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Una fiera d’arte in brain storming con le imprese

  • Pubblicato il: 30/06/2014 - 14:06
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Elena Ciresola

Roncade (Tv). Un’azienda molto speciale nella campagna veneta, con 350 giovani impegnati in start up innovative digitali, è il luogo scelto per una giornata di lavori varata da ArtVerona per annunciare e riflettere sul nuovo corso, per la decima edizione.
ArtVerona, con H-Farm, con cui ha disegnato l’iniziativa, ha chiamato a raccolta per un laboratorio di «accelerazione di idee» 40 importanti professionalità del campo dell’arte - artisti, galleristi, collezionisti, giornalisti, curatori, critici, opinion leader- con le imprese, per riflettere sul sistema fieristico e contribuire a muovere nuove direzioni di investimento strategico, per la fiera e lo sviluppo dell’economia.

ArtVerona, che si è distinta nelle precedenti edizioni per la fresca ed antesignana sezione dedicata alle giovani industrie culturali e creative, Independents, ideata da Cristiano Seganfreddo, oggi membro del board scientifico, aprirà il 9 ottobre, consolidando l’anniversario con alcune grandi novità, a partire anche dall’innovativa occasione di studio, realizza a seguire la conferenza stampa di lancio.

Guidalberto Di Canossa, Vice presidente di Veronafiere, aprendo i lavori, ha confermato il rafforzamento istituzionale della manifestazione con il passaggio di proprietà della fiera al suo ente che è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia. Sale a bordo del progetto la Fondazione Domus (ente strumentale per la gestione del patrimonio artistico della Fondazione Cariverona) con la creazione di un fondo acquisizioni di 100 mila euro per le collezioni pubbliche, sull’arte emergente, un indirizzo che sarà punto di forza della fiera come esprime la scelta di affidare la direzione artistica ad Andrea Bruciati, curatore indipendente, talent scout sensibile e attento alla promozione dei giovani artisti e galleristi. Una fiera che si vede come motore di economia e vuole investire sul dialogo con le imprese, oltre la sponsorizzazione. Lo testimonierà nel convegno di apertura «Arte, Imprese e nuove prospettive non convenzionali», in collaborazione con la nostra testata e lafondazione Fitzcarraldo.

Una giornata di brainstorming nell’incubatore fondato nel 2005 da Riccardo Donadon (che negli anni ha accolto nuovi partner come Renzo Rosso, Cattolica Assicurazioni e i recenti Veneto Sviluppo e Miroglio Fashion), che in meno di dieci anni ha investito 48 milioni di euro in circa 60 nuove imprese nel mondo del web, è il calcio d’avvio.

Quale è il senso di mettere in discussione il progetto sul futuro della fiera in un incubatore d’impresa? Guidalberto Di Canossa: «Perché c’è un profondo cambiamento in atto a livello globale e locale. Occorre attrezzarsi per cogliere opportunità. La fiera può essere un hub, in cui si sviluppano progetti e imprenditorialità. Occorre investire su un chiaro posizionamento per attrarre partner. Per questoH-Farm ha progettato con Artverona una giornata di lavoro su quattro tematiche (il ruolo della fiera nel mercato dell’arte, nel rapporto tra artista- gallerista. collezionista, le nuove strategie di comunicazione e i modelli allestitivi) alla quale hanno risposto con grande favore opinion leader. C’è voglia di confronto, ci sono idee. Giovani tutor propositivi hanno supportato le riflessioni, condivisioni, concettualizzazioni, le scelte. Con un’energia creativa tra tweet, concept, value proposition, post it ovunque e break in serra

Perché si parla di accelerazione? Giovanni Bonelli, vice presidente di ANGAMC: «Per condividere progetti e spesso modificare le iniziali riflessioni ci si può alleare con figure con esperienze, competenze e storie diverse. In un contesto di grande movimento del sistema del mercato l’opportunità sta nel guardare oltre, oltre i risultati già raggiunti e nel creare reti. La diversità dei punti di vista è il motore dell’accelerazione: proprio in quello che normalmente si teme, cioè il fuori tema, l’oltre confine, il non tradizionale, il non conosciuto sta la forza generatrice della novità. In sole tre ore si è potuto immaginare l’inimmaginabile».

L’associazione delle gallerie italiane ANGAMC, l’associazione nazionale delle gallerie di arte moderna e contemporanea, affianca Artverona in un processo evolutivo che cerca di valorizzare tutta una serie di iniziative per mettere al centro le gallerie. Si confermano gli altri progetti di successo come VideoArtVerona con il quale, in collaborazione con la Biblioteca Civica, in soli quattro anni, sono stati donati 160 video d’arte per studi e ricerche.

A Roncade si è avviata una nuova piattaforma di pensiero di ArtVeronaLab: «Tweet your concept», veniva chiesto all’inizio dell’attività laboratoriale intorno ai quattro tavoli in H-Farm. Pochi concetti su cui confrontarsi e poi molto da fare, insieme.

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