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Maxxi con figura

  • Pubblicato il: 15/01/2012 - 19:50
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Santa Nastro

Roma. La Fondazione Maxxi premia i giovani.  Sono Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci, Luca Trevisani i protagonisti – finalisti della seconda edizione del Premio Italia per L’Arte Contemporanea. Un’iniziativa che ha un duplice obiettivo: da un lato, quello di promuovere e sostenere la scena emergente dell’arte italiana, dall’altra (direttamente consequenziale) di implementare la collezione del museo.  Come avviene la selezione dei candidati, rigorosamente italiani o residenti in Italia e under 45? Ci pensa un comitato formato da curatori giovani e internazionali, quali Lorenzo Benedetti, Direttore del Art Centre di Vleeshal di Middelburg, Andrea Bruciati, Direttore artistico della Galleria comunale d’arte di Monfalcone, Irene Calderoni, Dipartimento curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Mario Codognato curatore Museo MADRE , Francesco Manacorda, oggi alla Tate Liverpool, Chiara Parisi, Direttore Centre international d’art et du paysage (Ile de Vassivière, Francia), Cristiana Perrella, curatore indipendente e Alessandro Rabottini, Curatore della GAMeC di Bergamo. Ma non finisce qui. A decretare il vincitore sono invece Elena Filipovic curatore al WIELS Contemporary Art Center (Bruxelles), Udo Kittelmann, Direttore Staatliche Museen, Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte, Jessica Morgan curatore Tate Modern, e l’artista Luigi Ontani, i quali sono invitati a valutare le opere prodotte per l’occasione. Preview della mostra il 25 gennaio, per una iniziativa che ribadisce la serietà del ruolo che il MAXXI ha deciso di assumere, diventando un punto di riferimento nel nostro Paese, non solo con una programmazione di alto livello, ma anche grazie ad una proposta culturale dedicata al cittadino e a chi fa arte. Sono numerosi, infatti, gli appuntamenti al MAXXI che aderiscono all'idea di Museo come "servizio pubblico", dalle attività del dipartimento educativo, rivolte a famiglie ed adulti, al ciclo, che inaugurerà a febbraio, intitolato "le storie dell'arte",  attraverso le parole di personaggi del calibro di Achille Bonito Oliva e Angela Vettese, con l' intento di offrire gli strumenti per una corretta esperienza dell'opera anche ai non addetti ai lavori. Anche il Premio Italia sembra avere questa connotazione, in un Paese in cui l’offerta istituzionale pare sempre di più latitare, mascherata o funestata dalla crisi, e dove, come abbiamo già scritto su Il Giornale delle Fondazioni, le strategie di promozione delle nuove generazioni di creativi sono sempre più deboli. Non a caso sempre il MAXXI (B.A.S.E), insieme all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e a Fuoribiennale (Vicenza) ospita le riflessioni attorno al libro corale  «Paesaggio con Figura. Arte, sfera pubblica e  trasformazione sociale». Anche qui la “sfera pubblica” è la parola chiave, l’invito per una nuova percezione del reale, dove ovviamente gli artisti, sempre più numerosi, impegnati nei temi caldi dell’attualità, diventano i mediatori per eccellenza di una nuova esperienza dell’esistente. La quale oppone, in un momento come questo in cui lo sviluppo sostenibile è vera urgenza, un'idea di nuova riqualificazione non solo territoriale, ma anche sociale e collettiva ad una dinamica che incoraggi unicamente la pura riflessione. Questi in sintesi, i temi del libro, a cura di Gabi Scardi  (Allemandi edizioni. con SusaCulture Project), che si diffonde e si amplia di contenuti  con un tour in Italia di dialoghi intorno al ruolo sociale dell’arte.Amministratori pubblici, artisti e operatori del mondo culturale sono chiamati a dibatterne in incontri pubblici che coinvolgeranno nella tappa di Roma  le artista Maria Papadimitriou e Maria Teresa Alvez  E per guardare al futuro, Paesaggio con figura non rimane sulla carta. Sono infatti previsti una versione e-book in lingua inglese, altri talk e workshop.