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NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI

  • Pubblicato il: 15/12/2017 - 00:00
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

>>> Primo museo di arte urbana aumentata a Milano, è MAUA >>> Fondazione Cariparo lancia la sesta edizione del bando  «CulturalMente» >>> Fulvio Gianaria è il nuovo presidente delle OGR di Torino >>> Con Fondazione Carit arte sacra a Palazzo Montani Leoni di Terni >>> Restaurata la pala d’altare di Giovanni della Robbia «Madonna col bambino e santi» grazie a Friends of Florence >>> La Fondazione Museo del Tabacco compie 20 anni >>> L’arte contemporanea per ri-leggere la storia >>> Verso M9 con Felice Limosani >>> HOME-House of memory and engagement, l’arte contemporanea per ri-leggere la storia

Primo museo di arte urbana aumentata a Milano, è MAUA
Domenica 17 dicembre verrà inaugurato MAUA, il primo museo di arte urbana aumentata, nato a Milano dall’idea di proporre itinerari culturali inediti, fuori dal centro e dai più tradizionali circuiti dell’arte.
Un museo diffuso a cielo aperto, con 50 opere di street art animate in realtà aumentata che diventano l’occasione per esplorare quartieri meno conosciuti della città. Dopo avere scelto il proprio percorso, si arriva sul posto, dove l’esperienza prosegue in forma digitale: ogni opera, inquadrata con lo smartphone, ne genera una nuova e si trasforma in un lavoro di digital art, appositamente creato per il museo grazie a tecnologie di realtà aumentata.
MAUA nasce a partire dal progetto «Milano Città Aumentata», uno tra i 14 vincitori del «Bando alle Periferie» promosso dal Comune di Milano per ripensare e valorizzare i quartieri. Sono stati 160 i progetti presentati da quasi 500 associazioni in risposta al primo bando pubblico voluto dall’Amministrazione per sostenere - con un finanziamento totale di 548mila euro - alcune importanti iniziative delle forze sociali, culturali ed economiche presenti in città per migliorare la qualità della vita nei cinque ambiti strategici del Piano Periferie: Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese.
L’idea di coinvolgere nel progetto MAUA gli stessi abitanti dei quartieri nasce fin dalla prima fase di ricerca, svoltasi nei mesi di settembre e ottobre 2017, che ha portato alla creazione della più grande mappatura finora realizzata della street art a Milano con 218 opere e tour alternativi. A centinaia di abitanti, studenti e associazioni dei cinque quartieri è stato chiesto di selezionare le opere più rappresentative della propria zona e di fotografarle insieme a studenti e professori della scuola CFP Bauer, individuando una selezione finale di dieci murales. Un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha portato all’acquisizione di 50 opere in un immaginario grande museo a cielo aperto che, oltre alla scoperta di sorprendenti a murales, offre l’opportunità di esplorare zone della città meno conosciute.
Durante l’inaugurazione di domenica a BASE sarà presentato il progetto, insieme al catalogo del Museo di Arte Urbana Aumentata e alle mappe cartacee dei quartieri, curate da Terre di mezzo. La giornata si aprirà con un tour guidato nel quartiere Giambellino, già sold out, in programma alle ore 11. Dalle ore 15, mostra e presentazione aperta al pubblico in BASE, via Bergognone 34.
A partire dal 18 dicembre sarà possibile prenotare il proprio tour urbano su mauamuseum.com. I tour partiranno appena sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti.
MAUA è realizzato grazie a una rete di partenariato composta da Bepart, come capofila, insieme ad altre sei realtà: BASE Milano, Avanzi - Sostenibilità per Azioni, Terre di Mezzo, scuola CFP Bauer, PUSH.e la Fondazione Arrigo e Pia Pini.
 
 
Fondazione Cariparo lancia la sesta edizione del bando  «CulturalMente»
Il bando «CulturalMente» di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nasce con il duplice obiettivo di stimolare la crescita delle associazioni senza scopo di lucro che operano nei settori dell’arte e della cultura e promuovere lo sviluppo culturale, sociale e turistico del territorio delle province di Padova e Rovigo.
La sesta edizione, per la quale la Fondazione mette a disposizione 1.2 milioni di euro (200mila euro in più rispetto al 2016), si presenta in una veste rinnovata, forte dell’esperienza delle precedenti edizioni e dei suggerimenti emersi nell’attività di ascolto delle associazioni.
Per questa nuova edizione del bando saranno tre i temi su cui le associazioni saranno chiamate a elaborare le loro proposte progettuali: il potenziamento dell’offerta culturale del territorio di Padova e Rovigo, con l’obiettivo di ampliare il pubblico dei fruitori delle attività artistico-culturali; la valorizzazione delle diversità, per favorire una coesione sociale che includa tutte le persone; la gestione di spazi urbani e suburbani degradati oppure di spazi pubblici come musei, teatri, aree protette, parchi, con particolare riferimento agli spazi di cui la Fondazione ha sostenuto il recupero.
Tra le principali novità va segnalata la possibilità di presentare progetti pluriennali (fino a una durata massima di 3 anni) oltre ai tradizionali progetti annuali. I criteri di valutazione, suddivisi per peso percentuale, prevedono l’introduzione di un nuovo criterio: l’accessibilità, intesa come criterio premiante dei progetti pensati per (o con) le persone disabili.
Le domande di partecipazione al bando dovranno essere inviate a partire da lunedì 18 dicembre entro il 15 marzo 2018, compilando l’apposita modulistica on line sul sito di Fondazione Cariparo.
 
Fulvio Gianaria è il nuovo presidente delle OGR di Torino
Fulvio Gianaria, Torinese, 70 anni, succede nella carica al Professor Giovanni Quaglia, alla guida delle OGR fin dalla sua costituzione avvenuta nel 2012, che continuerà a far parte del Consiglio di Amministrazione insieme ad Antonio Fassone (vicepresidente), Franco Amato, Roberto Cena, Marco Colasanti, Attilio Ghiglione.
Avvocato penalista dal 1971 specializzato nella materia penale commerciale, fallimentare e tributaria, oltre che nei vari settori del diritto penale di impresa, co-fondatore della Camera Penale del Piemonte e Valle d’Aosta, Fulvio Gianaria è stato eletto Consigliere di Amministrazione delle OGR nel 2015. Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, è stato Vice Presidente della Fondazione CRT (dal 2013 sino ad aprile 2017) e componente del CDA del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (dal 2009 al 2011).
Autore di numerosi saggi, articoli e recensioni, Gianaria ha collaborato al Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei e alla Commissione giuridica di Amnesty International.
 
Con Fondazione Carit arte sacra a Palazzo Montani Leoni di Terni
La Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, in occasione delle festività natalizie, ha inaugurato a palazzo Montani Leoni un evento di arte sacra per la città di Terni con l’intento di portare un momento di serenità nella comunità ternana gravata ormai da tante difficoltà sociali ed economiche. Una piccola presentazione di opere d’arte che la Fondazione ha restituito al territorio nell’ambito del suo ruolo istituzionale e attraverso le attività più rappresentative per il settore dell’arte: il restauro e l’acquisizione di beni storico artistici.
Da oltre venticinque anni la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni cura direttamente questo tipo di interventi per opere d’arte di proprietà delle Diocesi territoriali e degli enti pubblici, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. E proprio l’ultima acquisizione con il completamento di un intervento di restauro particolarmente complesso, hanno fornito l’ispirazione per ideare un interessante evento denominato «Natale a palazzo Montani Leoni. Taddeo Gaddi e Livio Agresti tra recupero e valorizzazione» a cura di Anna Ciccarelli e Ulrico Dragoni. A palazzo Montani Leoni sono esposte due tavole, frammenti di pannelli di un trittico, raffiguranti San Pietro e San Giovanni della cerchia di Taddeo Gaddi (Firenze fine del Duecento, primi anni del secolo successivo - 1366), acquistate all’asta Dorotheum tenutasi il 17 ottobre 2017 a Vienna, insieme alla preziosa tavola raffigurante la ‘Decollazione del Battista’ di Livio Agresti (1571), proveniente dall’omonimo oratorio di Amelia, restaurata dalla Fondazione. A corredo di quest’ultima opera, è esposta anche la tela, sempre dell’Agresti, proveniente dalla collegiata di Lugnano in Teverina e raffigurante la medesima Decollazione (1573).
Dal 1992 al 2016 la Fondazione Carit ha impiegato, per interventi di restauro, oltre 6 milioni di Euro restituendo alla comunità dell’Umbria meridionale un patrimonio immenso. Con il restauro è stato creato un gruppo di professionisti che nel corso degli anni è cresciuto e si è specializzato, ottenendo propri riconoscimenti e generando in taluni casi scuole di formazione.
La mostra sarà visitabile fino al 28 gennaio 2018.
 
Restaurata la pala d’altare di Giovanni della Robbia «Madonna col bambino e santi» grazie a Friends of Florence.
Dopo un meticoloso restauro conservativo la pala in terracotta invetriata di Giovanni della Robbia torna visibile nella cappella Pulci Berardi della Basilica di Santa Croce. L’intervento è stato realizzato da Mattia Mercante e Filippo Tattini sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Prato e Pistoia, grazie al contributo della Fondazione Friends of Florence. La pala d’altare, raffigurante la Madonna col Bambino e santi, è databile agli anni Venti del Cinquecento e fu commissionata per il convento femminile domenicano di Santa Lucia di Camporeggi, posto vicino a San Marco, soppresso nel 1808. Un convento di fede savonaroliana, cui ben si adatta la scelta di un’opera di Giovanni della Robbia (Firenze 1469-1529), la cui famiglia era profondamente legata alla spiritualità del frate ferrarese. In Santa Croce, dove pervenne nei primi anni dell’Ottocento, la pala fu collocata negli sguanci della finestra della cappella Pulci Berardi, nel transetto sinistro. Smontata e ricollocata sopra l’altare che venne avanzato, fu lambita da acqua mista a fango nel corso dell’alluvione del 1966. I segni del livello dell’Arno sono visibili ancora oggi sul retro della predella. Il progetto di restauro nel novembre 2016 era stato candidato, senza risultare vincitore, alla III edizione del «Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze». Tuttavia la Fondazione, cogliendo la necessità di eseguire l’intervento per la tutela di un’opera di tale rilievo, ha coinvolto alcuni donatori affinché il restauro si realizzasse al più presto.
 
La Fondazione Museo del Tabacco compie 20 anni.
Un weekend tra convegni, mostre, degustazioni e spettacolo per celebrare i 20 anni della fondazione del Museo del Tabacco, che costituiscono anche un punto di partenza verso nuovi obiettivi.
«La fondazione, in questi 20 anni di attività, ha portato avanti tutto un lavoro sulla cultura – afferma Stefania Ceccarini, presidente della Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco – e sulla storia del nostro territorio, in questa sede particolare che è il Museo Storico Scientifico del Tabacco nonché il vecchio opificio dove le nostre donne hanno lavorato per diversi anni. Uno spazio comunale aperto comunque a tutte le associazioni del territorio: ciò significa che si sono avvicendate varie iniziative e l’aspetto importante è comunque il legame diretto con la Repubblica di Cospaia».
Due giorni di eventi – sabato 16 e domenica 17 dicembre - in quella che è sostanzialmente la patria del tabacco: il territorio comunale di San Giustino in Umbria.
Si parte con il convegno di sabato mattina alle ore 9 dal titolo «Tabacco risorsa socio-economica importante per il territorio» per proseguire con un ricco programma che comprende anche degustazioni di prodotti locali.
Verrà lanciato  il ‘Progetto Cospaia’ che è un sigaro studiato ad hoc per rievocare quello che è stato il passato della piccola Repubblica di Cospaia, nata grazie a un errore cartografico. Grazie all’associazione ‘Melisciano Arte’ sarà allestita pure la mostra «Tabacco e Tabacchine»: 29 artisti presenti, ognuno dei quali interpreterà il tema a proprio piacimento.

L’arte contemporanea per ri-leggere la storia
La prima edizione del Progetto HOME-House of memory and engagement, sostenuto dal Bando “Open 2016. Progetti innovativi di Audience Engagement” della Compagnia di San Paolo, è giunta al termine: 120 giovani artisti sono stati coinvolti per la realizzazione di un’opera d’arte dedicata alla vita e al pensiero di Antonio Gramsci. Le 41 opere d’arte selezionate dalla giuria di esperti sono state esposte nei negozi del centro di Torino, costruendo un percorso ideale che ricongiunge due dei poli gramsciani in città: l’area intorno a Casa Gramsci e l’area intorno alla sede della Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci (Polo del ‘900).
La mostra di via, svoltasi dal 27 ottobre al 12 novembre, ha coinvolto esercizi commerciali, circoli e associazioni con l’esposizione delle opere dei finalisti. I voti della giuria popolare, cartacei e online, hanno superato le 1.000 unità e hanno contribuito insieme alla votazione della giuria di esperti a decretare i vincitori.
Nel corso della serata di venerdì 15 dicembre tenutasi al polo del ‘900, alla quale hanno partecipato gli esponenti della giuria di esperti e di quella popolare, artisti ed esponenti del mondo culturale, sono stati assegnati i premi ai vincitori delle tre categorie:
·         Sezione Under 35 (2000 €): il vincitore è Charlie Dippold, per la sua opera “Il peso morto della storia – Greetings from Venice”.
·         Sezione Accademia Albertina (2000 €): il vincitore è LI JU, con l’opera “Selections from the Prison Notebooks”.
·         Sezione Licei (1000 €): i vincitori sono Zuzanna Kecler, Elisa Favot, Mara Barbero (del Liceo Artistico Norberto Rosa di Bussoleno), per l’opera collettiva “Lettera”.
L’ultimo premio, assegnato dalla Giuria popolare e offerto dall’Associazione Sardi in Torino “Antonio Gramsci” (un viaggio in Sardegna con visita alle due case di Gramsci ad Ales e Ghilarza) è stato vinto da Pamela Bernardi, con l’opera “Il mandala di Gramsci”. Le opere sono visibili sul sito all’indirizzo www.home-gramscitorino.it/finalisti/.

Verso M9 con Felice Limosani
Folla all’inaugurazione del chiostro dell’ex convento di S. Maria delle Grazie, futura sede della galletia commerciale “Innovation Retail Center” che aprirà a ottobre 2018; presenti il Presidente della Fondazione di Venezia Giampietro Brunello, l‘amministratore delegato di Polymnia Valerio Zingarelli che sta seguendo il cantiere e l’artista Felice Limosani, al quale si deve l’opera site specific che dedicata all’area che restaerà aperta al pubblico, ad ingresso libero tutti i giorni dalle 16 alle 21 fino al 6 gennaio.
“Flying bells for M9” è il titolo dell’installazione composta da 32 altalene che in movimento  fanno suonare le campane.  “Un gioco inclusivo che accomuna ogni etnia con la campana, strumento musicale universale, il cui suono comunica celebrazioni, ma allerta dai pericoli”, ha dichiarato l’artista.
Ringraziando il prof. Giuliano Segre, al quale si deve l’intuizione, la progettazione e il lancio del progetto, nella sua Presidenza di Fondazioni di Venezia, Giampietro Brunello ha commentato che “si tratta di un intervento importante per la città al quale hanno lavorato e stanno lavorando molte persone che ringrazio. La condivisione dello stato avanzamento dei lavori con i cittadini fa comprendere che il progetto sta camminando”.

HOME-House of memory and engagement, l’arte contemporanea per ri-leggere la storia
La prima edizione del Progetto HOME-House of memory and engagement, sostenuto dal Bando “Open 2016. Progetti innovativi di Audience Engagement” della Compagnia di San Paolo, è giunta al termine: 120 giovani artisti sono stati coinvolti per la realizzazione di un’opera d’arte dedicata alla vita e al pensiero di Antonio Gramsci. Le 41 opere d’arte selezionate dalla giuria di esperti sono state esposte nei negozi del centro di Torino, costruendo un percorso ideale che ricongiunge due dei poli gramsciani in città: l’area intorno a Casa Gramsci e l’area intorno alla sede della Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci (Polo del ‘900).
La mostra, svoltasi dal 27 ottobre al 12 novembre, ha coinvolto esercizi commerciali, circoli e associazioni con l’esposizione delle opere dei finalisti. I voti della giuria popolare, cartacei e online, hanno superato le 1.000 unità e hanno contribuito insieme alla votazione della giuria di esperti a decretare i vincitori.
Nel corso della serata di venerdì 15 dicembre tenutasi al Polo del ‘900, alla quale hanno partecipato gli esponenti della giuria di esperti e di quella popolare, artisti ed esponenti del mondo culturale, sono stati assegnati i premi ai vincitori delle tre categorie: Sezione Under 35 (2000 €) a Charlie Dippold, per la sua opera “Il peso morto della storia – Greetings from Venice”;  Sezione Accademia Albertina (2000 €)  a LI JU, con l’opera “Selections from the Prison Notebooks”; Sezione Licei (1000 €) a Zuzanna Kecler, Elisa Favot, Mara Barbero (del Liceo Artistico Norberto Rosa di Bussoleno), per l’opera collettiva “Lettera”.
L’ultimo premio, assegnato dalla Giuria popolare e offerto dall’Associazione Sardi in Torino “Antonio Gramsci” (un viaggio in Sardegna con visita alle due case di Gramsci ad Ales e Ghilarza) è stato vinto da Pamela Bernardi, con l’opera “Il mandala di Gramsci”.