Il Madre si fa in quattro
Napoli. Sarà inaugurata il prossimo 20 dicembre la grande retrospettiva che il Madre dedica a Vettor Pisani, e con cui ha inizio la nuova stagione espositiva del museo partenopeo. La mostra, curata da Andrea Viliani ed Eugenio Viola, con la supervisione scientifica di Laura Cherubini, è articolata in due appuntamenti, il secondo dei quali è previsto per gennaio 2014 e si svolgerà nella città di Bari, luogo di nascita dell’artista che, invece, si dichiarava nativo di Ischia, paese di origine della famiglia paterna. La mostra barese, realizzata in collaborazione con il Comune, avrà come location i suggestivi spazi del Teatro Margherita, per i quali è stata concepita. Così, accanto alla produzione più recente, «in cui l’elemento della messa in scena sarà il filo conduttore di un allestimento che (…) evocherà al contempo la natura e la vocazione originaria degli spazi del Teatro», ci saranno opere e documentazioni risalenti agli anni ’70.
Tra le iniziative in programma, la retrospettiva di metà carriera dell’artista irlandese Padraig Timoney, attualmente di base a New York ma che a Napoli è vissuto per diversi anni. La mostra, curata da Alessandro Rabottini, ha un titolo tutt’altro che casuale, «A lu tiempo de…», citazione dell’incipit di ‘O Cunto E’ Masaniello, una canzone pubblicata nel 1974 dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare.
A seguire, un importante progetto interistituzionale vede il MADRE – Musei d’Arte Contemporanea DonnaREgina collaborare in sinergia con la GAM di Torino e il MAXXI di Roma per realizzare la mostra dedicata ad Ettore Spalletti. Articolata in tre tappe, toccherà, nell’autunno prossimo, Torino, Roma e, infine, Napoli, dove «un articolato excursus storico ripercorrerà l’avventura di Spalletti».
Continua la collaborazione con la Fondazione Morra Greco attraverso Progetto XXI, che coinvolge sia artisti emergenti, come Shana Moulton, Bettina Allamoda, Matheus Rocha Pitta e Eric Wesley, sia artisti affermati a livello nazionale e internazionale, quali Jimmie Durham e Judith Hopf, solo per citarne alcuni.
Fra le novità, anche l’ampliamento del Dipartimento di ricerca del Madre, coordinato da Vincenzo Trione e composto da Alessandro Rabottini, Alessandra Troncone ed Eugenio Viola, a cui si unisce Olga Scotto di Vettimo, storica e critica d’arte napoletana, corrispondente per Il Giornale dell’Arte.
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