Apre a Roma una mostra con artisti statunitensi o residenti negli USA per reinterpretare la categoria «Americana». Un lavoro sui temi identitari che nel contempo ne prende le distanze quasi a sottolineare gli aspetti critici e controversi di un paese straordinariamente complesso
Roma. Ecco l’elenco delle ventuno città italiane che ufficialmente hanno presentato il proprio dossier di candidatura per la preselezione al titolo di Capitale europea della Cultura 2019 così come compare pubblicato sul sito appositamente istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (http://www.capitalicultura.beniculturali.it/)
Una straordinaria convergenza astrale o strategica, ha generato una stagione di bandi, premi e concorsi per favorire l’emersione dell’imprenditorialità creativa e nuovi modelli per la valorizzazione dei beni culturali che hanno impatti sociali. Oltre 4000 i progetti presentati. Dai diversi punti di osservazione del fenomeno emerge una ventata di ottimismo: il quadro di un’Italia giovane e vitale, con un’attenzione al bello, alla partecipazione, alle nuove idee. Moltissime le adesioni, quasi una «pesca a strascico», ma quali sono gli effetti sul sistema culturale e del Terzo settore? Ne scrive Paola Dubini -Università Bocconi, direttamente coinvolta in numerose iniziative, dopo i tavoli di confronto sull’innovazione sociale a base culturale sviluppati nell’edizione appena conclusa di ArtLab a Lecce
Bologna. C’è grande attesa per l’inaugurazione, presso il centro espositivo dell’ex ospedale degli Innocenti e della sede propria di via Speranza, di Mast – Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia voluta dalla nota famiglia di imprenditori Seràgnoli e in particolare da Isabella Seràgnoli.
Il 3 ottobre il Museo Carlo Zauli di Faenza ospita una tavola rotonda dedicata alla geografia delle esperienze più originali e innovative nell’ambito della produzione culturale del nostro Paese
Il 19 settembre si è tenuta la presentazione ufficiale dello spazio che Fendi apre all’insegna della creatività, che ospiterà gli uffici, showroom, sfilate della maison, ma anche mostre ed eventi dedicati all’arte e alla cultura
Torna a Venezia dopo 270 anni «L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della Salute». Vederlo in esclusiva nel luogo in cui fu dipinto, l'Abbazia di San Gregorio, costa da 35 a 400 euro