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«A Socially Engaged Drink». A Milano l’arte socialmente sensibile si mette in discussione

  • Pubblicato il: 14/10/2011 - 01:13
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Anna Follo
Installazione «A Socially Engaged Drink»

Milano. Dal 14 ottobre inizia a Milano il ciclo di incontri dedicati alle relazione tra arte e sfera pubblica «A Socially Engaged Drink», organizzato da Viafarini DOCVA in collaborazione con Connecting Cultures, co-curato da Gabi Scardi e sostenuto dalla Fondazione Cariplo e Gemmo SpA una società attiva nei settori dell’impiantistica tecnologica e del facility management che dal 2007 sostiene Il centro. Il ciclo va da ottobre alla prossima primavera, con l’obiettivo di indagare il rapporto sempre più serrato tra arti visive e impegno sociale e pubblico attraverso la presentazione di case studies introdotti e discussi dai promotori dei diversi progetti che saranno presi in esame.
«A Socially Engaged Drink» si pone come occasione di confronto e dialogo con incontri pensati per suscitare un dibattito e analizzare criticamente gli interventi artistici che sono concepiti in relazione alle richieste della società civile.
L’apertura alla discussione e al confronto è cifra distintiva di Viafarini, associazione culturale nata nel 1991 per promuovere l’arte contemporanea. Nel 1994 Viafarini ha aperto la sua duratura collaborazione con Careof, centro di sperimentazione per artisti, critici e curatori. Dalla fusione di queste due realtà è nato il DOCVA, Centro di Documentazione Arti Visive Careof & Viafarini, che mette a disposizione del pubblico una serie di servizi di promozione e documentazione sull'arte contemporanea. Il DOCVA comprende una biblioteca specializzata con più 18.000 volumi, un Archivio Video con oltre 4.500 opere di artisti e documentari, l’Archivio Portfolio che raccoglie i portfolio di oltre 3.500 artisti italiani e la banca dati ArtBox, che fornisce informazioni su opportunità per giovani artisti come concorsi, borse di studio, open call e bandi.
«A Socially Engaged Drink» apre con un incontro dedicato a Connecting Cultures, agenzia di ricerca non-profit fondata nel 2001 da Anna Detheridge con l’obiettivo di favorire una consapevolezza collettiva delle risorse e delle potenzialità del locale e di progettare e realizzare nuove ecologie urbane. Anna Detheridge e Anna Vasta, curatrice dei progetti di Connecting Cultures, discuteranno la nuova open call per il progetto «Milano e Oltre - Creatività giovanile verso nuove ecologie urbane», atto a sviluppare quattro cantieri creativi per potenziare le risorse locali nelle aree Bovisa, Barona, Quarto Oggiaro e Bicocca. Giulia Ticozzi, Alice Buoli e Maria Giovanna Govoni presenteranno i progetti realizzati a Bovisa e Barona, mentre Stefano Boccalini e Alterazioni Video discuteranno i loro prossimi interventi a Quarto Oggiaro e Bicocca.
I tre appuntamenti da ottobre a dicembre saranno dedicati rispettivamente al rapporto tra arte e disagio psichico con Wurmkos e Sasha Sicurella di ART OMI (17 novembre), alla presentazione del volume «L'arte fuori di sé» scritto da Paolo Rosa e Andrea Balzola (28 novembre) e alla relazione tra arte, istituzioni pubbliche e collettività territoriali con un dialogo tra Gabi Scardi, autrice di «Paesaggio con Figura - Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale» (15 dicembre).

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