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Il ritorno di Giuseppe Pietro Bagetti a Torino

  • Pubblicato il: 21/10/2011 - 21:55
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Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
Giuseppe Pietro Bagetti

Torino. La città di Torino rende omaggio a Giuseppe Pietro Bagetti, uno dei suoi più grandi artisti che tra la fine del ‘700 e l’inizio del ‘800 rinnovarono la pittura piemontese, con tre esposizioni in tre diverse sedi: l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Palazzo Reale e, per la Fondazione Torino Musei, all’interno della Wunderkammer, lo spazio della GAM dedicato all’esposizione del prezioso patrimonio grafico del museo.
Un excursus sull’opera di un artista al servizio dell'armata francese durante la prima campagna napoleonica d'Italia, a questo periodo appartiene la fortunata serie di vedute che rappresenta le vittoriose battaglie di Napoleone negli anni dal 1796 al 1800,  alla corte di Vittorio Amedeo III come regio disegnatore di vedute e paesaggi e artiste chargé d'exécuter les vues des sites les plus intéressants des principales affaires aux quelles la guerre va donner lieu presso l’Armata d’Italia, e che raggiunge l’apice della sua carriera negli anni della maturità come docente di pittura ad acquarello all'Accademia di Belle Arti di Torino.
Una carriera intensa quella di Bagetti che  attraverso i suoi paesaggi, le sue vedute, con uno sguardo capace di abbracciare fedelmente la realtà, ci ha restituito però una visione lirica di un periodo storico, quello a cavallo tra XVIII e XIX secolo, particolarmente complesso.
Nella Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, Incontrare Bagetti (fino all’ 11 gennaio 2012) è un raro piacere reso possibile dall’impegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, che dal 1887 riunisce trentadue aziende ed enti associati  con trentasei interventi realizzati e oltre venticinque milioni di euro investiti per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio artistico della città di Torino, un modello unico in Italia che vede uniti enti privati per il raggiungimento del bene pubblico.
La Consulta nel corso del 2010 ha promosso e avviato il restauro di alcuni acquerelli di Bagetti, conservati nella Pinacoteca Albertina, un interesse quello per l’Accademia che risale al 1995 quando fu avviato il progetto per la ristrutturazione, il nuovo allestimento e l’apertura al pubblico delle sale espositive della Pinacoteca.
Il restauro che ha restituito i dipinti su carta di Bagetti è stato realizzato dai ragazzi stessi dell’Accademia: alcuni allievi del biennio specialistico di restauro supervisionati dai docenti di restauro dell’Accademia, Stefania Passerini e Kristine Doneaux, hanno eseguito con grande perizia il recupero delle opere che si potranno ammirare insieme all’enorme nucleo degli acquerelli già esposti all’Accademia, a quelli  conservati nei depositi, alle incisioni e stampe  della Biblioteca storica arricchite da alcune opere inedite provenienti da collezioni private torinesi.
Una collezione vastissima frutto dell’importante donazione che la vedova Bagetti, Cristina Galleani, fece all’Accademia per ricordare l’impegno e la dedizione del defunto marito nell’attività didattica svolta dal 1822 al 1831 all’Albertina.
Una mostra quella all’Accademia che predilige un Bagetti pittore di paesaggi, dove è la natura e i fenomeni naturali ad essere protagonisti, colti nel loro accadere ed è frutto di un efficace modello di collaborazione tra Enti pubblici e privati: l’Accademia, la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte.
Nonostante la crisi e economica e lo spaesamento culturale, il lavoro congiunto e sinergico di più soggetti, ha dato vita ad un’iniziativa capace di valorizzare un’eccellenza del territorio del passato e ampliare la conoscenza e la fruibilità della cultura.
Grazie alla Consulta e  in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e con il Palazzo Reale di Torino sarà possibile visitare anche la collezione di vedute di Giuseppe Pietro Bagetti realizzate per la committenza sabauda e custodite nell’Appartamento del Re Vittorio Emanuele III a Palazzo Reale. Il sabato  sarà possibile seguire delle visite guidate a cura dell'Associazione Amici di Palazzo Reale.
Si chiude il percorso con la “stanza  delle meraviglie” della Gam con Giuseppe Pietro Bagetti al servizio di Napoleonea cura di Virginia Bertone dove vengono esposte le vedute - una ristretta scelta di disegni acquerellati – eseguite durante la campagna Napoleonica e appartenenti al fondo Vues des Campagnes des Français en Italie (1796 e 1800)  acquisite da Vittorio Viale per le raccolte civiche negli anni Cinquanta.
Sarà esposta in questa occasione anche l’Allegoria Napoleonica, l’acquerello che l’artista piemontese eseguì nei primi anni della presenza francese a Torino.
Definito “piccolo Turner” delle vedute piemontesi, Bagetti dimostra di non essere poi così piccolo regalandoci vedute che sono allo stesso tempo “visioni” cariche di uno stato d’animo appassionato, mosso da quei grandi stravolgimenti politici verso i quali l’artista rimase defilato ma di cui fu romantico testimone.

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