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NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI

  • Pubblicato il: 13/05/2017 - 22:47
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE IN BREVE
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

>>> Presentate alla Biennale di Venezia le  Officine Grandi Riparazioni  di Torino, che apriranno il 30 settembre >>>  Il MIUR mette in palio 80 milioni per educare alla tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico >>> Al via a Firenze Scripta Festival. L'Arte a parole, organizzato e promosso dalla Libreria Brac >>> Fondazione Paideia promuove il progetto Libri per tutti per favorire l'accesso alla lettura di bambini con bisogni speciali >>> Dalle fondazioni di origine bancaria: Fondazione Carit aumenta la sua collezione con l'acquisto di un'opera di Francesco Guardi mentre Fondazione Carisp di Lugo inizia un nuovo corso >>> Inaugurata dalla fondazione svizzera La Fabbrica del Cioccolato la mostra Three Grades of Foreignness dell’artista Yuval Avital >>> Riparte la manifestazione sarda Monumenti Aperti, quest'anno dedicata al paesaggio
 


 
Le nuove OGR di Torino presentate alla Biennale di Venezia
Verranno aperte 30 settembre 2017 le storiche Officine Grandi Riparazioni  di Torino, lo straordinario spazio di 35.000 metri quadrati, uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento destinato sino ai primi anni ‘90 alla manutenzione dei veicoli ferroviari.
Con le nuove OGR, riqualificate e restituite alla città dalla Fondazione CRT con un investimento di 90 milioni di euro sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino, nasce a Torino il Distretto della Creatività e dell’Innovazione.
Il programma di Arti Visive delle nuove OGR, affidato alla Direzione Artistica di Nicola Ricciardi è stato presentato a Venezia, in occasione dell’inaugurazione della 57esima Biennale d’Arte.
Il 30 settembre, nel cortile antistante l’ingresso alle OGR sul lato Est, verrà inaugurata un’importante opera site-specific dell’artista sudafricano William Kentridge, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale. Si tratta di una commissione la cui curatela e produzione è stata affidata al Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, istituzione storicamente sostenuta dalla Fondazione CRT.
Il 30 settembre prenderà anche il via il Big Bang, la grande festa di riapertura delle OGR che per due settimane, fino al 14 ottobre, offrirà concerti, mostre interattive e laboratori per bambini con ingresso libero e gratuito per tutti.
Per questa occasione, Patrick Tuttofuoco, artista italiano tra i più stimati della sua generazione, realizzerà insieme ai piccoli ospiti di CasaOz, un paesaggio futuristico di 2.500 metri quadri liberamente esplorabile dai visitatori: uno scenario ispirato dalle opere della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e animato da iniziative e laboratori aperti a tutti i bambini del territorio a cura di Zonarte, il network che riunisce i Dipartimenti Educazione delle principali istituzioni piemontesi dedicate all’arte contemporanea (Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz e PAV-Parco Arte Vivente).
Il 3 novembre, in concomitanza con Artissima, inaugurerà invece la prima grande mostra collettiva delle OGR, Come una Falena alla Fiamma, a cura di Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
La mostra occuperà quasi un terzo dei 9.000 metri quadrati della Manica Nord delle OGR e ruoterà intorno alla preziosissima collaborazione e allo scambio con alcune delle più importanti istituzioni museali pubbliche di Torino, tra cui il Museo Egizio, Palazzo Madama, MAO - Museo d’Arte Orientale, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, in un gioco di contaminazioni reciproche tra opere d’arte contemporanea e opere dei secoli passati.
Dall’antico Egitto, passando per il medioevo sino all’era della globalizzazione, Come una Falena alla Fiamma si pone l’obiettivo di creare un ritratto della città di Torino a partire dagli oggetti che la città stessa e i suoi residenti hanno collezionato e, in alcuni casi, prodotto. Guardando a temi e idee ricorrenti nella storia dell’arte e ai modi diversi in cui vecchi concetti possono essere riattualizzati, la mostra ruoterà attorno a un grande nucleo di opere conservate in alcune delle più importanti collezioni di arte e antichità della città che, per l’occasione, troveranno casa alle OGR e, contestualmente, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Il 2018 vedrà l’alternarsi di mostre personali di artisti di assoluto rilievo internazionale, tra cui Tino Sehgal, Susan Hiller, Mike Nelson, oltre che un’altra importante mostra collettiva in collaborazione con il Castello di Rivoli.
Tino Sehgal, artista anglo-tedesco conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate azioni collettive che sfidano le tradizionali relazioni tra arte e spettatore, già Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013, torna per la prima volta in Italia con un progetto personale dopo aver realizzato la mostra nel 2008 con la Fondazione Nicola Trussardi e aver rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia del 2007.
La statunitense naturalizzata inglese Susan Hiller, artista pioniera dell’arte multimediale e dell’arte di installazione basata su metodi dell’antropologia, attiva da più di 40 anni sulla scena internazionale, dopo le mostre alla Fondazione Ratti nel 2011 e al Castello di Rivoli nel 2006, concepirà un intervento speciale per gli spazi ex-industriali delle OGR.
L’inglese Mike Nelson, dopo essere stato protagonista del Padiglione Inglese alla Biennale di Venezia del 2011, porterà per la prima volta in uno spazio istituzionale italiano una nuova grande installazione site-specific prevista per l’estate 2018.
Le OGR ospiteranno infine un percorso volto a impreziosire l’offerta culturale in città e, al contempo, aprire una nuova finestra a Torino per valorizzare le attività del Castello di Rivoli e incoraggiare una maggiore sinergia sul territorio. Il primo appuntamento di un ciclo di mostre curate dalla stessa istituzione – e che prendono spunto dalle opere della collezione della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea in comodato al museo – è la mostra dal titolo provvisorio di “Castellodirivoli@OGR” ideata da Marcella Beccaria e che inaugurerà nella primavera del 2018.
http://www.ogrtorino.it
 
80 milioni per educare alla tutela del patrmonio culturale, artistico e paesaggistico.
Il PON, con l’ultimo dei 10 bandi del piano in 10 azioni da 840 milioni di euro lanciato lo scorso gennaio dal MIUR, mette in palio ottanta milioni di euro per promuovere nelle scuole italiane la conoscenza, la tutela e il valore del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico come bene comune e volano per uno sviluppo democratico del Paese.
Grazie alle risorse previste, le scuole potranno, ad esempio, adottare beni culturali, artistici o paesaggistici; favorire l’accesso, l’esplorazione e la conoscenza (anche attraverso il digitale) del patrimonio; costruire progetti di territorio per un turismo sostenibile dal punto di vista culturale, sociale e ambientale; sviluppare contenuti digitali per le scuole (Open Educational Resource); promuovere la creatività degli studenti; intervenire con iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana, soprattutto nelle aree periferiche e marginali, rendendo i ragazzi protagonisti del rilancio dei territori.
Ogni progetto presentato dalle istituzioni scolastiche singolarmente potrà ricevere fino a un massimo di 30mila euro e fino a 120mila euro per i progetti di reti costituite da almeno 3 istituzioni scolastiche, un ente locale e almeno un’istituzione, un ente o un’associazione senza scopo di lucro competenti sulle tematiche oggetto dell’Avviso. Due le caratteristiche fondamentali richieste ai progetti: si dovrà valorizzare molto la dimensione pratica ed esperienziale delle attività e si dovranno organizzare momenti di condivisione e confronto con la cittadinanza, anche in sinergia con amministrazioni locali, società civile e altri soggetti, per una scuola aperta e che sia comunità educante di riferimento, che promuova la conoscenza del patrimonio anche sul territorio.
Le scuole avranno tempo dalle ore 10 del 22 maggio alle ore 15 del 10 luglio 2017 per presentare le proprie proposte progettuali.

http://www.istruzione.it/pon/avviso_patrimonio-artistico.html

 
Al via a Firenze Scripta Festival
Mercoledì 17 maggio inizia a Firenze Scripta Festival. L’arte a parole, a cura di Pietro Gaglianò, con la presentazione di un’installazione permanente, Art books chosen by artist, che l’artista Luca Pancrazzi ha ideato per la libreria Brac.
La manifestazione è articolata in 4 giornate di incontri con gli autori, libri, idee, materiali e confronti sulla critica d’arte contemporanea, arricchita da momenti dedicati alla musica, al video e alla performance.
Un festival interamente autoprodotto, che non gode di finanziamenti pubblici, organizzato e promosso dalla Libreria Brac con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, del Museo Marini, di Santarosa Bistrot e di Libreria Todo Modo che accoglieranno alcuni appuntamenti, tutti a ingresso libero.
L’idea di Scripta Festival nasce nel 2011 con la  rassegna Scripta l’arte a parole ideata e curata da Pietro Gaglianò per la Libreria Brac, unica libreria fiorentina specialistica per le arti contemporanee. Un programma di incontri con cadenza mensile sull’editoria dedicata alla critica d’arte e all’analisi dei linguaggi artistici: quelle parole che, di là dal visibile, dalle mostre e dalle biennali, compongono il pensiero contemporaneo.
Un’iniziativa che nel corso del tempo ha visto crescere un pubblico di studiosi, artisti e appassionati e nel panorama nazionale ha creato un punto di riferimento noto al mondo dell’arte ma non solo.
Dopo sei anni di successi, pubblico consolidato e un format ancora vincente la Brac decide di trasformare il progetto per assecondarne lo sviluppo e il crescente numero di spettatori. Scripta cambia formato, si concentra in un programma fitto e include altri spazi cittadini, aumenta il numero degli appuntamenti proponendo anche libri d’artista, proiezioni di video e progetti specifici.
Insieme a critici di fama nazionale e internazionale è rilevante la presenza degli artisti coinvolti nel festival: Luca Pancrazzi per la sua installazione ha chiesto a 10 suoi colleghi (Renata Boero, Francesco Carone, Alessio de Girolamo, Aleksandar Duravcevic, Elena El Asmar, Francesco Lauretta, Christiane Löhr, Loredana Longo, Alessandra Spranzi, Eugenia Vanni) 10 bibliografie; Roberto Paci Dalò e Marcella Vanzo proporranno le loro opere attraverso parole e video in due serate al Museo Marino Marini, Maria Morganti presenterà un libro d’artista realizzato a 4 mani con Jean-Luc Nancy, gli artisti di Madeinfilandia con Alessio de Girolamo e Luca Pancrazzi presenteranno ISBN concept concert, una performance audio per lettori e elaboratore digitale che chiuderà il festival al Santarosa Bistrot. Infine l’immagine coordinata della manifestazione è stata affidata a due giovani artisti: Matteo Coluccia e Stefano Giuri.
Dopo la chiusura del festival, venerdì 16 giugno, è previsto un ultimo evento con una lettura scenica di Mariangela De Crecchio che proporrà Memoriale, una selezione di brani dai volumi in mostra per Art Books chosen by Artists.
https://www.facebook.com/Scripta-Festival-Larte-a-parole-Firenze-17-20-m...
 
Libri per tutti per favorire l'accesso alla lettura di bambini con bisogni speciali
Fondazione Paideia promuove il progetto Libri per tutti, con la creazione di una rete di biblioteche in Piemonte, insieme ad ASL Città di Torino e ASL CN1, per favorire l’accesso alla lettura da parte di bambini con disabilità e con bisogni comunicativi complessi attraverso la condivisione di libri illustrati con il testo tradotto nei simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA).
La CAA è un sistema flessibile su misura che compensa disabilità o bisogni comunicativi complessi utilizzando tutte le competenze comunicative della persona (vocalizzazioni o linguaggio verbale, gesti, segni e comunicazione con ausili e tecnologia avanzata) e rappresenta uno strumento efficace che potenzia le possibilità di accesso alla comunicazione di tutti.
I libri modificati con i simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa sono infatti indicati non solo per lo sviluppo delle competenze comunicative di bambini e ragazzi con disabilità e bisogni comunicativi complessi, ma anche per persone straniere al primo approccio con la lingua locale e in generale per soggetti con fragilità di comunicazione (anche temporanee) a tutte le età, per un’esperienza di lettura condivisa e partecipata in grado di apportare un contributo significativo in ogni contesto di vita quotidiana, tra cui la famiglia, la scuola, i servizi educativi e sanitari e la comunità di appartenenza.
Secondo gli ultimi dati a disposizione, i problemi di salute dei bambini che usufruiscono dei servizi di Neuropsichiatria Infantile (NPI) in Piemonte sono riconducibili in 764 casi alla Sindrome di Down, 3.622 volte a disturbi dello spettro autistico, in 9.078 occasioni a problemi del linguaggio e in ben 13.066 situazioni a disturbi specifici dell’apprendimento. Anche alla luce di questi numeri, gli enti che hanno aderito al progetto intendono consolidare nei prossimi mesi le attività di  traduzione, promozione e diffusione sul territorio di testi modificati con i simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa.
Attualmente hanno aderito al progetto il Servizio Biblioteche della Città di Torino (Biblioteche Civiche Torinesi), la Biblioteca Civica Multimediale Archimede di Settimo Torinese e la Biblioteca Civica Nicolò e Paola Francone di Chieri del Sistema Bibliotecario dell'Area Metropolitana Torinese e le Biblioteche Civiche di Cavallermaggiore, Fossano, Saluzzo e Savigliano del Sistema Bibliotecario di Fossano, oltre al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di ASL Città di Torino e ASL CN1.
Libri per tutti ha inoltre ricevuto il contributo della Regione Piemonte e il patrocinio di ISAAC Italy, Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa.
Nel mese di maggio 2017 il progetto inaugura la presenza dello scaffale dei libri modificati in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa all’interno delle biblioteche della rete piemontese con ad oggi 44 titoli di libri per bambini, di cui 32 ceduti alla rete dal Sistema Bibliotecario di Fossano (che si occupa della traduzione dei libri in simboli dal 2007). I testi saranno disponibili al prestito gratuito presso le biblioteche aderenti al progetto e saranno inoltre visionabili nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino 2017 presso lo stand Nati per leggere.
http://www.fondazionepaideia.it/2017/05/09/nasce-libri-per-tutti/

Fondazione Cassa di Risparmio di Terni crede nell'arte.

La collezione artistica della Fondazione Carit di Terni, che conta ad oggi oltre 1200 opere, si arricchisce ulteriormente con Piazza San Marco, un olio su tela di Francesco Guardi appena acquistato all’asta dalla Fondazione.
La fondazione Carit di Terni  si è aggiudicata, al minimo d’asta, l’olio su tela di Guardi a 170 mila euro più diritto d’asta e Iva, un dipinto del valore di 200-300 mila euro.
L’opera di Francesco Guardi sarà inserita nella mostra ‘Incanto di luce e colori. Canaletto e i Guardi’ che verrà inaugurata venerdì 19 maggio e che sarà aperta al pubblico da sabato 20. La mostra vede protagonisti 6 capolavori dell’arte vedutista italiana, grazie alla concessione delle opere di Banco Bpm, Bnl e fondazione Cariplo: un’opera di un seguace di Giacomo Guardi, 4 opere di Francesco Guardi e un’opera di Canaletto.
http://www.fondazionecarit.it/
 
Nuovo corso per Fondazione Carisp di Lugo.
Con l’approvazione del Bilancio 2016 il consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio e Banca del monte di Lugo è giunto al termine del mandato. Inizia quindi un mandato quadriennale per un organo che ha ridotto i suoi componenti da nove a sette, raccogliendo in tal senso le indicazioni che sono state formulate dal Protocollo MEF-ACRI del 2015, allo scopo di rendere più snelle le procedure di gestione: alla presidenza è stato confermato Raffaele Clò, in carica dal settembre 2014, quando avvicendò nella carica il dimissionario Maurizio Roi, 
come illustra la relazione accompagnatoria, presenta ancora un risultato netto negativo, che si va ad aggiungere a quelli degli ultimi tre anni: il disavanzo di 2 milioni di euro è da imputare per quasi 1,8 milioni di euro alla componente di carattere straordinario costituita dall’aumento del Fondo rischi a fronte della svalutazione dei contratti di leasing immobiliare, in aderenza a stime sui presumibili valori di realizzo dei beni stessi nelle attuali condizioni di mercato, mentre quello della parte ordinaria è stata ridotto al minimo grazie al consistente taglio delle spese di gestione. Dopo le perdite nella partecipata Lugo Immobiliare spa e la svalutazione del patrimonio immobiliare di proprietà, che avevano portato ad assommare disavanzi per complessivi 9,7 milioni di euro fino alla chiusura del Bilancio 2015, quindi, è ancora il comparto immobiliare a causare un forte depauperamento patrimoniale alla Fondazione.
«Sono certo che la nuova squadra non sarà da meno e proseguirà nell’opera di risanamento che è stata impostata dal Consiglio precedente - afferma il presidente -. Perso ormai ogni interesse diretto, sia gestionale che economico, per la banca conferitaria Cassa di risparmio di Cesena spa, il recupero della funzione gestionale e il rilancio sono legati alla realizzazione del piano di cessione degli immobili, presenti in modo assai consistente nel nostro patrimonio, peraltro nel momento più difficile che mai abbia attraversato il relativo comparto. Se ci muoveremo con la necessaria avvedutezza, ma con altrettanta determinazione, riusciremo a ricostituire le condizioni per riportare la Fondazione a svolgere quel ruolo centrale per il mondo del terzo settore e dell’aggregazione sociale in senso lato che sono sempre stati una ricchezza per la nostra città e per la Bassa Romagna: le condizioni di fondo saranno diverse perché il punto di ripartenza sarà necessariamente caratterizzato da una consistenza patrimoniale molto più bassa rispetto a quella goduta in passato, ma si potranno ugualmente affrontare progetti di interesse per la comunità affiancando alle risorse economiche, purtroppo carenti, nuovi spunti di creatività e di iniziativa, con l’auspicabile coinvolgimento delle migliori qualità intellettuali ed organizzative presenti nel nostro territorio».
http://www.fondazionecassamontelugo.it/

Inaugurata da Fondazione La Fabbrica del Cioccolato la mostra Three Grades of Foreignness dell’artista Yuval Avital.
Con la mostra personale Three Grades of Foreignness, frutto di un’accurata attività di ricerca sul territorio svolta da Yuval Avital nel corso della sua permanenza in Valle di Blenio in Svizzera, l’artista presenta tre opere in dialogo con gli spazi espositivi della Fondazione La Fabbrica del Cioccolato nell’ex complesso industriale Cima Norma di Torre-Dangio, realizzate con lo scopo di esplorare la complessa relazione che intercorre tra uomo e natura.
Nato a Gerusalemme nel 1977 e residente a Milano, il compositore, artista multimediale e chitarrista Yuval Avital sviluppa le sue opere in una varietà di luoghi, tra cui spazi pubblici, siti di archeologia industriale, teatri e musei, sfidando le tradizionali categorie cristallizzate che separano le arti. La sua carriera multiforme comprende la realizzazione di installazioni sonore e visive, performance collettive che coinvolgono masse sonore nella creazione di rituali contemporanei, opere icono-sonore, quadri multimediali complessi e progetti tecnologici con il coinvolgimento di scienziati e l’apporto di intelligenza artificiale.
Three Grades of Foreignness è un lavoro profondamente integrato nell’ambiente della Valle, in cui Avital approccia con estrema lucidità e attualità il tema curatoriale foreignness [estericità] facendo emergere le modalità con cui uomo e natura divergono, si scontrano e si ricongiungono continuamente, rendendo dapprima l’essere umano estraneo al contesto naturale e in conflitto con quest’ultimo, per poi ricondurlo alla natura primordiale alla quale esso stesso appartiene e in cui esso trova origine. Il percorso della mostra si snoda attraverso un mosaico di suoni, immagini e luci, nel quale il pubblico si muove alla scoperta di tre installazioni interconnesse rappresentanti tre differenti fasi del rapporto uomo-natura: alienazione, conflitto e ricongiungimento.
Nella prima installazione, FOREIGN BODIES, il corpo umano viene raffigurato come elemento intrusivo ed estraneo a una natura utopica. Sette ballerine professioniste, provenienti da corpi di ballo di rinomati centri teatrali internazionali quali La Scala, Bejart e Shan-Wei, compaiono in sette proiezioni video parallele, filmate e dirette dall’artista in numerose scene girate in più di trenta luoghi della Valle con il supporto di due esperte guide alpine locali. Il quadro, comprendente oltre sette ore di filmati, è completato da una partitura elettronica polifonica di più di 90 minuti composta da registrazioni di suoni provenienti dalla Valle, elaborati e distorti.
Uomo e natura entrano in conflitto nella seconda installazione, LANDS. Qui un cerchio di terra agricola si presenta circondato da un anello di altoparlanti mediante i quali viene diffusa una molteplicità di suoni, sia verso il centro che verso l’esterno. Assistendo a LANDS ci si sente immersi in un contesto naturale in cui il canto degli uccelli, il ronzio degli insetti e la brezza popolano l’ambiente. Ma la percezione cambia in fretta: il cinguettio viene gradualmente sostituito da imitazioni meccaniche perturbanti; la parola 'land' inizia a risuonare in una varietà di lingue, pronunciata da voci computerizzate; il vento si trasforma in tempesta. Si fa in seguito ritorno alla natura e poi ancora all’artificio, in un andirivieni di suoni che scatena una lotta finalizzata a riconquistare, almeno in parte, una bellezza e una purezza perdute. Il pubblico è invitato a camminare sul terreno, sedersi, sdraiarsi e costruire un percorso individuale, cambiando la propria percezione di ascolto e divenendo attivamente partecipe della performance sonora.
L’ultima installazione, REH’EM (grembo in ebraico), ricongiunge infine uomo e natura, incanalando il pubblico nell’oscurità di un ambiente chiuso, simbolo del grembo materno, dove i suoni legati alla gestazione e alla nascita della figlia di Avital, Alma, si alternano ai suoni dei movimenti sismici della terra, accompagnati dalla proiezione di immagini diafane fluttuanti.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 1 luglio 2017.
http://www.lafabbricadelcioccolato.ch/

Riparte la manifestazione sarda Monumenti Apertim quest'anno dedicata al paesaggio.

In occasione della ventunesima edizione Monumenti Aperti si confronta, per la prima volta sull’intero territorio regionale, con un tema quanto mai attuale, quello del Paesaggio e lo fa incrociandolo con quelli che sono da sempre i tratti caratteristici della manifestazione: il coinvolgimento delle comunità e i racconti dei monumenti che abitano i territori.
Cinquantasette le amministrazioni sarde coinvolte, in rappresentanza di tutte le quattro province storiche, che animeranno un ricco programma di appuntamenti dal 29 aprile al 28 maggio. Molte le conferme e ben dieci i comuni che per la prima volta aderiscono alla manifestazione e ai quali Monumenti Aperti dà il benvenuto: Bauladu, Bonorva, Castiadas, Orani, Osilo, Santadi, Semestene, Thiesi, Uta e Villamar. Dieci comuni in più, quindi, rispetto all’edizione 2016 a dimostrazione che la manifestazione si conferma come la festa di valorizzazione del patrimonio culturale più partecipata in Sardegna. Considerazioni ben supportate dai numeri principali di questa edizione 2017: oltre 750 luoghi della cultura aperti e raccontati lungo cinque fine settimana da oltre 17.000 volontari, in massima parte studenti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado.
Fra i siti aperti: il Castello di Serravalle a Bosa, San Nicola di Trullas a Semestene, il villaggio e i complessi minerari di Arbus, le torri pisane e il parco di Villa Devoto di Cagliari, Osilo e le sue numerosissime chiese, la cascata Su Stampu e su Turnu a Sadali, la chiesa di Sant'Antioco di Bisarcio a Ozieri, le torri e i bastioni di Alghero, il duomo di Santa Maria a Oristano e la cascata Sa Spendula a Villacidro.
Sardegna ma non solo. Nell’autunno la manifestazione farà infatti tappa in Emilia Romagna, a Ferrara, che nei giorni 14 e 15 ottobre per la prima volta affiancherà il ricco patrimonio della città degli Estensi al marchio di Monumenti Aperti. Una presenza importante che testimonia come la manifestazione sia ormai un modello esportabile su scala nazionale. Ne è prova l’assegnazione della «Menzione Speciale» riconosciuta alla manifestazione da Legambiente e Fondazione Symbola nell’ambito della terza edizione del Premio nazionale «Sterminata bellezza», e consegnata al presidente di Imago Mundi ONLUS Fabrizio Frongia nell’ambito di una cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma.
Un riconoscimento significativo che si aggiunge alla prestigiosa Medaglia di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana che a Imago Mundi viene assegnata alla manifestazione dal 2008 e ai patrocini delle Presidenze della Camera e del Senato, cui anche quest’anno si affianca il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna.
Monumenti Aperti viene sostenuta economicamente dai comuni aderenti alla rete e, dall’edizione 2005, dai finanziamenti pubblici provenienti dagli Assessorati regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni culturali. A queste risorse si aggiungono i proventi delle azioni di marketing e dall'iniziativa «Un Euro per la Cultura», il 5X1000 e un crescente supporto da parte del mondo delle imprese, i nuovi mecenati.
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili sul sito della manifestazione www.monumentiaperti.com.
Monumenti Aperti nasce a Cagliari nel 1997, grazie all'iniziativa della Associazione Ipogeo e subito dopo di Imago Mundi. Dal 2001, oltre al capoluogo, partecipano altri comuni: da allora ad oggi sono 129 i comuni che almeno una volta hanno preso parte a Monumenti Aperti.
L’edizione 2017 è coordinata da Imago Mundi Onlus e coadiuvata da un qualificato Comitato Scientifico Promotore composto da: Consiglio Regionale della Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna - Assessorati della Pubblica Istruzione, del Turismo e degli Enti Locali, Città Metropolitana di Cagliari,  Comune di Cagliari, MIBACT – Segretariato regionale per la Sardegna, Polo Museale della Sardegna, Soprintendenza ABAP Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Carbonia Iglesias, Ogliastra, Soprintendenza ABAP Sassari, Olbia Tempio, Nuoro, Soprintendenza Archivistica della Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, MIUR, Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Università di Cagliari e Sassari, ANCI Sardegna, CTM.
Contribuiscono alla manifestazione Arti Grafiche Pisano e la Fondazione di Sardegna.  Per il secondo anno anche le società di navigazione Tirrenia e Moby Lines sostengono Monumenti Aperti con una operazione di co-branding. Prosegue la partnership con il Consorzio Camù, che garantisce la promozione e la comunicazione, con Confcommercio e Confesercenti e con Eja TV e Radio X per la creazione di prodotti audiovisivi.
La manifestazione aderisce all’Associazione Culturale BES– Best Events Sardinia che si pone l’obiettivo di promuovere con una logica di rete lo sviluppo dell’eccellenza artistica e le specificità identitarie della Sardegna.
In qualità di media partner, per la prima volta la manifestazione sarà supportata, su scala regionale, da Unione Sarda, Videolina e Radiolina. 
www.monumentiaperti.com