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HORIZON 2020 PER L’INTEGRAZIONE CULTURALE, LA SALUTE E IL BENESSERE

  • Pubblicato il: 15/01/2018 - 00:00
Autore/i: 
Rubrica: 
CULTURA E WELFARE
Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi

La Commissione Europea offre opportunità di finanziamento per l’integrazione culturale, la salute e il benessere attraverso il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 con due bandi particolarmente interessanti per i musei.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.


I musei possono essere importanti motori di innovazione per lo sviluppo urbano ed il benessere della società.
Lo sostiene anche la Commissione Europea che a novembre 2018 aprirà due diversi bandi di finanziamento per l'integrazione culturale, la salute e il benessere attraverso il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, particolarmente interessanti per le organizzazioni culturali. Questo approccio implica la considerazione e l’uso del patrimonio culturale come risorsa del territorio e della comunità per un miglioramento della qualità della vita e del contesto in cui viviamo, potenziando il cambiamento paradigmatico nello scopo e nel ruolo dei musei nella società.
 
La prima call, SC5-14-2019 Visionary and integrated solutions to improve well-being and health in cities, invita la ricerca di soluzioni visionarie e integrate che affrontano le determinanti sociali, culturali, economici e ambientali della salute e del benessere. Alla luce dell'urbanizzazione, è diventato evidente il crescente bisogno di spazi che abbiano un impatto positivo sul benessere e sulla salute. Queste aree verdi, accessibili, sicure, inclusive e di alta qualità possono essere sviluppate incrociando innovazione sociale, culturale, digitale, basate sulla natura nella progettazione, nello sviluppo e nella governance dello spazio pubblico. La Commissione considera il contributo delle scienze sociali e degli studi umanistici come essenziale per i progetti che risponderanno alla call.
Negli ultimi anni il settore museale sta dando un contributo importante alla salute pubblica attraverso nuovi programmi rivolti agli utenti dei servizi sanitari e di assistenza sociale. Molti musei hanno aperto le loro porte a persone affette dalla sindrome di Alzheimer, demenza, con malattie mentali, supportati da un crescente interesse da parte delle policy comunitarie e governative. Diversi studi hanno dimostrato che l'impegno nei musei e nella cultura porta a una riduzione dell'isolamento sociale, a opportunità di apprendimento e acquisizione di notizie, ad un aumento delle emozioni positive, dell’autostima e del senso d'identità. È una distrazione positiva dagli ambienti clinici e agevola la comunicazione tra famiglie, assistenti e operatori sanitari, suggerendo il valore delle arti come attività preventiva e come supplemento al trattamento
 
Con questa call, la Commissione Europea vuole potenziare l’approccio biopsicosociale, valorizzando i temi dello sviluppo umano come parte integrante delle strategie di prevenzione e di cura attraverso il crossover tra cultura e salute. L’UE incentiva una prospettiva che va verso la costruzione di un welfare culturale con al centro l’uomo e l’ambiente in cui vive.
 
Il bando SC5-20-2019, Transforming historic urban areas and/or cultural landscapes into hubs of entrepreneurship and social and cultural integration, mira a promuovere azioni che sviluppano, dimostrano e documentano strategie, approcci e soluzioni per riattivare e rigenerare aree urbane storiche e / o paesaggi culturali.
 
Sullo sfondo di aree urbane, industriali e rurali che sono state abbandonate o sono andate in rovina portando alla disoccupazione, al disimpegno e alla stagnazione economica, i progetti dovrebbero contrastare questo sviluppo e introdurre processi di rinnovamento coinvolgendo la comunità, i valori culturali e sociali e l'identità del luogo.
 
Gli interventi artistici e culturali rivolti alla sfera pubblica e all’impegno sociale sono tra i temi più caldi nel mondo dell'arte internazionale degli ultimi decenni. Le forze creative che si sono poste come obiettivo quella della rigenerazione urbana, spesso si sono dimenticate di interrogarsi sui bisogni, gli interessi e le tradizioni del territorio dove sono andate ad operare, portando alla gentrificazione e a una ulteriore marginalizzazione degli abitanti di quei luoghi. I processi avvenuti in precedenza con logiche top-down spesso non hanno avuto successo poiché non hanno coinvolto la popolazione locale. Ciò ha portato alla rottura delle tradizionali strutture sociali e dell'eccessiva dipendenza da settori volatili, come il turismo.
 
Con questo bando la Comunità Europea evidenzia l’errore, promuovendo quei programmi che vertono sulla partecipazione attiva delle comunità locali. Per essere democratico, lo spazio urbano inteso come luogo di identità, deve garantire i principi di accessibilità, uguaglianza e rispetto che non sempre coincidono con l’intenzione e l’intuizione dell'artista o del committente dell'opera o del progetto. Il coinvolgimento della comunità nel processo di realizzazione e di significazione del progetto culturale è fondamentale per generare un senso di appartenenza allo spazio urbano. Il vero cambiamento si verifica quando il lavoro è il risultato di una ricerca sociale, costruita con una metodologia inclusiva, orientata alla creazione di una narrazione riaffermata e riappropriata da chi vive lo spazio.
 
Le due call si apriranno il 14 novembre 2018, la prima deadline sarà il 19 febbraio 2019.
È un’opportunità da non perdere per musei, organizzazioni e associazioni culturali che promuovono programmi di innovazione sociale a base culturale.
 
Per approfondire:
Museums for Health and Wellbeing: A Preliminary Report from the National Alliance for Museums, Health and Wellbeing
Camic, P.M., Chatterjee H. 2013. “Museums and art galleries as partners for public health interventions”. Perspectives in Public Health 2013 133: 66
Silverman LH. The social work of museums. London: Routledge, 2010, p. 51
Aitken, D. (2012), Trust and participation in urban regeneration, People, Place and Policy Online 6/3, pp. 133-147
Ferilli, G. et al. (2017) "Power to the people: when culture works as a social catalyst in urban regeneration processes (and when it does not)." European Planning Studies 25.2
 
 
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