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MUD. Costruiamo un dialogo tra museo e digitale

  • Pubblicato il: 16/07/2015 - 00:20
Autore/i: 
Rubrica: 
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Articolo a cura di: 
Alessandro Bollo

Nasce MUD, la piattaforma promossa dal Mibact con l’obiettivo di aumentare le performance dei Musei Italiani in ambito digitale. Un'intervista di Alessandro Bollo a Simona Cardinali, Responsabile Comunicazione e Privacy di Ales S.p.A. Arte Lavoro e Servizi su MUD – Museo Digitale del Mibact
 
 
 
Alla social media week di Roma è stato recentemente presentato il progetto MUD - Museo Digitale, potresti spiegare di che cosa si tratta e da quali esigenze nasce?
Il progetto nasce da un’esigenza concreta, quella di redigere le linee guida dei musei italiani in ambito web e di aumentare le performance digitali degli stessi in un panorama in cui la riforma Franceschini introduce la creazione di un sistema museale nazionale finalizzato ad “unire” gli oltre 4.000 musei del nostro paese.
Abbiamo pensato che per ottenere il miglior risultato in termini di efficacia ci fosse bisogno di costruire un progetto che consentisse un dialogo continuo tra Museo e Digitale, mettendo in connessione tutti i portatori di interesse in un’ottica di ottimizzazione delle risorse; su queste basi è nato MuD.
Alla Social Media Week Rome ci siamo resi conto che sono davvero molte le persone e le istituzioni interessate a parlare di Museo 3.0 e a farlo con cognizione di causa. MuD nasce per fornire una piattaforma adeguata di dialogo e di confronto.
 
 
MUD si candida a diventare una piattaforma per supportare i Musei nella progettazione della propria identità digitale e nell’individuazione di una strategia efficace per l’audience engagement. Concretamente, attraverso quali funzioni e quali progetti si sostanzierà l'attività di MUD?
Museo Digitale è un progetto aperto e condiviso secondo un modello bottom-up che intende definire una strategia di azione partendo da un’attenta e strutturata analisi del contesto, al fine di ipotizzare e costruire insieme agli stakeholder  delle possibili soluzioni di Museo 3.0.
E’ per questo motivo che MuD dedicherà la prima fase del progetto all’ascolto, definendo un calendario di incontri nei quali “saliranno in cattedra” i portatori di interesse.
 
Il primo passo quindi è quello di consentire alle diverse realtà museali di giovarsi dell’appartenenza a un sistema al fine di individuare e condividere i contenuti della comunicazione web integrata da ordinare secondo priorità che pongano in primo piano le esigenze del visitatore, inteso come fruitore sia del sito web sia del museo.
 
La creazione di una rete permette di far emergere e analizzare i fabbisogni (in termini di risorse e di competenze), individuare i gap, migliorare le performance, valutando, quindi, tutti gli elementi necessari alla definizione di “Linee Guida MuD” a cui i musei statali dovranno attenersi per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto.
Online tra pochi giorni, il Blog del sito web di MuD avrà il compito di informare e di creare consapevolezza in merito alle potenzialità del digitale in ambito museale offrendo un luogo virtuale di incontro e scambio a tutti i portatori di interesse del settore.
I contenuti trattati nel sito web saranno frutto di una ricerca curata dal gruppo MuD e dal proprio NETWORK composto da istituzioni, musei, esperti, curatori, ricercatori, innovatori ed in generale da tutti coloro che intendono migliorare ed accrescere in modo costruttivo le performance digitali dei musei italiani.
 
 
Il progetto MUD è rivolto al sistema dei musei statali italiani e in prospettiva a tutto il mondo museale italiano; qual è lo stato di salute digitale dei nostri musei dalla vostra prospettiva?
Inizieremo a parlare dello stato di salute digitale al prossimo workshop in programma il 9 settembre a Roma, portando i primi risultati di un’analisi del contesto nazionale ed internazionale di riferimento.
Al momento emerge un dato incoraggiante per MuD, la volontà da parte dei molti musei coinvolti di migliorare e crescere in modo consapevole e maturo sul questi temi e di andare verso una direzione che sfrutti al meglio le potenzialità che oggi offre il mondo del digitale evitando scorciatoie e pericolose mitologie, per fornire agli utenti ulteriori modelli di visita oltre a quelli tradizionali, cercando di portare il museo anche a chi, in un museo, non ha mai messo piede.
 
 
Esistono realtà e progetti simili a livello nazionale nel contesto europeo?
Sono stati sviluppati numerosi e interessanti progetti sul tema del Museo Digitale in ambito nazionale ed europeo, ma da oggi, tramite MuD, sarà possibile dialogare direttamente con il soggetto che ha maggior titolo per aprire il confronto tra e con i Musei e il Digitale, la neonata Direzione Generale Musei a cui è stato assegnato l’incarico di migliorare l’accessibilità culturale dei musei e delle aree archeologiche, di ampliare la partecipazione dei loro fruitori attuali e potenziali perseguendo anche l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale uno dei motori che alimentano l’economia e lo sviluppo del nostro paese.
Occorre ricordare come all'interno del Ministero, l'Osservatorio tecnologico per i Beni e le attività culturali - OTEBAC si sia occupato per dieci anni di supporto ai soggetti culturali pubblici per lo sviluppo dei siti web e di contenuti digitali nell'ambito del Progetto europeo MINERVA, producendo risultati importati come il Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali e il CMS Museo&Web.
Facendo tesoro di queste buone pratiche MuD intende ampliare il raggio d'azione sui temi più attuali del digitale, interessando e coinvolgendo attivamente i portatori di interesse per costruire insieme il futuro dei musei italiani.
 
 

 

 
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