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Venezia, la rana di Pinault se ne va, ritorna il lampione

  • Pubblicato il: 01/02/2013 - 19:56
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NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Lidia Panzeri
Charles Ray

Venezia. Doveva essere rimosso a fine mostra, secondo gli accordi intercorsi tra Soprintendenza, Comune e Fondazione François Pinault e, infatti, «Il ragazzo con la rana» di Charles Ray, dopo quattro anni di permanenza dal 2009, lascerà l’ambita postazione in Punta della Dogana il prossimo 17 marzo, a conclusione di «Elogio del dubbio»(avrebbe dovuto concludersi lo scorso 31 dicembre; è stata invece prorogata, appunto, al 17 marzo).
Da qui il grido d’allarme lanciato da Franco Miracco che, in una lettera pubblicata oggi su un giornale locale, scrive «della prepotenza che, ormai da anni, impone la visione proprio sulla Punta della Dogana della bianca scultura», incongrua, a suo parere, con l’immagine storica di quel luogo, tra i più raffigurati nei quadri e buon pretesto per sparare a zero sulla Fondazione stessa.
La scultura di Ray, tra le più rappresentative della mostra inaugurale di Punta della Dogana «Mapping the studio», ha sempre alimentato polemiche, a volte esplicite a volte sotto traccia, da parte di chi riteneva improprio che avesse sostituito l’originale lampione in ghisa. Che, in realtà, originale non era, in quanto sostituiva, in dimensioni ridotte, quello ottocentesco, andato disperso. Allora, se integrazione dev'essere, hanno pensato la Soprintendenza e il Comune, che si ritorni a quello primitivo, nel frattempo andato distrutto. In compenso, grazie a intense ricerche, si è però individuata la ditta mantovana dove era stata prodotto e che ancora conservava il modello in gesso. Ed ecco che grazie a un finanziamento di Ati (Associazione Temporanea di Imprese), da cui dipende l’illuminazione della città, e con un contributo della stessa Fondazione Pinault si è proceduto a ricostruire l’originale, sempre in ghisa e di ben diverse dimensioni. Il 18 marzo cominceranno i lavori necessari per la sua collocazione (tempi prevedibili: tre mesi), senza alcun problema di statica, dato che la piattaforma di appoggio è stata consolidata in occasione del restauro di Punta della Dogana. Quanto al «Ragazzo con la rana» nell’immediato sarà esposto nel circuito di mostre della Fondazione Pinault, in attesa di una sua collocazione definitiva. A Venezia? Non è da escludere secondo il direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini, che ha convocato a tamburo battente, oggi, una conferenza stampa per chiarire l’intera vicenda.
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