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Notizie in breve dal mondo delle Fondazioni

  • Pubblicato il: 12/01/2017 - 21:35
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

>>> L’Istat fotografa una scarsa partecipazione culturale con un quinto della popolazione che non spende in cultura, ma per i musei è anno da record >>> Museo Egizio di Torino all’avanguardia: sostiene giovani web designer con il Premio «Mario Tosi per la comunicazione dell’antico» e sceglie guide arabe >>> Reggia Express, un treno storico per vivere un itinerario turistico a Caserta >>> Al Politecnico di Torino si formano mediatori tra architettura e arte

Un quinto degli Italiani non «consuma cultura»
I dati dell’Istat sui consumi culturali appena pubblicati rivelano che il 2016 ha registrato un primato, considerando quanto gli italiani spendono in cultura a partire dal 1993. Le destinazioni culturali preferite sono: cinema (al primo posto con il 52,2% della popolazione che lo frequenta), concerti (21% anche se per la musica classica la percentuale scende all'8%), teatro (il 20%), musei e siti archeologici (17%).
Tuttavia la quota destinata alla cultura rimane stabile sotto il 7% e circa un quinto della popolazione (il 18,6%) non ha svolto nessuna attività culturale; in particolare il 67% non è mai entrato in un museo, il 73,2% non ha visitato un sito archeologico, quasi l'80 per cento in 12 mesi non è mai andato a teatro, mentre il 54,7% non ha letto nemmeno un quotidiano nell'arco di una settimana.
Tali sconfortanti cifre si accentuano al Sud dove la non partecipazione arriva addirittura al 28,6%, ossia oltre un italiano su quattro, è più alta tra le donne (il 21,5%) e nei comuni con meno di 2 mila abitanti (23,7%). A livello territoriale, la Regione con la partecipazione culturale più bassa d’Italia è la Calabria dove il 34,8% degli abitanti non ha svolto nel 2016 alcun tipo di attività. Seguono la Campania con il 29,7% e la Sicilia con il 29,5% e quindi il Molise (28,5%).

L’Italia dei musei registra cifre da record
Il 2016 è stato un anno di successo per i musei italiani: 44,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali con incassi per oltre 172 milioni di euro e un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2 milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro.  Queste cifre collocano l’Italia in una posizione di guida rispetto al resto dell’Europa, dove i dati non sono così positivi.
Per i musei statali è il terzo anno consecutivo di crescita: da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 44,5 milioni nel 2016. Sono 6 milioni di visitatori in più in un triennio, che rappresentano un incremento del 15% e un aumento degli incassi pari a 45 milioni.
La Top Ten è costituita da: Pantheon (oltre 7 milioni di visitatori), Circuito Archeologico Romano (6,4 milioni di visitatori), Scavi di Pompei (3,3 milioni di visitatori), Galleria degli Uffizi (2 milioni di visitatori), Galleria dell’Accademia di Firenze (1 milione e mezzo di visitatori), Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (1,2 milioni di visitatori), Venaria Reale, Parco di Capodimonte (1 milione di visitatori), Circuito Museale di Firenze (880mila visitatori), Museo delle Antichità Egizie (850mila visitatori).
«Una crescita – sottolinea il ministro Franceschini - nella quale il Sud gioca un ruolo importante, con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori».  
Tra i musei con gli incrementi di pubblico più significativi figurano diverse realtà rilanciate dalle nuove direzioni autonome come la Venaria Reale (+71%), il Museo di Palazzo Ducale a Mantova (+51%), la Reggia di Caserta (+37%), il Museo di Capodimonte e il Museo di Castel Sant’Elmo a Napoli (entrambi con un +33%), il Castello di Racconigi (+32% di ingressi). 
Altri luoghi meno conosciuti hanno registrato dei picchi di interesse. Tra quelli a ingresso gratuito, l’Antiquarium di via del Seminario a Trieste è passato da 120 a 1240 visitatori, mentre la Cappella Espiatoria di Monza ha registrato il 591% di visitatori in più. Tra i musei a pagamento i risultati migliori appartengono al Sud: il circuito archeologico di Gioia del Colle ha avuto un aumento di visitatori del 350%. Oppure il Museo Nazionale della Ceramica «Duca di Martina» (+258%) e il Museo «Diego Aragona Pignatelli Cortes» (+166%), entrambi a Napoli. 
Un contributo notevole alla stagione positiva dei musei italiani arriva anche dalle domeniche gratuite: sono oltre 8 milioni le persone che hanno partecipato all’iniziativa da quando sono state istituite.

Gli Scarabei del Museo Egizio sostengono la comunicazione dell’antico
L’Associazione ACME (Amici e collaboratori del Museo Egizio) istituisce il Premio «Mario Tosi per la comunicazione dell’antico» per ricordare la figura dell’importante egittologo tra i soci fondatori dell’associazione, scomparso nel 2014, e per promuovere e diffondere la conoscenza delle collezioni presenti nel Museo e la storia e cultura dell’antico Egitto. Il premio - realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Museo delle Antichità Egizie  del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e dell’Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino -  è rivolto a giovani web designer e laureati in discipline dell’area design e comunicazione e mette a disposizione una borsa di 5000 euro per 4 mesi, periodo durante il quale, il candidato vincitore sarà chiamato a collaborare con il team incaricato del Museo Egizio per la realizzazione del sito web istituzionale.
Il dialogo tra civiltà antiche e società contemporanea necessita di una sempre maggiore interazione tra discipline scientifiche, archeologiche e nuove tecnologie per l’individuazione di un linguaggio contemporaneo che, per essere efficace, non può non avvalersi di esperienze e strumenti provenienti da altre discipline come il web design, la comunicazione e le digital humanities. 
Sarà possibile presentare la propria candidatura entro il 20 febbraio 2017.
Il bando è scaricabile dal sito: www.acme-museoegizio.it (sezione Premio Mario Tosi).
www.museoegizio.it/premio-mario-tosi-per-la-comunicazione-dellantico/

Reggia Express da Napoli a Caserta e ritorno
E’ un convoglio ferroviario straordinario il treno storico degli anni ’30, contrassegnato come «treno 96010», ma nominato per l’occasione Reggia Express, che partirà da Napoli Centrale domenica 15 gennaio alle ore 10 con arrivo a Caserta alle 11.
Con un costo di 18 euro per gli adulti e di 9 per i ragazzi i viaggiatori potranno anche visitare la Reggia di Caserta - con ingresso prioritario senza fila, visita degli Appartamenti reali con audioguida e del Parco, accesso al laboratorio didattico - e godersi una degustazione di mozzarella a cura del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana.
L’iniziativa parte dalla Fondazione FS Italiane e si avvale della collaborazione della Reggia di Caserta, d’intesa con il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa. Dovrebbe ripetersi ogni seconda domenica del mese per tutto l’anno 2017.
Il Reggia Express sarà formato da una locomotiva elettrica E626, due carrozze tipo «Centoporte» e una a compartimenti serie 32000. Le «Centoporte» prestarono servizio tra il 1928 e gli anni Ottanta nel parco delle Ferrovie dello Stato. Progettate per treni locali con forte affollamento e palesemente derivate dalle diligenze, queste carrozze risultavano caratterizzate da numerose porte per ogni fiancata. Furono tra le prime carrozze italiane a cassa metallica, anche se ottenute dalla trasformazione di quelle con cassa a legno preesistenti. I sedili interni, in legno, offrono 78 posti.

 
Master per mediatori tra architettura e arte al Politecnico di Torino
Sono aperte fino al 16 gennaio 2017 le iscrizioni per partecipare al Master II livello in Design for Arts and Cultural Innovation, proposto per la prima volta in Italia dal Politecnico di Torino.
Il corso è finalizzato a formare la figura di «mediatore» culturale tra il mondo dell'architettura, il sistema arte (fatto di artisti, installatori, curatori di musei, mercanti d'arte e giornalisti) e il grande pubblico.
Il Master, nato in collaborazione con Fondazione Torino Musei e in partenariato con Fondazione Spinola Banna per l'Arte, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l'Arte Crt, avrà la durata di un anno e sarà diretto da Pier Paolo Peruccio, professore associato presso il Politecnico, con Gail Cochrane, Visual Art Supervisor. La collaborazione con importanti istituzioni del mondo dell'arte e il favore con cui questo nuovo percorso formativo è stato accolto dal mondo del design e della cultura piemontese permetteranno a 12 studenti di beneficiare di borse di studio a copertura totale dei costi di iscrizione; in particolare, una borsa di studio è stata dedicata alla memoria di Sergio Pininfarina.
Lo sviluppo di nuove professionalità legate alla capacità di progettare cultura mediante l'uso etico e consapevole dell'Information Technology e dei New Media, oltre alla conoscenza dei meccanismi e dei
dispositivi che regolano il mercato del lavoro più avanzato, risponde a una richiesta specifica del mercato del lavoro in campo artistico.
Laboratori progettuali, workshop e seminari tenuti da visiting professors (artisti, designers e architetti) di fama internazionale completano il percorso formativo di questo corso di durata annuale e rivolto a artisti e laureati in architettura e design (possessori di Laurea Magistrale del Nuovo Ordinamento, quinquennale e quadriennale del Vecchio Ordinamento, o titolo estero equipollente, che abbiano conseguito il titolo prima dell'inizio dell'attività didattica).
I principali musei torinesi - tra i quali Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gam, Museo Egizio e Museo dell'Automobile - come aziende internazionalmente riconosciute quali Pininfarina e Juventus, hanno manifestato la loro disponibilità a ospitare gli studenti del master per lo svolgimento dei tirocini previsti.