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L'Arte delle Fondazioni

  • Pubblicato il: 16/11/2012 - 12:41
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Marco Cammelli

Bologna. Un altro passo avanti nella conoscenza dell’ampio patrimonio artistico detenuto dalle fondazioni di origine bancaria italiane sarà illustrato il 5 dicembre alla Fondazione del Monte dal ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi. Il progetto si chiama «L'Arte delle Fondazioni» e nasce sulla «spinta» di Marco Cammelli, presidente dell’ente del Monte e dell’Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. L'arte e la cultura sono di gran lunga il principale settore d'intervento delle 88 fondazioni di origine bancaria italiane che con le loro erogazioni, oltre all'organizzazione di eventi e mostre, sostengono la conservazione e la valorizzazione dei beni artistici presenti sui territori di riferimento. Forse meno noto è che esse dispongono di collezioni d'arte spesso notevoli, a disposizione delle loro collettività ma meno conosciute e fruibili per un pubblico più vasto. Si tratta di un patrimonio ampio che, vario (opere di pittura, scultura, arredi, suppellettili, strumenti musicali) e nella sua stratificazione temporale, può essere considerato come il volto storico e culturale dei diversi territori e può offrire un'interessante lettura delle vicende collezionistiche «locali». È, dunque, con l'intento di mettere un simile patrimonio a disposizione di un pubblico ampio che l'Acri ha dato vita a un catalogo multimediale di queste collezioni, chiamato «R’accolte» e accessibile a tutti tramite internet. Il catalogo comprende oltre 9mila pezzi appartenenti a 59 collezioni di 52 Fondazioni, fotografati e schedati secondo i più accurati standard internazionali. Potranno essere osservati e studiati tramite pc, tablet e smartphone a partire dal 5 dicembre. Alla presentazione di quel giorno, alla presenza del ministro, del presidente Cammelli, anche presidente della commissione per le Attività e i Beni Culturali dell'Acri e dello storico dell’arte Angelo Mazza saranno esposte opere barocche emiliane dei Carracci, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Giuseppe Maria Crespi e i Gandolfi.

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