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Terremoto

  • Pubblicato il: 29/09/2017 - 10:23
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
"Fondazioni" settembre-ottobre 2017

A sette anni dal loro intervento a favore dell’Abruzzo e a quattro da quello per l’Emilia Romagna, le Fondazioni di origine bancaria associate ad Acri si mobilitano collettivamente a favore delle comunità colpite dal sisma, tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. In particolare, l’attenzione è rivolta alle piccole imprese di quei territori, che potranno complessivamente ricevere fino a 15 milioni di euro di finanziamenti; ciò grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo. In partnership con ACRI
 


Onde potenziarne gli effetti, i 3 milioni di risorse messe a disposizione dalle Fondazioni sono stati, infatti, destinati a un Fondo di garanzia a fronte di finanziamenti che Intesa Sanpaolo Spa erogherà a favore di micro, piccole e medie imprese (Pmi), come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea, titolari di attività già avviate o di nuova costituzione con sede operativa ubicata in uno dei Comuni colpiti dal sisma.
Grazie al Fondo le piccole imprese del territorio potranno complessivamente disporre di un plafond fino a 15 milioni di euro di finanziamenti per investimenti destinati al ripristino o alla riconversione dell’attività aziendale, oppure per esigenze di liquidità purché non destinate al consolidamento di passività presso altre banche. Potrà essere finanziato il 100% dei costi sostenuti dal beneficiario con un massimo di 30mila euro; e la durata massima del prestito sarà di 60 mesi per finanziamenti destinati al sostegno di investimenti, di 36 mesi per la copertura di esigenze di liquidità.
Le risorse destinate al Fondo sono state affidate da Acri, con apposito protocollo d’intesa, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che ha stipulato una convenzione con Intesa Sanpaolo per favorire l’accesso ai finanziamenti garantiti dal Fondo, da essa stessa costituito presso la Banca.
 
«Abbiamo deciso di favorire un prestito bancario invece della classica contribuzione a fondo perduto per due motivi: per l’effetto leva che otteniamo, partendo da 3 milioni di euro raccolti che di fatto ne mobilitano 15, e perché il coinvolgimento di un soggetto in grado, come Intesa Sanpaolo, di valutare i progetti, consente di individuare quelli con maggiore probabilità di successo» ha detto Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, svoltasi a Roma il 14 giugno scorso, a cui hanno partecipato anche il presidente di Acri Giuseppe Guzzetti e il consigliere delegato e chief executive officer di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, che ha dichiarato: «Le imprese dei territori colpiti dal terremoto, soprattutto le piccole imprese che più rappresentano le tipicità produttive di questi luoghi, necessitano di risorse per rilanciare gli investimenti e poter ripartire. È nostro compito accompagnare e agevolare un percorso di ripresa: l’iniziativa voluta da Acri ci vede pienamente partecipi con un ruolo propulsivo. Sosterremo l’accesso al credito a tassi contenuti, fino a coprire completamente tutte le esigenze di liquidità previste dai piani di sviluppo delle aziende». «Il terremoto nel Centro Italia – ha sottolineato Marini Marini – ha messo in forse la sopravvivenza del modello antropologico grazie al quale si è mantenuta la presenza di comunità nell’entroterra e si sono conservati valori, tradizioni e culture che, altrimenti sarebbero andati persi.
Penso, dunque, che le comunità colpite apprezzeranno quest’iniziativa anche per il segnale culturale che essa rappresenta in termini di attenzione ai legami sociali sul territorio. È, infatti, sì un atto di solidarietà e di condivisione, ma costituisce anche un forte sostegno, tramite l’aiuto ad attività economiche, a mantenere unite e coese quelle comunità. Alimentando e rinvigorendo le attività economiche messe a rischio di estinzione da questo tragico sisma, quelle popolazioni potranno continuare in un percorso di dignità economica che, sono certo, contribuirà a sostenere i legami sociali. Un sentito ringraziamento va, dunque, a tutte le Fondazioni di origine bancaria che hanno voluto sostenerla».
 
E a tutte le Fondazioni associate è andato il ringraziamento di Guzzetti per la loro generosità. «In questi anni le Fondazioni di origine bancaria sono intervenute insieme sul fronte di molte emergenze. Con il loro contributo si sono impegnate soprattutto a mantenere coeso il tessuto sociale ed economico dei luoghi colpiti, indirizzando le erogazioni verso iniziative postemergenziali, puntuali e mirate, individuate sulla base di valutazioni congiunte con le Fondazioni operanti sui territori coinvolti. Anche in questo caso abbiamo scelto di operare in tal modo, indirizzando il nostro supporto verso quelle piccole realtà produttive e commerciali che sono il tessuto connettivo delle economie locali. A questa iniziativa a favore delle comunità colpite dal sisma – ha aggiunto il Presidente di Acri – se ne aggiunge un’altra, messa a punto nell’ambito del nostro piano di contrasto alla povertà educativa minorile realizzato insieme al Governo e al Terzo settore grazie a un apposito Fondo alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria, per tre anni dal 2016 al 2018, con 120 milioni di euro all’anno: le quattro regioni colpite dal terremoto riceveranno 2,5 milioni di euro, specificatamente riservati per loro, che andranno ad aggiungersi alle risorse che esse si aggiudicheranno tramite i bandi standard alimentati dal Fondo stesso».
 
Tornando ai crediti sostenuti dal Fondo di garanzia presso Intesa Sanpaolo, l’azienda interessata a un finanziamento dovrà presentare domanda presso una filiale del Gruppo Intesa Sanpaolo e per conoscenza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Nell’apposito modulo di richiesta dovrà specificare il tipo di finanziamento, la sua durata e la finalità. Con riferimento a ogni richiesta di finanziamento, la Banca, valutata a proprio insindacabile giudizio l’opportunità di concedere il finanziamento, anche nel rispetto del plafond operativo da essa fissato, assumerà la necessaria delibera, dandone comunicazione alla Fondazione. A garanzia del puntuale pagamento di ogni importo dovuto a titolo di capitale, interessi corrispettivi, interessi di mora e relativi accessori e spese anche legali, ciascun finanziamento concesso dalla Banca sarà assistito da una copertura a valere sul Fondo, di importo pari all’80% del credito vantato dalla Banca.
 
Da "Fondazioni" settembre-ottobre 2017
 
Ph:  ©Antonio Nardelli