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Nuovi dettagli sul «bottino dei nazisti»

  • Pubblicato il: 06/11/2013 - 10:16
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Articolo a cura di: 
Julia Michalska

Augusta (Germania). Ci sono anche dei dipinti fino ad oggi sconosciuti di Otto Dix e Marc Chagall tra le 1.406 opere ritrovate dopo 70 anni a Monaco di Baviera  nell'appartamento dell'ottantenne Cornelius Gurlitt, figlio del mercante di Amburgo Hildebrand Gurlitt, incaricato dai nazisti di vendere all'estero opere di «arte degenerata». Lo ha dichiarato oggi in una conferenza stampa svoltasi ad Augusta la storica dell'arte berlinese Meike Hoffmann, cui è stato affidato il compito di esaminare lo spettacolare ritrovamento, comprendente anche, ha rivelato la studiosa, opere dal XVI al XIX secolo.
Le autorità tedesche hanno sequestrato 121 dipinti incorniciati e 1.285 opere prive di cornice: tra queste, una gouache di Franz Marc, «Paesaggio con cavalli», un autoritratto di Otto Dix di cui si ignorava l'esistenza, l'incisione di Ernst Ludwig Kirchner «Ragazza malinconica» e un bozzetto di Canaletto. E poi opere di Beckmann, Kokoschka, Toulouse-Lautrec, Macke, Nolde, Kirchner, Picasso, Dürer, Chagall e Renoir
Nella conferenza stampa di oggi sono stati precisati ulteriori dettagli del ritrovamento. L'appartamento di Gurlitt, ad esempio, è stato perquisito nel febbraio 2012 e non nel 2011, come riportato dagli organi di stampa, ha precisato Siegried Klöble, capo dell'ufficio per le indagini doganali di Monaco. Klöble ha anche chiarito che i quadri recuperati non si trovano in un deposito di Garching, vicino a Monaco, ma non ha voluto fornire dettagli sulla loro ubicazione attuale. I quadri, ha dichiarato, erano «immagazzinati in modo adeguato e in ottime condizioni».
Le opere non saranno messe sul web, ha annunciato Reinhard Nemetz, pubblico ministero di Augusta. In assenza di ricorrenti, le opere non reclamate verranno restituite  a Gurlitt.

È emerso infine che Gurlitt possiede anche una casa in Austria, a Salisburgo, non ancora perquisita e sulla cui ubicazione non sono stati forniti particolari.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 6 novembre 2013