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Fondazione Fotografia: aggiudicati il Premio Internazionale per la Fotografia e il Premio per la Fotografia Italiana under 40

  • Pubblicato il: 14/03/2016 - 18:30
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NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

Gli artisti premiati sono Santu Mofokeng con «A silent solitude» e Alessio Zemoz con «lo vaco – il vuoto»
 
 
Nei programmi per il biennio 2015-16 della Fondazione Fotografia, collegata alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in collaborazione con UniCredit e Sky Arte HD (il nostro Giornale ne anticipò le linee lo scorso anno),  un ruolo centrale hanno due nuovi Premi: il Premio Internazionale per la Fotografia e il Premio per la Fotografia Italiana Under40.
Il primo viene assegnato ogni due anni a un fotografo vivente che con la sua ricerca artistica ha contribuito significativamente allo sviluppo del linguaggio delle immagini e delle sue molteplici declinazioni. In ogni edizione il Premio è dedicato a un tema legato all'attualità: per la prima edizione, il tema è l’“Identità”. Il secondo, anch'esso con cadenza biennale, è invece rivolto ad artisti emergenti italiani che indagano il linguaggio delle immagini a tema libero. La partecipazione al premio avviene attraverso una open call cui è possibile aderire inviando un progetto artistico in forma di serie fotografica, opera video, film, installazione o libro fotografico, realizzato negli ultimi due anni o ancora in fase di realizzazione.
Il 5 marzo scorso sono stati annunciati da Fondazione Fotografia, insieme a UniCredit e Sky Arte HD, i vincitori di questa prima edizione, scelti da una giuria internazionale - presieduta da Filippo Maggia (direttore della Fondazione modenese) e composta da eminenti curatori e direttori di musei come Christine Frisinghelli (fondatrice Camera Austria), Shinji Kohmoto (fondatore Parasophia Festival Kyoto), Simon Njami (co-fondatore Revue Noir) e Thyago Nogueira (capo dipartimento di Fotografia Instituto Moreira Salles, Brasile) - in occasione dell’apertura delle mostre loro dedicate (Cataloghi  Skira).
Il Premio Internazionale per la Fotografia 2016 è andato a Santu Mofokeng (1956, Johannesburg), la cui personale A Silent Solitude (un corpus di lavori fotografici che documentano la realtà sudafricana dai tempi dell’apartheid ad oggi e i temi dell’identità nera e dell’integrazione tra le comunità) curata da Simon Njami, è allestita al Foro Boario dal 6 marzo all’8 maggio prossimo. Mofokeng - cui va un premio in denaro di 70 mila euro - è il primo artista a ricevere questo riconoscimento, all’interno di una rosa di 6 finalisti che comprendeva Claudia Andujar (Svizzera), Rineke Dijkstra (Paesi Bassi), Jim Goldberg (Stati Uniti), Yasumasa Morimura (Giappone) e Zanele Muholi (Sudafrica).
«Da parte di tutti noi è stata avvertita la grande responsabilità di individuare un vincitore che non solo corrispondesse al tema indicato per quest’edizione – l’Identità – ma desse anche un segnale di ciò che il Premio Internazionale per la Fotografia vuole diventare negli anni: non un riconoscimento celebrativo fra tanti, né tantomeno un premio alla carriera, ma un esempio di qualità» hanno voluto sottolineare i membri della Giuria nella loro motivazione, osservando quindi che la scelta è caduta su Mofokeng in quanto «la sua è una creatività totalmente aperta, che non si riferisce a un soggetto specifico ma ruota attorno al tema dell’affermazione di un’identità.  La varietà di soggetti e la capacità di riuscire ad accostarsi ad essi con lucidità e ragionata asprezza contraddistinguono il suo lavoro”.
In parallelo si è aggiudicato il Premio Fotografia Italiana under 40, riservato agli artisti emergenti italiani dell’immagine, con il progetto “lo vàco – il vuoto” - un’indagine sui paesaggi abbandonati della Valle d’Aosta - Alessio Zemoz (1985, Aosta) – cui va un premio in denaro del valore di 15 mila euro - scelto dalla stessa giuria del Premio Internazionale tra una rosa di 10 finalisti, che comprendeva Gianni Ferrero Merlino, Eva Frapiccini, Marco Lachi, Tiziano Rossano Mainieri, Angelo Marinelli, Egle Picozzi, Alberto Sinigaglia, Luca Spano, Lorenzo Tugnoli.  E al Foro Boario di Modena, fino all’8 maggio è allestita, in contemporanea con quella di Santu Mofokeng, la personale di Alessio Zemoz “lo vàco – il vuoto”, a cura di Christine Frisinghelli.
Come sottolineano le motivazioni «il lavoro di Zemoz restituisce uno spaccato dell’identità del suo territorio d’origine (…) unisce fotografie di paesaggio a fotografie di famiglia, evidenziando la relazione inscindibile tra luoghi e persone che caratterizza i territori alpini della regione (…) non cade mai in una rievocazione nostalgica, ma ci indica piuttosto come la progressiva scomparsa del passato conduca anche alla perdita del suo senso”.
Tutte le fasi del Premio per la Fotografia Internazionale e del Premio Fotografia Italiana under 40 – dalla presentazione dei giurati alla proclamazione del vincitore – sono state seguite da Sky Arte HD che trasmetterà uno speciale in tre puntate nel corso del mese di marzo.
 
 
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