Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

LA CREATIVITÀ GIOVANILE MOTORE DI SVILUPPO DELLE CITTÀ

  • Pubblicato il: 12/09/2016 - 19:29
Autore/i: 
Rubrica: 
SPECIALI
Articolo a cura di: 
Luigi Ratclif

SPECIALE MECENATE '90. Per il Forum sull’innovazione delle politiche culturali attivato sulle nostre colonne da Mecenate ’90, interviene Luigi Ratclif, il segretario generale della rete GAI- Giovani Artisti Italiani www.giovaniartisti.it. Il contributo, attraverso pratiche virtuose, presenta la creatività giovanile come risorsa per le città, considerate veri “bacini dell’innovazione”, con un ruolo determinante nel rinnovamento del sistema culturale nazionale. E da appuntamento a Remixing Cities, che dal 23 settembre, per tre fine settimana consecutivi, vede protagoniste Reggio Emilia, Mantova e Siena sul tema della rigenerazione urtbana a base creativa e culturale

 
Gli artisti non producono solo oggetti ma riflessioni e quindi cambiamento.
Da loro può venire un contributo importante
al rinnovamento delle istituzioni della cultura contemporanea
Andrea Bellini

Parlare di creatività giovanile significa situarsi alla confluenza di numerosi e diversificati settori della società e della contemporaneità. I giovani creativi sono oggi fra i principali produttori di sapere e di futuro e utilizzano le loro capacità non solo per realizzare opere d’arte, ma per costruire scenari e fattori d’innovazione. New economy, industrie creative, relazioni fra percorsi della creatività e mondo scientifico e tecnologico, multimedialità, riqualificazione degli spazi a fini culturali, aggregativi ed economici: tutti questi sono ambiti che mettono in gioco i giovani creativi in qualità di protagonisti.
Individuare nella creatività giovanile la trama per declinare dal punto di vista funzionale il tema della rigenerazione degli spazi urbani, abbandonati o inutilizzati, è stato l’obiettivo di numerose città italiane. Rigenerazione urbana, creatività e giovani sono state le parole chiave della discussione sviluppatasi durante la prima edizione di Remixing Cities, l’evento promosso da GAI1 che si è tenuto a Napoli a fine 2014, al quale hanno partecipato amministratori pubblici, policy maker, architetti, urbanisti, studiosi ed esperti del settore, per confrontarsi sul tema della rigenerazione urbana, dei centri indipendenti di produzione culturale e presentare le esperienze più rappresentative di rigenerazione sia di edifici sia di aree, avviate grazie alla cultura e alla creatività.
La seconda edizione di Remixing Cities è programmata dal 23 settembre 2016: per tre fine settimana consecutivi, vede protagoniste le città di Reggio Emilia, Mantova e Siena e rappresenta una nuova opportunità per confrontarsi e contribuire alla creazione di una rete sempre più vasta di attori ed esperienze di successo, con lo scopo di costruire una strategia duratura d’integrazione tra cultura, creatività, rigenerazione urbana e sviluppo delle città.

Un altro caso di riferimento, non solo in Italia ma a livello internazionale, che parte dal ruolo attivo delle città in ambito culturale è dato dalle Città Creative Unesco che si caratterizzano come un complesso risultato di beni, innovazione, creatività, attività ed eventi culturali, industrie creative, scene artistiche e centri di produzione culturale. L’obiettivo è la creazione di una rete di città in grado di fare della creatività culturale un punto di forza del proprio sviluppo economico, proiettandole in un contesto globale e promuovendo l’industria della cultura. Attraverso la rete, divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (musica, letteratura, folk art, design, media arts, gastronomia, cinema) le Città possono condividere le proprie esperienze e incrementare la presenza dei propri prodotti sui mercati globali.
La città di Torino è stata dichiarata Città Creativa Unesco per il Design nel 2014 (unica esponente italiana per questa categoria) in quanto ha saputo farne una delle chiavi del suo sviluppo post-industriale, e ha potuto confrontarsi con le altre città che nel mondo hanno ottenuto analogo riconoscimento. Per lavorare su questo terreno, in collaborazione con le numerose realtà istituzionali del design torinese riunite in un Tavolo consultivo, nel 2015 la Città ha organizzato un appuntamento dedicato al tema2 e intende realizzare programmi e partnership che inquadrino il design come strumento efficace per la crescita economica e, al contempo, come generatore di benessere dal punto di vista sociale e culturale.
Design The Future: TO Move – TO Make” è il claim condiviso delle attività del 2016 e 2017: una sintesi dell’identità e della vocazione di Torino e del Piemonte quale fabbrica del progetto e territorio operoso legato alle forme di produzione manifatturiera, dell’artigianato e dell’industria, e contemporaneamente città nuova legata alle attuali attività di design autoprodotto (making) e di progetto condiviso (co-design) tra progettista, artigiano e utente. Queste ultime sono azioni dal basso che favoriscono la partecipazione delle persone ai processi di design e di produzione, stimolandone la creatività.
Essere Città Creativa Unesco prevede, oltre al riconoscimento e agli interventi interni sul proprio territorio, una serie di azioni da attivare con le altre città del network. Ad oggi 116, di cui 5 italiane (Bologna, Fabriano, Parma, Roma e Torino), città lavorano insieme con un obiettivo comune: porre la creatività e la filiera culturale al centro della propria strategia di sviluppo locale ma dando anche avvio a stimolanti forme di cooperazione a livello nazionale e internazionale.
L’intento di aver focalizzato l’attenzione su queste pratiche può servire a dimostrare quanto possa essere interessante definire politiche trasversali di valorizzazione e attrazione delle città e del Paese partendo dal rapporto tra creatività, giovani, beni e patrimonio culturale, affrontando di pari passo le sfide della partecipazione consapevole a questi processi e della rigenerazione urbana.

© Riproduzione riservata

Luigi Ratclif è Responsabile per la Città di Torino dei programmi di creatività, innovazione e produzione culturale e Segretario nazionale del GAI.

Bibliografia:
RATCLIF, L. (2014), Creatività migrante: giovani artisti nel contesto internazionale, Economia della Cultura Anno XXIV, 2014/n.1, Il Mulino.
CITTA’ DI TORINO, Dossier Torino Città Creativa Unesco del Design.
GAI, Bilancio Sociale 2014: La creatività abita le città.

www.unesco.it
www.contemporarytorinopiemonte.it

 
1 Il GAI, l’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, si costituisce come modello in Italia di network di Enti Locali e attore nelle politiche di promozione e sviluppo del settore creativo e culturale giovanile. L’Associazione ha adottato fin dalla sua nascita una strategia, nel campo dei linguaggi contemporanei e della promozione artistica, che partendo dalla sua rete di città e di giovani artisti, punta a rispondere alle politiche nazionali in materia culturale. Questa duplice organizzazione lo rende un organismo capace di fornire un vantaggio specifico a livello collettivo, sia per la valorizzazione delle città e lo sviluppo di pratiche trasversali di attrazione, sia per i molteplici programmi di sostegno dei talenti emergenti, dell’industria creativa giovanile e della sua interconnessione alle reti internazionali di mobilità. Le azioni sono volte alla costruzione e al consolidamento del sistema di relazioni con le realtà territoriali, non solo Comuni, ma anche Province e Regioni, aventi caratteri di iniziativa nella produzione culturale e artistica giovanile. Parallelamente, l’Associazione interviene mediante un sistema di network, sviluppando importanti collaborazioni con Ministeri, Enti governativi, Associazioni, Fondazioni, realtà pubbliche e private.

2 Torino City of Design 2015 si è svolto dal 4 all’8 dicembre ed ha riunito eventi, incontri, mostre, workshop e visite guidate.