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Interno perduto: a Milano gli scatti di Giovanni Chiaramonte dal terremoto in Emilia

  • Pubblicato il: 05/11/2012 - 09:12
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Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Giovanni Chiaramonte

Milano. Inaugura lo scorso 29 ottobre a Villa Necchi Campiglio la mostra «Interno perduto. L’immanenza del terremoto» che raccoglie le fotografie di Giovanni Chiaramonte realizzatefra le macerie della Bassa Modenese pochi giorni dopo la scossa del 29 maggio scorso e già oggetto di un’apprezzata mostra a Potsdam, in Germania. All’inaugurazione erano presenti l’artista, lo studioso Arturo Carlo Quintavalle, Annegret Burg preside della Fachhochschule di Potsdam e Pierluigi Nicolin, direttore della rivista «Lotus International».
La mostra, curata da Matteo Agnoletto, sarà aperta sino al 15 novembre e rappresenta un’occasione unica per riflettere, a cinque mesi di distanza, sulle conseguenze del sisma sul territorio emiliano, ma soprattutto rappresenta un’opportunità per dare un aiuto concreto ai centri terremotati. In occasione della mostra sarà possibile aiutare il Fai - Fondo Ambiente Italiano con un contributo libero a favore dell’ambizioso progetto di ricostruzione del municipio di Finale Emilia, colpito al cuore dal sisma di maggio. L’edificio, sovrastato prima del sisma da un antico campanile che scandiva la vita della cittadina, è oggi completamente inagibile e ha bisogno di essere ricostruito. La mostra, presentata in collaborazione con il Fai, è promossa da Ultreya, Franco Cosimo Panini Editore, Università di Bologna e Fachhochschule Potsdam. ll libro che accompagna la mostra (Franco Cosimo Panini Editore) raccoglie tutte le fotografie esposte, commentate da Arturo Carlo Quintavalle, Nina Bassoli, Annegret Brug e Pierluigi Nicolin. Grazie al generoso contributo di tutti i soggetti coinvolti, per ogni copia venduta Franco Cosimo Panini Editore verserà 20 euro per il recupero e il restauro del prezioso Crocefisso del Duomo di Mirandola.