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  • Pubblicato il: 28/03/2014 - 10:07
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Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Querceta (LU) Tutto pronto nel distretto del marmo: la Commissione degli Accademici e la giuria della seconda edizione del «Premio Internazionale di Scultura Henraux», in memoria di Erminio Cidonio”  sono state definite.
Questi gli ultimi step: il prossimo 5 aprile la Commissione selezionerà i venti progetti finalisti, tra i quali poi la Giuria, che si riunirà il 15 di aprile presso la sede della Fondazione Henraux, sceglierà i tre vincitori della seconda edizione del Premio.
Numerosissime le adesioni al bando, giunte da ogni parte del globo: peraltro la partecipazione al Premio è ancora possibile fino alla data del 30 marzo 2014, e possono prendervi parte artisti italiani e stranieri, di età non superiore ai 45 anni.
Sarà un compito arduo, quindi, quello della commissione degli accademici, composta da collezionisti, designer, architetti, giornalisti, artisti di fama internazionale, che dovrà scremare i 20 finalisti.
La giuria, che sarà presieduta da Philippe Daverio e composta da Paolo Carli, Presidente di Henraux Spa e Fondazione Henraux, dai giornalisti Chiara Beria di Argentine e Michele Bonuomo, dai galleristi Daniele Pescali e Stefano Contini, dagli artisti Arnaldo Pomodoro, Novello Finotti, Gianluigi Colin e Fabio Viale, quest’ultimo vincitore dell’Edizione 2013 del Premio Fondazione Henraux, deciderà chi saranno i tre artisti che potranno, dal momento della designazione, trascorrere un periodo di residenza presso la sede della Fondazione dove potranno realizzare con il marmo dell’Altissimo, e con il supporto delle maestranze e di tecnologie all’avanguardia, le loro opere.
Dopo la realizzazione le sculture saranno visibili presso gli storici spazi espositivi della Fondazione Henraux e in successive esposizioni in Italia e nel mondo.
Il modo migliore per omaggiare la memoria di Erminio Cidonio amministratore unico della società Henraux tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento, che realizzò presso gli stabilimenti di Querceta un polo internazionale di scultura esemplificato dalla presenza di grandi come Henry Moore, Hans Arp, Henri Georges Adam, e molti altri, dando inizio ad un momento di grande vitalità artistica.

 
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