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Ravello Lab: un bilancio

  • Pubblicato il: 28/10/2013 - 10:32
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Redazione

Ravello (SA). Non deve più accadere! Restituire oltre 30 milioni di euro di fondi europei destinati alla cultura, come è successo con le risorse del POIN ‘Attrattori Culturali’ riservato alle regioni del Mezzogiorno nella programmazione 2007/2014, non deve più accadere! È questo il ‘grido di dolore’ che sale da Ravello Lab-Colloqui Internazionali, conclusosi dopo due giorni di intenso lavoro a cui hanno partecipato oltre 80 amministratori, esperti ed operatori culturali italiani ed europei.
Giunto alla sua ottava edizione, il forum europeo di Ravello, promosso congiuntamente da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i beni Culturali, è stato dedicato a Innovazione Sociale, Impresa Culturale e Partecipazione dei Cittadini e si è articolato in due distinti panel dedicati alle politiche di sostegno alle industrie culturali e creative, con particolare riferimento agli incubatori culturali, e ai processi e strumenti di valorizzazione di città e territori.
Nell’Anno Europeo della Cittadinanza Attiva, i Colloqui di Ravello hanno tratto ispirazione dalla Convenzione di Faro (recentemente sottoscritta dal Governo italiano ma non ancora ratificato dal Parlamento) che stabilisce il diritto di tutti i cittadini, in particolare dei giovani e delle persone svantaggiate, alla ‘eredità culturale’ e alla partecipazione degli individui e delle comunità alle scelte culturali.
“Nell’attuale situazione di crisi economico-finanziaria che non permette alle autorità pubbliche di investire risorse in maniera adeguata nel settore culturale - dichiara Alfonso Andria, Presidente del Comitato Ravello Lab - deve essere fatto ogni sforzo per valorizzare il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020 e non ripetere gli errori del passato che, anche a giudizio dei qualificati esperti ospitati a Ravello, sono stati causati dalla difficoltà registrata dalle amministrazioni pubbliche a progettare in maniera integrata i processi di sviluppo locale centrati sul patrimonio culturale”.
Anche al fine di affermare una nuova cultura di ‘progettualità integrata e partecipata’, il Laboratorio di Ravello ha preso in esame la proposta avanzata da Federculture di destinare specifiche risorse finanziarie ad un Fondo per la Progettualità Culturale che, cogliendo l’opportunità del nuovo ciclo di programmazione, dovrebbe permettere l’introduzione di fondi che facilitino: a) la concertazione interistituzionale, b) la qualità dei progetti e il loro accompagnamento attuativo, c) la definizione di modelli di gestione sostenibile e, per questa via, c) favorire l’investimento dei privati.
In questo quadro si inserisce il pacchetto di strumenti suggerito dal panel che ha esaminato le migliori esperienze europee di ‘incubatori culturali’ (Progetto co-finanziato dall’Unione Europea POR FESR 2007-2013 Ob. Op. 2.1). Erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Creative Factory di Rotterdam, CRE.A.RE di Linz, Addict di Porto, accanto al Bic Lazio, Fabrica di Treviso e l’Agenzia Regionale Campania Innovazione) ispirati alla rete dell’European Business Incubation. «Il fruttuoso scambio di esperienze a livello europeo – sottolinea Claudio Bocci, Consigliere Delegato del Comitato Ravello Lab - ha suggerito l’implementazione di un modello di incubatore di seconda generazione in grado di cogliere le specificità delle industrie culturali e creative, fortemente interconnesse ai luoghi di produzione artistica, sia in termini di servizi innovativi che di sostegno finanziario».
Posto sotto l’Alto Patronato di del Presidente della Repubblica, Ravello Lab beneficia, sin dalla sua prima edizione, del patrocinio del Consiglio d’Europa, della DG Cultura della Commissione Europea, del Ministero degli Esteri, del Ministero per i Beni, le Attività Culturali e Turismo e del Ministero dello Sviluppo Economico. Di rilievo, per l’edizione 2013, anche il patrocinio del Semestre di Presidenza Europea della Lituania e dell’Anno Europeo della Cittadinanza Attiva.
Nell’edizione 2013, Ravello Lab ha potuto contare sul sostegno istituzionale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e sul contributo dell’Agenzia Regionale Campania Innovazione, dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, della Fondazione del Monte 1473 e della Fondazione Cassa di Risparmio di Salerno.
I Colloqui Internazionali di Ravello si sono inseriti nel quadro dell’Heartstrings Festival, un articolato progetto culturale e di comunicazione - promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Ravello e finanziato dalla Regione Campania (POR FESR 2007-2013 Asse 1 Ob. Op. 1.9) - che, in un percorso lungo 6 mesi, propone concerti, visite guidate, workshop, degustazioni di prodotti tipici. In occasione della presentazione del progetto è stato sottolineata l’esigenza di nuovi strumenti economici e legislativi per contrastare il continuo abbandono dei terrazzamenti della Costiera Amalfitana, attraverso l’attuazione di un grande progetto di opera pubblica, basato su programmi integrati e di lungo respiro.
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