Le nuove tendenze della filantropia istituzionale
Ariadne – European Funders for Social Change and Human Rights è un network europeo di più di 500 finanziatori e filantropi che sostengono il cambiamento sociale e i diritti umani. Attivo nel promuovere la collaborazione «peer-to-peer», Ariadne ha pubblicato anche quest'anno le proprie previsioni sullo sviluppo del settore filantropico. Nel 2016 le fondazioni e gli enti d'erogazione dovranno confrontarsi con un clima generale di paura e austerità, ma anche con una voglia di cambiamento e innovazione. Offrendo una visione d'insieme, le previsioni di Ariadne aiutano le organizzazioni filantropiche a scoprire le nuove tendenze e a pianificare le azioni future
La morfologia sociale delle nostre società è stata modificata in maniera sostanziale dalla diffusione della logica di rete. La nascita di strutture aperte, costituite da un insieme di nodi interconnessi, ha riguardato la quasi totalità delle attività e delle esperienze umane, ridefinendo l'architettura delle relazioni e favorendo la creazione di sistemi dinamici e innovativi. La presenza di un numero crescente di reti sta diventando un tratto distintivo anche del settore filantropico, ambito in cui la collaborazione risulta essere fondamentale per il raggiungimento di obiettivi comuni e risultati concreti. Nel mondo della filantropia istituzionale, Ariadne – European Funders for Social Change and Human Rights è un network particolarmente attivo e all'avanguardia che consente ai propri partecipanti di lavorare insieme per ottenere più di quanto riuscirebbero a fare da soli, mettendo a loro disposizione un'ampia gamma di strumenti e conoscenze.
Nata nel 2009, Ariadne è oggi una rete composta da più di 500 finanziatori e filantropi appartenenti a 200 enti d'erogazione che sostengono il cambiamento sociale e i diritti umani in 25 Paesi nel mondo. Con l'intento di creare un gruppo coeso e ben informato di donatori e finanziatori, Ariadne è stata fondata da Jo Andrews[1] che, dopo sette anni e mezzo di direzione, a giugno 2016 ha ceduto il proprio ruolo a Julie Broome[2], membro di Ariadne da più di sei anni e figura chiave nello sviluppo della «Funders’ Initiative for Civil Society»[3].
L'approccio operativo adottato da Ariadne è articolato e multifunzionale in quanto offre differenti servizi e strumenti che possono essere fruiti sia online che offline, attraverso la creazione di risorse private a beneficio di una vasta comunità di finanziatori e donatori, e di risorse pubbliche liberamente accessibili da parte della società civile. Ariadne si presenta come «un network privato per filantropi, gestito da filantropi che credono nel sostegno tra pari per rafforzare il ruolo e l'impatto della filantropia per la creazione di una società inclusiva, giusta e capace di offrire a tutti le stesse opportunità». A tal fine il lavoro di Ariadne spazia tra una pluralità di tematiche che includono l'immigrazione e l'integrazione, la disabilità e l'inclusione sociale, i diritti dei bambini, l'empowerment dei giovani e delle donne, i diritti LGBTI, la tolleranza e il rispetto delle diversità, i diritti civili e politici, l'ambiente e la giustizia, solo per citare alcuni tra i molti argomenti che vengono affrontati all'interno del network.
Una delle funzioni che Ariadne svolge è quella di offrire un aggiornamento costante sugli ultimi sviluppi in materia di filantropia, sia tramite lo scambio di esperienze e conoscenze tra gli addetti ai lavori, che attraverso la predisposizione di studi e ricerche rivolti a un pubblico più ampio. Tra gli strumenti informativi particolarmente utili e interessanti, è possibile annoverare le previsioni sull'andamento del settore filantropico che Ariadne dedica ai filantropi europei che operano negli ambiti del cambiamento sociale e dei diritti umani. Pubblicate annualmente, le previsioni per il 2016[4] offrono per la prima volta un approfondimento sulla realtà italiana in virtù di una iniziativa di Assifero. A partire da una serie di incontri e interviste con i propri partecipanti, il team di Ariadne ha stilato anche per quest'anno una previsione generale rispetto ai principali trend e ai cambiamenti in atto nel settore della filantropia istituzionale, restituendo una panoramica globale e un ritratto locale di quanto accadrà in Italia, Francia, Olanda e Regno Unito.
Panoramica globale
A livello mondiale, lo studio di Ariadne indica che per l'anno in corso l'immigrazione e il modo in cui i filantropi reagiranno all'arrivo dei rifugiati e dei migranti nei loro Paesi, saranno i principali argomenti al centro del dibattito. La tematica dell'immigrazione non è più percepita come una situazione emergenziale, ma come una tendenza di lungo periodo causata dalla povertà e dall'instabilità politica. Secondo l'opinione dei membri di Ariadne, la maggior parte delle istituzioni filantropiche private ritiene che l'immediata gestione della crisi e dei bisogni umanitari dei rifugiati, sia affrontata in maniera più efficace dalle forze governative e dalle organizzazioni internazionali. In tale contesto, l'ambito di azione riservato ai filantropi risulta essere la gestione dei problemi a lungo termine connessi all'integrazione e all'atteggiamento delle popolazioni ospitanti nei confronti dei nuovi arrivati, che se non trattati correttamente e tempestivamente possono generare sospetto, ostilità, xenofobia e violenza.
Strettamente correlate ai temi dell'immigrazione e del terrorismo, l'insicurezza e la paura che guidano le politiche pubbliche - dentro e fuori gli Stati europei - continuano a esercitare un impatto drammatico sulla libera circolazione dei finanziamenti internazionali, non solo nell'ambito dei diritti umani ma anche nei settori della salvaguardia ambientale, degli aiuti umanitari e della cooperazione allo sviluppo. Questo è un problema che ha delle ripercussioni negative sul lavoro quotidiano degli enti filantropici e sullo spazio riservato alle iniziative a sostegno della società civile. A questo proposito, il team di Ardiane ha più volte sottolineato che la democrazia, l'economia e la sicurezza non possono essere interessi contrapposti tra loro, e che cercare di aumentare la sovranità nazionale riducendo il raggio d'azione della società civile fa germogliare in realtà i semi della rabbia, della radicalizzazione religiosa e della instabilità politica ed economica di lungo periodo.
Nonostante uno scenario internazionale altamente vulnerabile, le previsioni di Ariadne per il 2016 captano un clima di cambiamento che in maniera sotterranea sta influenzando il modo in cui le fondazioni e le altre organizzazioni filantropiche svolgono il proprio lavoro e percepiscono il proprio ruolo all'interno della società. Tale fenomeno sembra essere dovuto a diversi fattori. In particolare la sfida per la misurazione dell'impatto sociale, un più ampio accesso a informazioni affidabili, e le nuove tecnologie che riducono i tempi e i costi della collaborazione, stanno ridefinendo i modelli e le pratiche della filantropia istituzionale. Il 2016 sarà segnato, secondo gli esperti di Ariadne, da nuove forme di finanziamento partecipato, da una maggiore attenzione da parte delle fondazioni alle politiche d'investimento, e da un incremento dell'uso delle tecnologie digitali e dei big data.
La situazione italiana
In Europa, l'Italia rappresenta il punto d'arrivo per migliaia di migranti e, insieme alla Grecia, risulta essere in prima linea rispetto al fenomeno migratorio che - come evidenziato in precedenza – è uno dei temi caldi che il settore della filantropia è chiamato ad affrontare durante l'anno in corso. Ciò ha condotto ad alcune riflessioni su quello che le fondazioni indipendenti possono fare per essere d'aiuto. I finanziatori privati in Italia sono molto più visibili oggi rispetto a dieci o anche cinque anni fa e questo, insieme alla pressione sulla finanza pubblica e alla difficile situazione economica nazionale, ha acceso i riflettori sull'operato della filantropia istituzionale e ha dato una spinta al cambiamento nel settore.
In Italia, la filantropia è ancora oggi percepita come un ambito isolato e fortemente frammentato al suo interno. Le rilevazioni di Ariadne evidenziano che circa il 60% delle fondazioni private italiane non ha uno staff di professionisti. Anche se alcune fondazioni bancarie hanno origini antiche, le fondazioni di famiglia, aziendali e di comunità rappresentano un fenomeno relativamente recente che si sta sostituendo in maniera graduale al ruolo assistenziale tradizionalmente svolto dalla Chiesa. Anche per questo si registra una maggiore consapevolezza tra gli addetti ai lavori dell'importanza della collaborazione per essere maggiormente incisivi, e per superare le tradizionali modalità di finanziamento che tendono a limitare il ruolo del volontariato quale banco di prova per testare nuove idee e soluzioni innovative.
Prendendo in considerazione gli eventi politici che potrebbero avere delle ripercussioni sostanziali nelle attività filantropiche, lo studio di Ariadne sottolinea che l'instabilità nell'area del Mediterraneo e del Medio Oriente risulta essere la principale preoccupazione anche per i filantropi italiani. Tuttavia al contrario di molti altri Paesi europei, l'Italia ha assistito per diversi anni a consistenti flussi migratori, spesso incontrollati. Di conseguenza, l'imponente ondata migratoria registrata sia nel 2015 che nel 2016 ha provocato meno stupore rispetto a quanto è accaduto in Paesi come la Germania oppure l'Olanda, facendo sì che le fondazioni italiane fossero maggiormente preparate, e richiedessero fin da subito un energico intervento dello Stato e una risposta chiara da parte dell'Europa. In generale, nel corso del 2016, le previsioni di Ariadne dicono che le questioni destinate a catturare l'attenzione del Terzo Settore in Italia saranno l'immigrazione e l'integrazione, i giovani e i problemi connessi alla disoccupazione. Sul fronte delle misure erogative si presterà maggiore attenzione alla valutazione dell'impatto dei propri investimenti, all'innovazione sociale, e al valore aggiunto generato dalla filantropia. Ci si dedicherà sempre meno, invece, al sostegno di progetti culturali poco contestualizzati e all'uso di pratiche filantropiche di tipo tradizionale.
Le previsioni per Francia, Olanda e Regno Unito
Durante la tavola-rotonda di Ariadne a Parigi, il ruolo delle fondazioni in tempi di austerità è stato oggetto di una discussione appassionata, nel corso della quale i membri francesi del network hanno sostenuto che una diminuzione della spesa pubblica assegna un peso maggiormente rilevante ai filantropi e alla filantropia. Nonostante lo stesso trend si registri anche altrove, in Francia prevale un senso di possibilità in quanto c'è la convinzione che questa situazione offra ai finanziatori privati l'opportunità di sfruttare appieno il proprio potenziale. Diversamente, nel Regno Unito e in Olanda lo stesso fenomeno è visto con rammarico, come una sorta di ritorno ai valori Vittoriani aggravato dalla percezione che le risorse private non siano capaci di soddisfare nel modo giusto i bisogni delle persone più vulnerabili.
In Francia, il team di Ariadne rileva che nel corso del 2016 ci sarà un incremento del sostegno da parte delle fondazioni e degli enti d'erogazione a favore delle fasce della popolazione più marginalizzate, e lo sviluppo di organizzazioni dedicate in maniera specifica al finanziamento di progetti proposti dalla comunità musulmana. Infatti mentre in Francia sono presenti numerose fondazioni connesse al Cattolicesimo, all'Ebraismo e al Protestantesimo, non esiste ancora alcuna fondazione di matrice Musulmana, sebbene la Secours Islamique France sia tra le principali 20 organizzazioni francesi che ricevono finanziamenti e donazioni. Al contrario, le previsioni di Ariadne evidenziano che nel 2016 in Francia ci sarà un minor sostegno a favore dei progetti culturali in funzione di un trend in atto già da tempo. Come alcuni rappresentanti del settore hanno messo in evidenza, c'è il rischio che molte questioni che sono considerate complesse da risolvere e difficili da finanziare subiscano una ulteriore riduzione dei fondi a loro disposizione. Allo stesso tempo le questioni legate alla parità di genere e ai diritti delle donne stanno ricevendo una sempre minore attenzione e visibilità.
In Olanda, i finanziatori privati concordano sul fatto che la questione principale del 2016 sarà come affrontare al meglio l'arrivo dei migranti. Al contempo c'è una grande attenzione sulla crescente polarizzazione e frammentazione della società olandese, e sull'impatto che questa situazione avrà sul lavoro dei filantropi e delle organizzazioni che ricevono finanziamenti privati. Lo studio di Ariadne prevede che in Olanda nel 2016 la filantropia si concentrerà sulle azioni di contrasto agli estremismi violenti, favorendo un maggior coinvolgimento delle donne in qualità di educatrici, decisori politici, e leader capaci di prevenire i fenomeni connessi alla radicalizzazione religiosa. Al contempo si sperimenteranno forme di finanziamento partecipato, puntando sulle fasce deboli della popolazione, sui diritti della comunità LGBTI e sulla sicurezza informatica.
Lo studio di Ariadne analizza infine la situazione del Regno Unito, che presenta un settore filantropico maturo in cui si assiste già da qualche tempo a un cambio di passo nelle pratiche filantropiche. Le fondazioni e gli enti d'erogazione inglesi stanno passando infatti da un modello tradizionale, che offre finanziamenti a sostegno di una determinata causa, a un nuovo approccio che si potrebbe definire «enterprise-based model» dove i finanziamenti risultano essere importanti nelle fasi iniziali, ma in cui è necessario identificare anche un flusso di capitali capace di garantire la sostenibilità nel lungo periodo. Questo modello rende le fondazioni molto simili ai venture capitalist che finanziano le start-up, e riflette un mondo in cui nuovi flussi di denaro e una maggiore varietà di strumenti finanziari sono messi a disposizione dei finanziatori privati. Anche per questo nel Regno Unito, più che in altri Paesi, c'è un maggiore interesse nel vedere come le nuove imprese sociali - oppure le Charitable Incorporated Organisations e le loro forme ibride - possano apportare cambiamenti significativi nel settore della filantropia istituzionale.
In linea con la propria mission, Ariadne invita a non lasciarsi sopraffare dalla triste contingenza del presente, spronando i filantropi e i finanziatori privati a lavorare insieme e a creare reti sempre più ampie e inclusive capaci di promuovere il ruolo della filantropia e della società civile quali baluardi contro ogni tipo di violenza e discriminazione.
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Photo credits: "Inside Out NYC", Times Square, NYC. This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
[1] Jo Andrews ha fondato Ariadne e ne è stata la Direttrice fino a giugno 2016. Prima di ricoprire tale ruolo, è stata la Direttrice del Sigrid Rausing Trust, e ha lavorato presso lo Institute for Philanthropy all'iniziativa “The Philanthropy workshop programme”.
[2] Julie Broome è diventata Direttrice di Ariadne a giugno 2016. Prima di ricoprire tale incarico è stata “ Director of Programmes” presso il Sigrid Rausing Trust dove ha lavorato per sette anni. Prima di questa esperienza è stata “Programme Director” al CEELI Institute di Praga dove teneva corsi di formazione per giudici e avvocati provenienti da paesi in fase di transizione. È stata anche “Programme Manager for Central and Eastern Europe” per la American Bar Association’s Rule of Law Initiative, e “Programme Associate” presso la Henry M Jackson Foundation di Seattle.
[3] La “Funders’ Initiative for Civil Society” è un'iniziativa congiunta lanciata da Ariadne – European Funders for Social Change and Human Rights, insieme allo European Foundation Centre e allo International Human Rights Funders Group. L'iniziativa intende aiutare i finanziatori privati a contrastare il restringimento del sostegno a favore della società civile. Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente documento: http://www.ariadne-network.eu/wp-content/uploads/2015/03/ClosingSpaceReport_May2016_DigitalVersion.pdf
[4] Il 2016 Ariadne Forecast report è disponibile al seguente link http://www.ariadne-network.eu/wp-content/uploads/2015/03/Ariadne2016Forecast.pdf