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Lettera aperta al Ministro Ornaghi dai sostenitori privati del MAXXI

  • Pubblicato il: 17/04/2012 - 23:19
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Articolo a cura di: 
Redazione
Il museo MAXXI

Il gruppo degli amici «I live MAXXI» - che riunisce opinion leader del mondo dell’arte, del collezionismo, dell’imprenditoria - che in due anni ha seguito la struttura, contribuendo non solo con 800.000 euro di finanziamenti ma apportando competenze e favorendo la creazione di una rete internazionale, si appella al Ministro Ornaghi per la tutela di un progetto culturale che, più di ogni altro, veicola la capacità dell’Italia di «agire nel tempo presente».
Ledere la reputazione del MAXXI vuol dire ledere la reputazione del Paese.
Una genesi lunga 12 anni e un investimento pubblico di 150 milioni di euro, inaugurato solo nel 2010, il MAXXI è un museo con un autofinanziamento di oltre il 50% che non può pensare di ampliare la sfera di cooperazione con i privati senza il sostegno del Mibac che l’ha generato.
Come attestato dal Rapporto Annuale Fondazioni 2011, il MAXXI ha costituito un benchmark non solo per numero dei visitatori e premi ottenuti, ma soprattutto per la sua capacità di costruire un dialogo di partenariato con le imprese, nonostante la crisi.
 
 
 
                                                                                                                      Roma, 16 aprile 2012
 
 
 
Gentile Ministro,
 
come privati cittadini sostenitori del museo, alla cui gestione abbiamo contribuito e contribuiamo con le nostre donazioni, siamo stati colti di sorpresa dalla notizia inattesa dell’avvio delle procedure per il commissariamento del MAXXI. Riteniamo pertanto indispensabile ed urgente sensibilizzarla su alcuni aspetti della questione.
 
La decisione è ragione di profondo disagio. Abbiamo creduto nel Museo sin dal primo momento, quando l’iniziativa si scontrava ancora con diffuso scetticismo, siamo stati vicini alle strutture del MAXXI, costituendo il gruppo “I live MAXXI”, abbiamo contribuito alla sua attività con finanziamenti per oltre 800.000 euro in due anni: ispirati in questo da amore per la nostra città e dall’aspirazione a vederla crescere culturalmente. In tale spirito ci siamo attivati per il successo delle iniziative del Museo come per la diffusione del marchio MAXXI nel mondo, abbiamo messo a disposizione di un’istituzione di così ovvia vocazione internazionale la nostra rete di contatti personali per stringere rapporti con importanti realtà museali di altri paesi, abbiamo condiviso la nostra esperienza di collezionisti, di amanti dell’arte, di cittadini che hanno a cuore il prestigio del proprio Paese.
 
Non riusciamo a credere che il Ministero dei Beni Culturali, dopo aver investito 150.000.000 di euro per costruire finalmente un museo atto a valorizzare l’arte e l’architettura contemporanee in Italia, un’istituzione che è stata accolta con grande interesse e vivo apprezzamento dal pubblico internazionale, che ha animato la vita della nostra città, voglia con questo gesto ledere la reputazione del MAXXI; offendere quanti l’hanno sostenuto; e dare ancora una volta un’immagine negativa dell’Italia e degli italiani, avvalorando serpeggianti pregiudizi sulla loro capacità di gestire nuove imprese di rilievo. Tra l’altro, il sostanziale numero di visitatori e l’elevata percentuale di auto-finanziamento del museo (superiore al 50%, quindi ai vertici delle statistiche mondiali di settore) dovrebbero essere ben giustificato motivo di orgoglio, anziché di frustrazione come certamente farebbe seguito all’invio di un commissario.
 
Ci rivolgiamo, pertanto, a Lei affinché, nell’esercizio delle sua alte funzioni di tutela e sostegno della cultura nel nostro paese, riconosca pubblicamente gli ottimi risultati già conseguiti dall’attuale gestione del Museo. E’ essenziale che il Ministro dei Beni Culturali in prima persona dia al pubblico il senso dell’importanza del museo per l’Italia e ponga fine al più presto ad una situazione di incertezza che contrasta visibilmente con la realtà dei fatti. La minaccia del commissariamento sta sin da ora creando enormi problemi alla credibilità e all’organizzazione del Museo, ostacolando il reperimento di sponsorizzazioni e di finanziamenti privati, a cominciare dalle stesse quote di associazione ad “I live MAXXI“ in imminente scadenza nel prossimo mese di maggio. Non è agevole trovare sostenitori per un museo commissariato e dal futuro incerto….
Decida presto, Signor Ministro, e soprattutto decida per il bene del MAXXI!
 
La ringraziamo dell’attenzione che certamente vorrà prestare a questa istanza e le porgiamo gli atti della migliore considerazione.
 
 
Donatori Fondatori
Tommaso Addario
Giovanni Aldobrandini
Livia Aldobrandini Pediconi
Enzo Benigni
Annibale Berlingieri
Antonio Cacace
Ginevra Caltagirone
Donatello Cecchini
Alessandra Cerasi Barillari
Federica Cerasi Tittarelli
Raffaella Chiariello
Romano Ciarallo
Giovanni Cotroneo
Pilar Crespi Robert
Anna d'Amelio Carbone
Erminia Di Biase
Filippo Maria Faruffini di Sezzadio
Giorgio Fasol
Nicoletta Fiorucci
Maria-Pia Fleisch Ronchetti
Annalisa Gallia
Barbara Maccaferri Abbondanza
Alessandra Marino
Flavio Misciattelli
Vincenzo Morichini
Ines Musumeci Greco
Camilla Nesbitt
Renata Novarese
Martine Orsini
Noemia Osorio d’Amico
Violante Pallavicino
Paola Pirelli
Alfio Puglisi Cosentino
Antonella Rodriguez Boccanelli
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Catterina Seia Marocco
Giannegidio Silva
Maria Luisa Grandinetti Squillaci
Massimo Sterpi
Silvana Stipa
Studio Valle Roma
Riccardo Tattoni
Milena Ugolini
Benedetta Vittori Venenti Possati
 
Donatori
Mariolina Bassetti
Renata Boccanelli
Francesca Cilluffo
Beatrice Bulgari
Paolo Dardanelli    
Roberta d'Amelio Poss di Verbania
Costanza Di Canossa d'Amelio
Sigifredo Di Canossa
Yohan Benjamin Fadlun
Federica Formilli Fendi
Marie-Laure Fleisch          
Marilena Francese
Roberto Lombardi
Pepi Marchetti Franchi
Maria Fabiana Marenghi Vaselli
Daniela Memmo d’Amelio
Paola Oliva
Polissena Perrone
Paola Ugolini
Roberto E. Wirth