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Riportiamo le farfalle in città!

  • Pubblicato il: 22/02/2013 - 09:10
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Roma. Inaugura il prossimo 26 febbraio, presso la Fondazione Pastificio Cerere, un doppio evento, a cura di Marcello Smarrelli, che vede protagonista Ettore Favini, artista cremonese «manipolatore di idee e di oggetti, di pensieri e di spazi» che lavora sovente sul rapporto dell’uomo con l’ambiente e la natura, realizzando interventi con medium artistici tradizionali, che di tipo relazionale-collettivi e a valenza sociale. «Verdecuratoda…voi» è il progetto alla base del duplice intervento artistico: in origine vi è il più ampio progetto «Verdecuratoda», nato nel 2005 con l’intento di attuare una metamorfosi dell’ambiente, avviare la forestazione urbana di specie verdi e che ora si propone di riportare le farfalle in città grazie alla piantumazione di specie arboree che attirano e sviluppano la riproduzione di lepidotteri. L’evento sarà il numero zero di una serie da realizzarsi in altri spazi, e consentirà, attraverso la distribuzione di semi mediante una apposita scultura-distributore, progettata dallo studio di architettura romano IaN+, di realizzare la più grande scultura vegetale al mondo. Le segnalazioni dei singoli che avranno acquistato, al prezzo simbolico di un euro, i semi da piantare, andranno a confluire nel sito http://www.verdecuratoda.com/ dell’associazione culturale omonima, nata nel frattempo per gestire questo progetto. «L’associazione è stata creata per assicurare la massima trasparenza nella gestione del progetto e per far sì che lo stesso potesse camminare con le sue gambe» racconta Ettore Favini. «Tutto parte nel 2006, con la prima azione concreta del progetto: avevo vinto il «Premio Artegiovane 2006 - Milano e Torino incontrano… l’Arte», con il progetto presentato per l’area Falchera a Torino, consistente nella realizzazione di un frutteto composto da 6 specie di frutta antica protetta, disposta in un cerchio di 8 piante per un totale di 64. Si trattava di una rilettura storica del quartiere che da sempre è stato legato alla campagna, in quanto gli operai emigrati dal sud, che erano andati a vivere nelle abitazioni popolari appositamente realizzate su quella che precedentemente era una zona rurale, trasformarono quelli che i progettisti avevano previsto come giardini in orti. Era quindi un progetto che legava passato, presente e futuro: il presente, perché gli abitanti potessero cogliere i frutti prima o dopo il lavoro; il futuro, attraverso un’agricoltura consapevole e tecnologicamente avanzata. Continua poi con «Private View», per il «Premio New York 2007-2008» all’Italian Academy di New York, dove, traendo ispirazione dal libro «Loisaida» di Michela Pasquali sui community gardens (una riflessione sulla precarietà del presente ispirata dai giardini del Lower East Side minacciati dal cemento) ho realizzato una sedia che potesse essere utilizzata da tutti, che funzionasse da generatore di immagini mentali. In pratica volevo creare e donare ad alcuni giardini pubblici una panchina o una sedia che il visitatore potesse prendere e spostare per godere della sua private view, per imprimere nella propria mente il piacevole ricordo di uno spazio verde che domani potrebbe non esistere più. Ora con «Verdecuratoda…voi» la palla passa in mano ad ognuno di noi: chiunque può lasciare una traccia di sé decidendo di arricchire il verde attraverso l’acquisto e la semina di queste piantine che poi verranno mappate su google, inserite sul sito internet fino a creare questa enorme scultura vegetale partecipata. Inoltre sarà possibile contribuire alla crescita dell’associazione attraverso donazioni presso la BancaEtica o acquistando un gadget che sarà il risultato della collaborazione con un artista: quest’anno ad esempio c’è una serigrafia di Canedicoda. Per quanto concerne il distributore di semi, all’opening sarà presentato il progetto ufficiale, ma ci sarà comunque un distributore dal quale iniziare a prelevare i semi. Per la chiusura dovremmo essere in grado di mostrare la prima realizzazione dello stesso». Inoltre, nell’ex silos del Pastificio sarà proiettata «La Verde Utopia», una conversazione di Ettore Favini con Alessandra Sandrolini a Gilles Clément, giardiniere, teorico del Terzo Paesaggio, del Giardino Planetario e sostenitore della biodiversità. Nel video vengono sollevati i principali temi che partono dalla ricerca di Clèment: la diversità, analizzata a livello economico, ecologico e sociale, concludendo con l'utopia «realizzabile» proposta dal paesaggista francese. Da tutto questo discende infine il manifesto ideato da Ettore Favini per «Postcard from…» – progetto volto a diffondere l’arte contemporanea nel contesto urbano – dal titolo «Le farfalle volano sulla città pulita». Il progetto «Postcard form…» consiste nell’invitare artisti italiani e internazionali a ideare un’immagine per un manifesto di grandi dimensioni (400x300 cm), affisso sia nel cortile della Fondazione Pastificio Cerere e che in vari impianti pubblicitari di Roma messi a disposizione da A.P.A. – Agenzia Pubblicitaria Affissioni. Il manifesto realizzato da Ettore Favini raffigura immagini di farfalle italiane per la maggior parte scomparse dalle nostre città, con l’intenzione di ripopolare idealmente i luoghi in cui verranno affissi durante il periodo della mostra.

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