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Il crowdfunding di Fondazione TIM accompagna i talenti sul palcoscenico

  • Pubblicato il: 15/09/2017 - 09:48
Rubrica: 
FONDAZIONI D'IMPRESA
Articolo a cura di: 
Francesca Panzarin

Partendo dalla menzione speciale nella categoria “Fondazioni d’impresa” del Premio Cultura+Impresa 2017 con il progetto “Talenti on stage” di Fondazione TIM (la cui campagna di crowdfunding si è chiusa ad agosto con una raccolta di 440.000 euro), abbiamo raccolto il punto di vista di Giuseppe Recchi, Presidente dell’Ente e Vice Presidente Gruppo TIM sulla strategia della fondazione d’impresa. Oggi l’ente si concentra su alcuni grandi progetti “non solo con contributi economici, ma anche contributi di idee (…) per unItalia sempre più digitale, avanzata e competitiva”, a fianco delle istituzioni. Valorizza i talenti con istituzioni d’eccellenza, come l’Accademia della Scala,  considerandole “moltiplicatori”
 


  
Fondazione TIM, nata nel 2008 come espressione della strategia di CSR del Gruppo Telecom Italia, è attiva in 4 aree (cultura  dell’innovazione, istruzione, social empowerment, patrimonio storico-artistico).  Il team di lavoro è costituito da tre risorse a tempo pieno, oltre alle attività svolte dal Direttore Generale, Paolo Teoducci manager del gruppo TIMe alla collaborazione di diverse professionalità del Gruppo TIM su progetti specifici.
In occasione della menzione speciale nella categoria “Fondazioni d’impresa” del Premio Cultura+Impresa 2017 grazie al progetto Talenti on stage”, abbiamo intervistato Giuseppe Recchi, Presidente di Fondazione TIM e Vice Presidente Gruppo TIM.
 
Quanto investe ogni anno Fondazione TIM?
La Fondazione è nata nel 2009. Da allora, ha impegnato 27,5 milioni di euro per un totale di 136 progetti finanziati.
Negli ultimi anni, abbiamo scelto di concentrarci su alcuni, grandi progetti nei quali dare non solo un contributo economico, ma anche un contributo di idee. Nel 2016 abbiamo erogato 2,3 milioni di euro per sette importanti progetti selezionati secondo una logica di filantropia imprenditoriale. Ne è un esempio il restauro del Mausoleo di Augusto: il sito archeologico, uno dei più significativi monumenti della Roma Antica, tornerà dopo 80 anni di oblio al suo splendore. Abbiamo sostenuto Roma Capitale con una donazione di 6 milioni di euro, ma stiamo lavorando assieme, fianco a fianco all’attore pubblico, alla valorizzazione di questo straordinario monumento.
 
Quali connessioni ci sono con l’impresa? Ovvero come l’autostrada di innovazione tecnologica, anche attraverso la fondazione, viene messa al lavoro per il capitale sociale nazionale?
Fondazione TIM  è ovviamente un ente autonomo, ma nasce nell’ambito della strategia di Corporate Shared Value del Gruppo TIM. Ne eredita i principi etici fondanti, che sono il forte senso di responsabilità verso la comunità, ma anche lo spirito di innovazione tecnologica, l’uno a sostegno dell’altro. Cerchiamo di dare il nostro contributo per un’Italia sempre più digitale, avanzata e competitiva. Crediamo che proprio con le nuove tecnologie e l’innovazione si possano offrire soluzioni ad una molteplicità di problemi sociali. Per questo cerchiamo di promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione e la crescita sociale.
Credo fermamente che l’attività imprenditoriale sia in sé una funzione sociale che trova la sua migliore declinazione, tangibile e pragmatica, quando riesce a stimolare il moltiplicarsi di iniziative nel solco tracciato da progetti significativi per il bene comune.
 
Ci sono state variazioni dopo il recente cambio di naming e cariche e l’ultimo cda di Fondazione che l’ha confermata Presidente?
La Fondazione ha avviato un percorso di rinnovamento a partire dal 2014. Cerchiamo di essere produttore di ideee non soltanto finanziatore di buone cause. Non vogliamo solo fare erogazioni a vantaggio di beneficiari meritevoli: ma aiutarli a strutturarsi, a crescere come soggetti autonomi, socialmente radicati e creativi sotto il profilo imprenditoriale. Mettiamo a disposizione risorse: ma anche esperienze e pensiero.
L’ultimo Consiglio di Amministrazione della Fondazione tenuto di recente ha nominato un nuovo Direttore Generale, il dott. Paolo Teoducci, manager del Gruppo TIM.
 
Da dove nasce l’idea di Talenti on Stage, progetto vincitore della menzione speciale del Premio Cultura+Impresa 2016 nella categoria Fondazioni d’Impresa?
Nel mondo in cui viviamo, è importante valorizzare competenze e talenti ovunque siano, consentendo loro di emergere quali che siano i punti di partenza. Ed è anche importante aiutare lo sviluppo di istituzioni d’eccellenza, che sono veri e propri “moltiplicatori di talento”.
Per queste ragioni, abbiamo sviluppato una partnership intensa con l’Accademia della Scala, un’eccellenza assoluta. L’obiettivo è quello di tramandare mestieri tradizionali e preziosi, aprendoli all’innovazione e cercando di conquistare ad essi talenti freschi e preziosi. Talenti on stage infatti sostiene gli allievi dell’Accademia Teatro alla Scala attraverso l’erogazione di borse di studio.
I fondi di Fondazione TIM vanno a raddoppiare le donazioni raccolte tramite una campagna di crowdfunding. In questo modo creiamo un incentivo per altri attori, imprenditoriali e sociali, a sostenere con noi una realtà così preziosa.
 
Quali sono i risultati della campagna di crowdfunding?
La campagna procede molto bene. Siamo molto soddisfatti, perché si tratta di una modalità innovativa per fare fundraising nel nostro Paese.
E’ un’opportunità che coinvolge, indirettamente, anche l’azienda che ci sostiene. Per la raccolta fondi è stata utilizzata la piattaforma gratuita di crowdfunding di TIM WithYouWeDo che promuove e sostiene il finanziamento di iniziative, idee e progetti digitali che interessano diversi ambiti.
La prima raccolta di crowdfunding si è svolta nell’estate 2016 tra luglio ed agosto e, in poco tempo, sono stati raccolti 410.000 euro da 84 donatori a favore di 127 borsisti, in particolare nelle figure di 51 professori d’orchestra, 35 coristi, 15 cantanti solisti, 13 ensemble del XX sec., 11 ballerini, un sarto e uno scenografo.
Quest’anno abbiamo attivato su WithYouWeDo una seconda campagna di crowdfunding partita a marzo  che si è conclusa a fine agosto: per questa occasione sono 171 i giovani talenti under 30 provenienti da tutto il mondo che ne beneficeranno, per diventare un giorno affermati ballerini, cantanti, maestri accompagnatori, professori d’orchestra, esperti in special makeup, tecnici del suono e sarti. La campagna 2017 ha raccolto circa 440.000 euro da 38 donatori e rappresenta nuovo forte successo che conferma la validità dello strumento del crowdfunding e dell’iniziativa promossa insieme ad Accademia Teatro alla Scala.
 
 
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