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«La cultura fa bene alla salute»

  • Pubblicato il: 13/07/2012 - 14:05
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'IMPRESA
Articolo a cura di: 
Chiara Tinonin
Diana Bracco

Imprenditrice e filantropa, Diana Bracco, è una delle figure di riferimento per la cultura e la responsabilità sociale d’impresa in Italia. Convinta del ruolo positivo della partecipazione culturale come motore per la costruzione di una società migliore, attraverso la Fondazione Bracco, che presiede, sta promuovendo la ricerca «Salute, cultura e benessere» condotta dall’Università IULM di Milano per indagare sul processo di formazione del benessere psico-fisico e la sua stretta correlazione con la cultura, attraverso precise sperimentazioni e trials clinici pilota. Attivata nel dicembre scorso al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, alla presenza di ospiti illustri come Luca Cavalli Sforza e Corey Keyes Emory (Università di Atlanta), la ricerca parte dalla letteratura internazionale sui temi del benessere psicologico, stili di vita e partecipazione culturale. Utilizzando lo «Psychological general wellbeing index», che misura la sensazione soggettiva di felicità, la ricerca sta evidenziando come stili di vita sani e un uso intelligente del tempo libero siano un fattore determinante del benessere psicologico individuale.
«È provato che la lettura, la frequentazione di concerti, teatri, cinema, mostre, migliorano la qualità della vita» spiega Diana Bracco sottolineando che «la salute dipende da come l’essere umano vive nel suo contesto e come partecipa alla società. La cultura è una risorsa per la costruzione di occasioni di sviluppo della società e di prevenzione del disagio». Un grande progetto destinato a incidere sul welfare per una realtà che, istituita nel 2010, rappresenta uno dei principali casi di fondazioni d’impresa italiane, soprattutto per la capacità di lavorare in modo sinergico nelle macroaree cultura, scienza e sociale: un modello operativo influenzato da uno sguardo ai modelli filantropici internazionali, in particolare anglosassoni.
Oltre alla sede istituzionale di Palazzo Visconti a Milano e uno spazio a Roma, la Fondazione ha un branch office a New York e nel 2011 Diana Bracco è entrata a far parte, unica italiana, del Trustees’ Council della National Gallery of Art di Washington. La collaborazione tra il museo e la Bracco risale al 2006 con la produzione della mostra «Bellini, Giorgione, Tiziano e il rinascimento della pittura veneziana» (Kunstgustirusches Museum Vienna, 2006), seguita da «Venice: Canaletto and his rivals» (National Gallery of Art Washington, 2011). La particolare attenzione della Fondazione al patrimonio artistico italiano è stata anche stimolo per i restauri della Galleria di Papa Alessandro VII al Palazzo del Quirinale di Roma per le celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia. Ricerca,
tutela e valorizzazione del patrimonio a livello internazionale sono le leve attivate da Diana Bracco, nell’auspicio che molte altre imprese la seguano, anche nel suo nuovo ruolo di Vice Presidente di Confindustria.

© Riproduzione riservata

(dal XII Rapporto Annuale Fondazazioni)

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