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«Funder35»: per chi innova in cultura, tra sogno e (dura) realtà

  • Pubblicato il: 15/02/2013 - 10:47
Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Gian Gavino Pazzola

Milano. Il primo passo è stato fatto. Il bando «Funder35», risultato dell’iniziativa sperimentale nata in seno alla Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri e promossa da 10 fondazioni di origine bancaria capitanate dalla Fondazione Cariplo[1], ha proclamato i vincitori: Ambrose/Compagnia (Parma), Carrozzeria Orfeo (Brescia), Casanoego (Vercelli), Ghislierimusica (Pavia), Giovio 15 (Milano), Gli incauti (Bologna), Hiroshima Mon Amour (Torino), Khorakhane (Padova), Labule (La Spezia), La Voce in Musica (Sassari), Linutile (Padova), Mela di Newton (Padova), Musica e Servizio (Modena), Pilar Ternera (Livorno), Teatro delle temperie (Bologna).

Grazie a «Funder35», un bando rivolto a organizzazioni culturali composte prevalentemente da professionisti under 35, queste realtà riceveranno un’erogazione a fondo perduto da investire su un progetto che indirizzi la struttura verso l’auto-sostenibilità, con una continuità di 3 anni.
Il bando ha preso forma in seguito a un’analisi delle selezioni già bandite per dell’impresa culturale e le start up giovanili sul territorio nazionale «sia per un percorso già avviato dalle fondazioni stesse sia per un confronto con le proposte di altri soggetti» spiega Rebaglio.

Alla Commissione di «Funder35» sono pervenuti 59 progetti, di cui solo 15 premiati, con una buona distribuzione territoriale: «considerato che quasi tutte le Regioni sono state beneficiarie di contributo attraverso un loro soggetto».  Secondo i vertici di Fondazione Cariplo «la qualità dei progetti è soddisfacente, anche se le proposte sono ancorate ad attività e concezioni del comparto di tipo tradizionale». Nessuna proposta ha considerato, infatti, servizi innovativi per la cultura o con forte innovazione tecnologica, evidenziando come gli operatori stessi «abbiano una vision di cultura per la cultura, che non considera rapporti con altre dimensioni del territorio tali da far emergere sviluppi in termini innovazione sociale a base culturale». Le erogazioni vanno da 20mila a 90mila euro e, nella maggior parte dei casi, la progettualità prevede un consolidamento gestionale. L’impegno da parte delle fondazioni è di far fronte a un’erogazione del 75% rispetto al costo complessivo del progetto, mentre i proponenti dovranno integrare con il 25% rimanente. Accanto all’erogazione del contributo, in questi giorni è partito, per i vincitori, una comunità di pratica e di accompagnamento da parte della fondazione del territorio di riferimento, che oltre alle risorse finanziare, mette in campo competenze strategiche e programmi di formazione.

Dal punto di vista della governance, le organizzazioni premiate si configurano in strutture leggere e di recente costituzione, prevalentemente associazioni che operano a livello locale, ma che necessitano di un consolidamento strutturale e organizzativo per riuscire a rendersi più auto-sostenibili. E’ proprio questo uno dei maggiori limiti del sistema della produzione culturale indipendente evidenziato da Rebaglio, che rileva «una certa ingenuità nell’affrontare un’avventura culturale, derivante dalla concezione secondo la quale progettualità strategica, disponibilità di risorse e di competenze non sono pre-requisiti della sostenibilità di un’attività. Le associazioni sono spesso una zona d’ombra nella quale gravitano professionalità, sussidiarietà, volontariato e fiscalità agevolata. È necessario emanciparsi da questa visione per uno sviluppo industriale».
Si guarda al domani, dunque, ipotizzando altri interventi sui temi dei servizi innovativi per la cultura e riprogrammando «Funder35» che sarà ripubblicato a maggio 2013 e metterà in palio uno stanziamento complessivo di circa un milione di euro, stanziamento in crescita che comprenderà anche un’azione mirata sul piano della comunicazione per ottenere «un’ampia adesione di organizzazioni, evitando che l’estate inibisca la partecipazione».
Giangavino Pazzola

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[1] Fondazione Cariplo, capofila dell’iniziativa, Banco di Sardegna, Fondazione Cariparma, Fondazione Cassa dei Risparmi di Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Monte di Bologna e Ravenna.