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Quei 133 respiri di Cartier-Bresson

  • Pubblicato il: 21/06/2013 - 09:18
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Redazione
Henri Cartier-Bresson

Lucca. Fotografare – scriveva Henri Cartier-Bresson - è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge: in quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale. La mostra antologica, a cura di Maurizio Vanni, che si tiene al Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art), dal 22 giugno al 3 novembre, nata dalla collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e la Magnum Photos di Parigi, dedicata al grande maestro della fotografia contemporanea, ha un carattere del tutto particolare, perché nasce da una selezione di 133 scatti operati dall’artista stesso nel 1979 per il volume «Henri Cartier-Bresson. Photographe». Il fil rouge che unisce quindi le immagini, archiviate nella memoria con la inseparabile Leica, pur nell’eterogeneità dei temi affrontati, è proprio quello dell’esser state scelte da Cartier-Bresson stesso, che ha ritenuto, a un certo momento della sua vita, quelle foto particolarmente significative per tradurre l’essenza del suo lavoro.
I campi di deportazione a Dessau, i funerali celebri, quello di Gandhi o di un attore di Kabuki, i ritratti di personaggi quali Sartre, Truman Capote, Erza Pound o Matisse ma anche immagini di città di tutto il mondo, ci restituiscono visioni di un universo colto per frammenti, capaci nella loro pregnanza di evocare la totalità, traducendo l’energia di un luogo, l’atipicità di un momento. Volti su cui si inscrivono emozioni diverse, posture eloquenti pur nella casualità, dettagli umani o cittadini, che l’occhio di Cartier-Bresson ha fermato, consapevole della fugacità di ogni situazione. Animato da una lucida imprevedibilità, guidato da un istinto pronto a cogliere la scossa visiva, dal «sapere quando fare il clic» perché «è in quel preciso istante che il fotografo diventa creativo».

Per informazioni: Lu.C.C.A Lucca Center of Contemporary Art, via della Fratta 36, Lucca, tel. 0583 492180, www.luccamuseum.com

Da Vedere a Lucca, n.2 giugno/agosto 2013, Umberto Allemandi &C.