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QUESTIONE DI EREDITA’: FONDAZIONE CR FIRENZE E LE GRANDI MADRI EUROPEE

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:04
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Francesca Panzarin

Fondazione CR Firenze, in prima linea come “laboratorio di idee e baluardo di valori” sui grandi temi della cultura europea, dalla tematiche femminili a Leonardo, dalle start-up alle greenway, ha promosso il recente festival “Eredità delle donne” diretto da Serena Dandini.
 


 
“Siamo felicissimi della risposta della città a una proposta culturale di alto livello che conferma che il territorio ha apprezzato il nuovo modello di Fondazione come laboratorio di idee e di progetti oltre che baluardo di valori universali’ ha dichiarato Donatella Carmi, Vice Presidente della Fondazione CR Firenze, a conclusione della prima edizione del festival diretto da Serena Dandini e dedicato al contributo femminile al patrimonio culturale che ha attraversato per tre giorni la città con quasi 100 appuntamenti e un ricco calendario off (137 eventi collaterali autofinanziati) in 26 luoghi cittadini con 140 ospiti[1].
 
Attraverso incontri, visite guidate, ciclovisite, spettacoli teatrali, reading, mostre, presentazioni di libri e rassegne cinematografiche che hanno coinvolto artiste, scienziate, pensatrici, accademiche, filosofe, architette – da Franca Valeri a Ségoléne Royal, da Marina Abramovic ad Amalia Ercole Finzi, da Michela Murgia a Natalia Aspesi, da Dori Ghezzi a Livia Pomodoro - il capoluogo toscano si è candidato a essere la prima città in Italia a rileggere la ricchezza culturale fiorentina e nazionale attraverso le figure femminili che ne sono state protagoniste.
 
La data scelta non è casuale: il festival – l’unico che si svolge a Firenze tra i 1200 italiani - si colloca nelle stesse date delle Giornate del Patrimonio che dal 1985 coinvolgono tutti i paesi europei per promuovere il patrimonio culturale del continente, aprendo ai cittadini le porte di monumenti, siti storici, artistici e naturalistici. Ed è gemellato con Les Journes du Matrimonie di Parigi (le giornate del patrimonio) organizzata dall’associazione HF Ile de France per celebrare l’eredità culturale francese attraverso le sue protagoniste femminili.
 
Madrina del festival è stata Anna Maria Luisa de’ Medici, nota come l’Elettrice Palatina, ultima della dinastia medicea, che alla morte del fratello (1737) fece redigere un “Patto di famiglia” che permise di vincolare allo stato toscano la straordinaria collezione artistica appartenuta alla famiglia (“nulla ne sarà levato o tolto”) individuandone le future finalità (“per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri”).  “A lei Firenze deve il suo prestigio e la sua fama di città d’arte –ha ricordato Cristina Acidini Luchinat, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno - E soprattutto senza di lei l’immerso patrimonio della città rischiava di essere disperso. Credo che la memoria sia il monumento migliore per ricordarla”.
 
In questo contesto la Fondazione CR Firenze – definendo i criteri di qualità, internazionalità e apertura - si è posta come piattaforma super partes lanciando una call a tutte le realtà del territorio che hanno risposto con grande partecipazione, dall’Accademia della Crusca a Wikipedia donne, da Palazzo Corsini al Cimitero degli Allori, da Santa Croce a Palazzo Strozzi.
 
“L’idea il festival è nata lo scorso anno, a seguito delle celebrazioni per i 25 anni del fondazione ed è maturata pian piano in un momento di necessità per la città” – ci ha raccontato Donatella Carmi (prima vicepresidente, unica donna per 3 anni in consiglio e oggi una delle 2 donne tra gli 11 consiglieri) - “Il tema delle donne oggi è molto forte, il femminismo tradizionalmente inteso deve cambiare aspetto. L’integrazione è una grande opportunità da cogliere. Potersi esprimere è prima di tutto un atto di responsabilità. C’è bisogno di testimonianza”.
 
Come ha infatti ricordato Ruth Bader Ginzburg, Giudice della Corte Suprema Americana, nel messaggio di saluto inviato per il festival ricordando la sua amica Rita Levi Montalcini “Quando le donne ottengono il potere, le barriere cadono. La società vede il potere delle donne quando loro stesse lo vedono”.
 
In occasione del festival nella sede della fondazione è stata inaugurata la mostraDonne del Novecento. Leonetta, Filide e altre artiste”, promossa con AWA - Advancing Women Artists Foundation in collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, incentrata sulle figure di Leonetta Pieraccini e Fillide Giorg, allieve di Giovanni Fattori, tra le maggiori rappresentanti della produzione artistica femminile della prima metà del Novecento a Firenze. Altra iniziativa della fondazione il libro “Venti donne in Toscana” a cura di Silvio Belloni per rileggere l’importanza e l’influenza nella società di ieri e di oggi di alcune grandi fiorentine, dalla contessa arcadica Corilla Olimpica alla storica dell’arte Paola Barocchi.
 
La promozione dell’Eredità delle donne si colloca all’interno delle attività culturali della Fondazione CR Firenze (una delle 10 fondazioni toscane, 4° fondazione di origine bancaria per patrimonio), cardine della vita sociale e culturale fiorentina e del territorio circostante (città metropolitana di Firenze, province di Arezzo e Grosseto) che in 25 anni di attività ha erogato per il settore ‘’Arte, attività e beni culturali’’ 286 milioni di euro, finanziando 5.800 iniziative.
 
Oltre al contributo costante alle maggiori istituzioni culturali cittadine[2], alla valorizzazione delle realtà museali minori del territorio (vedi il Progetto Piccoli Grandi Musei) e delle grandi tradizioni artigiane di Firenze (ad es. l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte), tra i progetti in corso della fondazione da ricordare la mostra 'Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L'Acqua Microscopio della Natura” (30 ottobre 2018 - 20 gennaio 2019) realizzata da Gallerie degli Uffizi e dal Museo Galileo, come anteprima delle celebrazioni leonardiane del 2019. La fondazione ha finanziato il Codescope, un innovativo sussidio multimediale con cui il visitatore potrà sfogliare i singoli fogli sugli schermi digitali e accedere alla trascrizione dei testi.
 
Altro progetto che aprirà nel 2019 è il Granaio dell’abbondanza, una casa delle start-up digitali nel complesso della ex Caserma Cavalli (5.500 mq) che la fondazione ha acquisito a fine 2016 da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti per oltre 8ml euro per ospitare la nascita e l’incubazione  di start up dedicate alle nuove tecnologie, con i servizi connessi, in collaborazione di soggetti istituzionali e privati.
 
Al tema ambientale è legato il restauro in corso del complesso delle Rampe e delle Vasche che da Porta San Niccolò salgono verso piazzale Michelangelo (per un importo di quasi 2 milioni di euro), realizzate nella seconda metà dell'Ottocento dall'architetto Giuseppe Poggi, allo scopo di creare una sorta di greenway, alternativa ai classici percorsi turistici che soffocano il centro cittadino, collegando piazzale Michelangelo con Villa Bardini e il Giardino dei Boboli.
 
“Gli importanti progetti strategici in corso di realizzazione sono un primo risultato del nuovo corso che vuole lasciare alle generazioni future non solo un patrimonio mantenuto e possibilmente accresciuto nella sua consistenza, ma anche opere capaci di incidere sullo sviluppo sociale e urbano della Firenze del futuro” ha sottolineato il presidente della fondazione Umberto Tombari nel volume che ha celebrato i 25 anni di storia della fondazione.
 
 
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[1] La manifestazione è stata promossa da Fondazione CR Firenze e da Elastica, con il patrocinio del Ministero dei Beni e elle attività Culturali, del Comune di Firenze e di Estate Fiorentina 2018, con la partnership di Gucci e con il contributo di Poste Italiane, Intesa Sanpaolo e Banca CR Firenze, Pitti Immagine, “Tuscany, la bellezza della carta”, un marchio di Cartiere Carrara, in collaborazione con Publiacqua SpA, con la sponsorship tecnica di Unicoop Firenze.
 
 
[2] Fondazione Palazzo Strozzi, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro della Toscana