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La Cini sempre più contemporanea: Luca Massimo Barbero direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte

  • Pubblicato il: 01/10/2013 - 12:47
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Lidia Panzeri
Luca Massimo Barbero

Venezia. Vira sempre più verso il contemporaneo la gestione del segretario generale della Fondazione CiniPasquale Gagliardi. La riprova: la nomina il 30 settembre di Luca Massimo Barbero alla direzione del prestigioso Istituto di Storia dell’Arte, un centro di documentazione imprescindibile per gli studiosi di tutto il mondo dell’arte veneta.
Barbero succede a Giuseppe Pavanello, docente di Storia dell'Arte Moderna all’Università di Trieste, che aveva rimesso a giugno il suo incarico, probabilmente non condividendo questa impostazione. Nella dichiarazione di Gagliardi si sottolineano i requisiti della capacità organizzativa, intesa anche come facilità di rapportarsi con colleghi, collaboratori e altre istituzione, e il background culturale relativo alla gestione degli archivi, pubblicazioni storiche, conservazione e tutela dei materiali. Barbero si è detto entusiasta di questo incarico nella Fondazione Cini, un’isola di conoscenza pulsante, punto di riferimento, grazie ai suoi archivi, per Venezia e faro per gli studiosi di tutto il mondo.
Torinese di nascita, veneziano di adozione, Barbero si è laureato a Ca’ Foscari in Storia e Critica delle Arte Visive, relatore Giuseppe Mazzariol e ha condotto studi di arte veneta con i professori Terisio Pignatti e Renato Polacco. Il suo impegno di curatore e di accademico, tuttavia, si è principalmente esplicato nel settore dell’arte contemporanea, come dimostrano il suo ruolo di curatore associato per la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia (dal 2002); la sua direzione del Macro (2009 -11) e, più di recente, dall’ottobre 2012, la direzione della Galleria d’Arte Moderna di Verona.
Trai primi a congratularsi per la nomina di Barbero il vicepresidente, con delega alla cultura, Marino Zorzato, che auspica, grazie anche a questa nomina, il potenziamento dei già ottimi rapporti, tra la Regione e la Fondazione Cini.

da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 30 settembre 2013