, Giorgio Vasari, si era reso conto che la cupola di Santa Maria dell’Umiltà era troppo grande per essere sorretta dalla chiesa preesistente e che senza cerchiature sarebbe crollata
Il decreto firmato da Ornaghi pochi giorni prima della scadenza del mandato
Prossima la pubblicazione del bando europeo: i gestori delle aree archeologiche dovranno farsi carico della loro valorizzazione
Dopo due anni di restauri, in occasione della Notte dei Musei l'opera di Simone Martini ritrova la sua collocazione originaria
Un’inchiesta di Edek Osser e Tina Lepri per il Giornale dell'Arte durata un anno per censire i malanni che affliggono le grandi città d’arte. Oltre alla carenza di fondi pubblici e privati, mancano piani strategici e visioni condivise, le istituzioni non collaborano tra loro e si accumulano progetti perennemente rinviati
«È una vergogna: a 4 anni dal sisma non abbiamo soldi e le pratiche sono bloccate. Siamo stanchi di sentirci dire che la città deve essere ricostruita: nel giro di 2 mesi si sono trovati 6 miliardi per l’Emilia e niente per L’Aquila»
Napoli. Via libera dalle istituzioni locali alla ricostruzione dello Science Centre di Città della Scienza, nello stesso luogo, a Bagnoli, dove si trovava prima dell’incendio doloso che l’ha distrutto.
La scelta degli assessori ai Beni culturali e al Turismo anticipata da quotidiani, siti web e blog siciliani
Tra emergenze e grandi progetti, la città non trova la via per risorgere come negli anni Novanta. Le istituzioni non fanno squadra e lasciano il campo ad anarchia, incuria, abbandono. Iniziative private e volontariato sono una speranza, ma non possono bastare
