Citazioni in giudizio
Roma. La Quadriennale ha avviato una serie di iniziative (mostre, incontri e convegni) volte a indagare la nuova identità dell’arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature, come riflesso della crisi epocale che stiamo attraversando.
Il 5 aprile una giornata di studio intitolata «Sapersi molto vicini. Arte, critica, letteratura nell’Italia contemporanea», curata da Stefano Chiodi, Davide Ferri e Antonio Grulli, apre un confronto tra il mondo della letteratura e dell’arte con lo scopo di riflettere sul ruolo attuale della critica.
Il 10 aprile viene inaugurato il ciclo espositivo «La poetica degli omaggi», curato da Lucilla Meloni, autrice del recente Arte guarda Arte. Pratiche della citazione nell’arte contemporanea (cfr. n. 336, nov. ’13, p. 26) in cui cerca di definire una pratica ampiamente diffusa nell’arte contemporanea, ma anche di chiarire la differenza tra i concetti di «omaggio», «d’après», «rivisitazione» e «citazione testuale». Il progetto è scandito da tre personali, ciascuna introdotta da un critico d’arte attraverso una tavola rotonda e legata a una fonte di citazione diversa: cinema, scrittura o arte visiva. L’inaugurazione è preceduta dalla presentazione del libro, attraverso una conversazione dell’autrice con Bruno Di Marino e Daniela Lancioni. Apre Thorsten Kirchhoff con «Retrovisione», dal 10 aprile al 4 maggio, introdotto da Di Marino, che propone un’antologica dei film realizzati dall’artista a partire dal 1997. Convinto che il cinema sia «un archivio senza fine», Kirchhoff produce innesti testuali su strutture narrative, ma anche associazioni e rimandi, che danno vita a narrazioni perturbanti. Dall’8 maggio al primo giugno, la mostra di Gianfranco Baruchello «Intorno a Verifica incerta», preceduta da un dibattito tra lo stesso artista, la Meloni, Alessandro Rabottini e Carla Subrizi, oltre a riproporre il film realizzato con Alberto Grifi «Verifica incerta» (1964), esempio di ready made e di decostruzione filmica, presenterà «Quindicesima riga» e «Avventure nell’armadio di plexiglass», nei quali l’autore procede a decostruzioni e slittamenti di senso.
Dal 5 giugno al 6 luglio, Mauricio Lupini, nella sua personale «Spazio senza volume», introdotta da Viviana Gravano e Lucilla Meloni, riflette sul tema del Modernismo attraverso l’analisi di lavori di Gio Ponti in Venezuela. Cuore della personale sarà l’installazione «Diorama Penetrable», una rilettura dell’opera «Penetrable» di Jesús Rafael Soto.
da Il Giornale dell'Arte numero 341, aprile 2014