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Bologna. Una città che vuol essere «bella fuori»

  • Pubblicato il: 04/04/2014 - 15:27
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

Non di solo centro storico vive una città.
E’ questo, potremmo dire, il motivo conduttore di Bella Fuori, uno dei progetti strategici promossi dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con il Comune di Bologna, per portare risorse e bellezza nelle periferie della città, non relegate ad appendici del centro ma valorizzate come spazi la cui articolazione dà forma e struttura alla città contemporanea.
Il progetto nasce dall’idea che il centro "storico" della città, pur restando il principale luogo di riferimento, deve collegarsi ad una rete di differenti luoghi, che siano altrettanti centri di riferimento della cittadinanza. E’ così giunto alla terza edizione con l’obiettivo di creare in aree periferiche nuove centralità, rendendole punti di riferimento per coloro che abitano nelle zone circostanti, realizzando un’azione profonda di riqualificazione attraverso cui coinvolgere gli abitanti, incidere sul sistema urbano e favorire l’aggregazione sociale.
Le esperienze già sviluppate sono state significative al riguardo. Le precedenti due edizioni di Bella Fuori infatti, nel 2007 e nel 2008, con un investimento di un milione di euro per intervento, hanno permesso di dotare la città di Bologna di due nuove importanti centralità (nel Quartiere Navile e nel Quartiere San Donato).
Per la terza edizione di Bella Fuori, avviata in collaborazione con l’assessorato all’Urbanistica, Ambiente, Qualità urbana e Città storica, l’Urban Center di Bologna e il Quartiere San Vitale, la Fondazione ha stanziato 500.000 euro e ha invitato i progettisti a confrontarsi con una nuova sfida, in linea con i richiami alla riduzione della spesa, all’approccio sostenibile della città intelligente e al concetto di eco-design.
Dal 21 giugno al 16 settembre 2013 è stato aperto un concorso dedicato ai progettisti che volessero misurarsi con questa sfida e nel mese di ottobre 2013 una commissione esaminatrice, presieduta dall’architetto Mario Cucinella e composta dagli architetti Mauro Panigo e Luigi Centola, ne ha selezionati 3 tra gli oltre 70 partecipanti, invitandoli a redigere, anche attraverso un confronto con i cittadini della zona interessata, altrettanti progetti preliminari per un intervento a costo contenuto ma ad alta qualità ambientale e sociale per la realizzazione di una nuova area verde nel Quartiere San Vitale (Croce del Biacco).
Obiettivi principali: qualificare lo spazio come una “piazza verde” per incontrarsi; riorganizzare i percorsi ciclabili e pedonali e i collegamenti con gli spazi esistenti; coinvolgere gli abitanti, le persone che frequentano la zona e le associazioni locali a partecipare direttamente per realizzare gli arredi e il verde e contribuire alla loro gestione e manutenzione; utilizzare la fase di cantiere come occasione di socialità e di coinvolgimento di scolaresche, artisti e associazioni.
Dopo questa “progettazione partecipata”, valutati anche i pareri sui tre progetti espressi dai cittadini del quartiere, la commissione il 21 marzo scorso ha selezionato, come vincitore del concorso Bella Fuori 3, il progetto "Plug and Play" presentato da uno studio spagnolo, realizzato da un gruppo di architetti guidati da Patrizia Di Monte, titolare insieme a Ignacio Gravalos Lacambra di uno studio di architettura in Saragozza (Spagna). Con loro hanno lavorato gli architetti Elena Vincenzi e Giorgio Volpe di Bologna.
I dettagli del progetto vincitore verranno illustrati durante la premiazione di Bella Fuori 3 da parte della giuria presieduta da Mario Cucinella, in programma martedì 15 aprile prossimo all’Urban Center, nella Salaborsa di Bologna. Alla stessa ora sarà inaugurata la mostra dei tre progetti che resterà esposta per un mese nei locali dell’Urban Center.
Dopo i fecondi rapporti con la Spagna testimoniati dall’antico e prestigioso Collegio di Spagna e dalla storica Via Saragozza, Bologna accoglie nuovi stimoli spagnoli per la città sostenibile del futuro.