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Ecoismi artistici nel parco

  • Pubblicato il: 14/06/2013 - 01:44
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Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Cassano d’Adda (MI). Un parco, dodici artisti e altrettanti lavori site-specific sul tema uomo-natura: è questa la seconda edizione di Ecoismi, rassegna di arte ambientale che si svolge nel Parco Naturale dell’Isola Borromeo.
All’origine dell’evento l’intento di valorizzare il territorio e le sue risorse naturali, salvaguardandone la memoria storica ed identitaria e favorendone la conoscenza attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, con  giovani generazioni di artisti che, interfacciandosi con la realtà locale possano veicolare messaggi legati alla sostenibilità ambientale utilizzando il medium artistico.
Tra i 95 progetti pervenuti a seguito di bando pubblico rivolto ad artisti fino a 35 anni, una giuria capitanata dal Ylbert Durishti, curatore dell’evento, ha selezionato i dodici finalisti in base al progetto inviato e all’affinità dello stesso con le finalità dell’iniziativa.
Il risultato è stata la realizzazione di un work in progress  di quattro giorni tra residenza e allestimento, tra fine maggio e l’inizio di giugno, con un’inaugurazione il 2 giugno scorso nella quale hanno visto definitivamente la luce le opere che rimarranno esposte fino al prossimo 22 settembre.
I lavori realizzati, tutti rigorosamente in ottica «green», sono: Mesh, scultura realizzata da TheFleetGroup (Vasili Macharadze e Bessa Kartlelishvili) con rami e foglie, che raffigura il piede umano, prima rappresentato in 3D con l’ausilio della tecnologia, poi concretizzato con materiali naturali .
Radici di AtelierFraSe (Francesco Gorni e Serena Montesissa) è un intervento architettonico che valorizza gli alberi come organismi viventi, attraverso la creazione di alcune nicchie di legno in cui i visitatori possono accomodarsi e sentirsi parte della natura.
Päivi Raivio è l'autrice di Unwind, un'installazione costituita da “arpe eoliche” che formano un corridoio lungo 20 metri, attraverso le quali il visitatore è invitato a camminare per carpire il suono del vento.
Lux Flower di Grace Zanotto è un fiore fotoluminescente che si apre al Sole, captando la luce solare di giorno e restituendola di notte, in un allegorico dialogo tra le specie viventi, carico di speranza, nonostante tutto.
La geometria è protagonista di Ramificioconnessioni di Matteo Rota che ricostruisce la ramificazione vascolare delle foglie e dei rami degli alberi intersecandoli nelle tre dimensioni spaziali attraverso la figura del cubo.
Skyfield di Julia Jamrozik, composto di dischi specchianti in bilico,porta il cielo sulla terra, catturandolo attraverso degli specchi disposti nell’erba.
Il progetto Blackout di Ada Kobusiewicz parla del risparmio energetico attraverso un’azione artistica realizzata con materiali naturali.
L’Arca di Chiara Sgaramella ci riporta all’esigenza di preservare la biodiversità, creando un vascello diviso in due parti, interamente in legno riciclato, sul quale gli spettatori potranno anche sedersi e gustare il paesaggio circostante.
L'opera Un Mondo Sommerso di Diana Franceschin porta il mare sulla terra, facendo nuotare un branco di pesci di legno in un mare virtuale, capovolgendo gli elementi, e calando dall’alto un amo.
Giacomo Zaganelli invece vuole  omaggiare il rapporto uomo-natura rappresentando l'ambiente contemporaneo attraverso una grande installazione dalle Sembianze floreali, realizzata con filo di lino.
Selene Volpi con le sue Scatole Sonore fa un velato omaggio a Melotti e Giacometti, con delle sculture che risuonano anch’esse con l’azione del vento, come in un quartetto jazz.
Il progetto Dada d'Adda di Susanna Battin, individua dodici stazioni di osservazione, strategicamente posizionate per osservare come i comportamenti della cultura natale dell’isola interagiscono con i lavori degli artisti stessi.
Finanziato dalla Fondazione Cariplo, il progetto ha potuto contare sul patrocinio dell’Accademia di Brera, del circuito GAI – Giovani Artisti Italiani e della BJCEM – Biennale dei Giovani artisti europei, che hanno consentito la diffusione a livello molto ampio del bando e la conseguente partecipazione di artisti internazionali.
Perfettamente in linea con il trend della decrescita felice, un’iniziativa da seguire con attenzione.

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