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Luoghi sostenibili per valorizzare ambiente e paesaggio

  • Pubblicato il: 12/07/2014 - 15:00
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Francesca Sereno

Roma. L'11 luglio 2014, nello spazio dell'ex Mattatoio Macro Testaccio di Roma è stata presentata la seconda edizione di Eco-luoghi, un'iniziativa promossa dall'associazione Mecenate90, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e Unioncamere, che nasce con lo scopo di promuovere una progettazione sostenibile per ambiente e paesaggio.
Con questa idea i promotori hanno dato vita a un Consulto per l’ideazione di case ecologiche (“Case per un abitare sostenibile”) e a un Consulto per “Progetti di rigenerazione urbana”.
In pratica per il Consulto Case si è chiesto di progettare e realizzare un modello di casa ecologica monofamiliare da 45 mq di superficie utile, concepita per abitare un luogo particolare o generico del paesaggio italiano. La costruzione doveva rispettare i parametri di sostenibilità ed esprimere specifici criteri di sensibilità paesaggistica relativi al contesto scelto dall’autore. Alcune imprese del settore hanno permesso di realizzare i prototipi delle soluzioni ideate. Per il secondo Consulto si è chiesto di sviluppare progetti di riqualificazione architettonica e ambientale dei territori.
Hanno partecipato 100 architetti e progettisti, una giuria di esperti ha selezionato 10 progetti per il Consulto Case, di cui 7 della categoria junior (under 35) e 3 della categoria senior, e 6 per il Consulto Rigenerazione Urbana (3 della categoria junior e 3 della categoria senior). Fino al 20 settembre i primi saranno esposti negli spazi dell'ex Mattatoio, i secondi negli spazi del Dipartimento di Architettura. L'elenco è disponibile on line (http://www.mecenate90.it/ecoluoghi/responso_vincitori-eco_luoghi2013.pdf).

L'iniziativa, come sottolinea Alberto Clementi, Professore Ordinario di Urbanistica all'Università di Chieti e Presidente della Giuria del Consulto “Riuso”, ha saputo intercettare una domanda emergente di architettura sostenibile, cercando di coinvolgere i vari stakeholder pubblici e privati che insieme devono attivarsi per evitare di relegare questo tipo di progettazione ad un mercato di nicchia.
Il coinvolgimento delle imprese nella realizzazione dei prototipi ha come obiettivo ultimo di “passare dalla progettazione alla realizzazione”. E in quest'ottica, sottolinea Luca Zevi, Presidente della Giuria del Consulto “Case”, il criterio-base della valutazione delle proposte è stata la “cantierabilità” del progetto. Eco-luoghi in questo senso vuole avere un forte rapporto non soltanto con la cultura professionale ma anche e soprattutto con la cultura di impresa. E non sempre le imprese sono pronte, basti pensare che tre fra i dieci progetti vincitori sono stati “abbandonati” dall'impresa che avrebbe dovuto realizzare il prototipo del loro progetto...

Il tema della concertazione tra diversi interlocutori è la chiave per promuovere trasformazioni profonde nella progettazione architettonica e ingegneristica, per coniugare qualità architettonica e rispetto dei paesaggi con la finalità ultima di promuovere il nostro territorio. E un altro obiettivo dell'iniziativa è di stimolare l'attenzione dei decisori politici in tema di riqualificazione urbana, di sviluppo di una politica abitativa che tenga conto degli assetti urbani, dell'equilibrio tra architettura contemporanea e paesaggio e della riduzione del consumo di suolo agricolo.

A questo proposito il Ministro dell'Ambiente Agostini segnala che è necessario un rapporto più organico tra amministratori e ordini professionali per definire in modo condiviso e trasparente le priorità di intervento nella valorizzazione degli asset culturali ed ambientali.
E al tempo stesso è necessario il dialogo tra i ministeri, come quello in atto tra Ministero dell'Ambiente e Mibact per definire azioni comuni per la promozione di eco-distretti turistico-culturali.

D'altro canto è sempre più evidente che “contaminazione e multidisciplinarità” rappresentano degli atout per realizzare progetti di qualità e riqualificare territori. Il progettista non può non tener conto delle componenti sociali, economiche e politiche presenti nei luoghi in cui interviene.
Ma, come invita a riflettere il presidente di Mecenate 90 Giuseppe De Rita, si può ancora parlare di luoghi? La vera modernità, suggerisce, viene dai flussi che “modificano e sfigurano i luoghi” (si pensi ad esempio all'immigrazione): l'architetto e l'urbanista dovranno sempre più comprendere il rapporto tra luoghi e flussi.