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CULTURE, HEALTH AND WELLBEING INTERNATIONAL CONFERENCE 2017

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:23
Autore/i: 
Rubrica: 
CULTURA E WELFARE
Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi

A fine giugno a Bristol si è svolta la Culture, Health and Wellbeing International Conference 2017.  La conferenza mostra le buone pratiche, le politiche e le ultime ricerche in ambito del welfare culturale. È luogo di discussione e apprendimento condiviso per facilitare il dialogo tra ricercatori, policy-maker e professionisti sul ruolo delle arti e della creatività nella cura e nel benessere.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
 


 
Bristol. In Europa si osserva un fenomeno crescente di progetti culturali orientati a promuovere la salute degli individui e ad affiancare percorsi di cura sia all’interno che all’esterno delle strutture sanitarie.
La Culture, Health and Wellbeing International Conference 2017, organizzata da Arts & Health South West per conto National Alliance for Arts, Health and Wellbeing con il sostegno della Royal Society for Public Health e dall’Arts Council of England, e la partnership della Canterbury Christ Church University, dell'Università di Exeter e dell'Università di Winchester, si è svolta dal 19 al 21 giugno a Bristol per evidenziare lo status quaestionis e prospettare gli sviluppi futuri in materia.
 
Durante le tre giornate si sono trattati gli aspetti che entrano in gioco quando si parla del crossover cultura e salute nel panorama internazionale: gli impatti, le buone pratiche, la formazione, i luoghi adibiti alla cura e alla cultura, le politiche.
 
Sono state presentate ricerche che dimostrano come la cultura possa incidere sul benessere personale nella sua visione più complessa, attraverso i suoi diversi linguaggi che spaziano dall’arte alla musica (Norma Daykin, Stephen Clift, Hilary Moss etc.), dalla narrazione al teatro (Koula Charitonos, Sarah Merry, Katherine Wimpenny), alla danza (Sarah Louise Astill, Keir Philip, Angela Pickard, Patricia Vella-Burrows, Fergus Early, etc).
Norma Daykin, Professoressa di Arts as Wellbeing all’ University of Winchester e all’ University of the West of England, presenta una evidence review degli studi degli ultimi 20 anni sulla musica e sul canto relazionate al benessere degli adulti: i risultati mostrano la ricerca in crescita, una maggiore qualità degli studi e i vantaggi della musica e del canto per il benessere delle popolazioni.
 
Oltre alle valutazioni d’impatto, sono state mappate le buone pratiche e i progetti che si sono sviluppati negli ultimi anni in un’ottica che supera il paradigma bio-medico e si pone in una prospettiva socio-ecologica.
Qui emerge come il rapporto cultura e salute appare sempre più interessante per i processi di promozione della salute soprattutto per le comunità socialmente più deboli come gli anziani, i giovani e gli immigrati, al fine di ridurre le disuguaglianze e promuovere la resilienza. Sono stati portati all’attenzione casi studio che mostrano ospedali aperti ad attività culturali (Sally Francis, Barbara McEwan Gulliver, Jayne Lloyd, etc.) e musei inclusivi che invitano persone malate al loro interno (Helen Chatterjee, Wendy Gallagher). Una prospettiva che vede entrambe le istituzioni come luoghi di cura per anima e corpo e la loro partnership fondamentale per lo sviluppo del benessere. A questo proposito sono stati messi in evidenza i benefici della collaborazione interdisciplinare tra personale culturale e sanitario.
Il contatto con l’ambiente artistico infatti si è dimostrato proficuo anche per lo staff ospedaliero, spesso affetto da stress e sindrome di burnout, che migliora le sue prestazioni e la percezione del suo stato (Yvonne Farquharson, Tim Osborn etc.). Karpaviˇciute e Macijauskien˙e della Lithuanian University of Health Sciences hanno studiato l'effetto della partecipazione all'attività artistica sul benessere soggettivo, lo stress percepito e la stanchezza tra il personale infermieristico.
Nel gruppo di intervento c'è stata una tendenza alla partecipazione all'attività che ha avuto un impatto positivo sulla salute generale e sul benessere mentale, riducendo lo stress e la stanchezza, suscitando creatività e aumentando il senso di comunità sul lavoro.
 
Per quanto riguarda il ruolo delle policy si è registrato un desiderio crescente a livello nazionale per capire cosa possono fare i governi, così come i partner volontari o commerciali, per aumentare il wellbeing. Il governo Britannico ha istituito un centro di ricerca in collaborazione con la sanità pubblica inglese per indagare cosa aumenta il benessere nel lavoro e nell'apprendimento degli adulti, nella comunità, nella cultura e nello sport, per integrare le proprie politiche. “Arts and culture, such as music, dance and theatre, can play an important role throughout life in supporting people to be healthier and happier. From community projects to arts therapies in clinical settings across the country, evidence-based arts interventions are making a positive difference to people’s health and wellbeing”, commenta Duncan Selbie, Chief Executive di Public Health England.
 
Il crossover tra cultura e salute si dimostra essere un tema preso a cuore dall’ Inghilterra, che sta muovendo i primi passi anche in campo istituzionale.
Dal 2014 è stato infatti istituito un gruppo parlamentare per le arti, la salute e il benessere, trasversale a tutti i partiti per conoscere e discutere gli ultimi sviluppi relativi alle priorità politiche attuali. Nel Novembre del 2015 All-Party Parliamentary Group of Arts, Health and Wellbeing ha lanciato un’inchiesta biennale in collaborazione con National Alliance for Arts, Health and Wellbeing e il King’s College di Londra e in partnership con Guy’s and St Thomas’s Charity e la Royal Society for Public Health Special Interest Group on Arts, Health and Wellbeing. I risultati dell’indagine, finanziata dalla Paul Hamlyn Foundation e dalla Wellcome Trust, sono stati presentati in Parlamento il 19 Luglio scorso. La relazione, pubblicata online, comprende centinaia di interviste e decine di casi studi che mostrano come le arti possano potenzialmente promuovere la salute e il benessere riducendo i costi del National Health Service.
 
 
Riferimenti
 
Daykin N., et al. A systematic review of the wellbeing outcomes of music and singing in adults and the
processes by which wellbeing outcomes are achieved.
Karpavičiūtė, S.; Macijauskienė, J. The Impact of Arts Activity on Nursing Staff Well-Being: An Intervention in the Workplace. Int. J. Environ. Res. Public Health 2016, 13, 435.
What works wellbeing?
Daykin, N., Mansfield, L., Payne, A., Kay, T., Meads, C., DInnocenzo, G., Burnett, A., Dolan, P., Julier, G., Longworth, L., Tomlinson, A., Testoni, S. and Victor, C. (2016) What works for wellbeing in culture and sport? Report of a DELPHI process to support coproduction and establish principles and parameters of an evidence review.
All-Party Parliamentary Group on Arts, Health and Wellbeing, Creative Health: The Arts for Health and Wellbeing (2017)
 
 
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