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Il Poldi Pezzoli sotto una nuova luce

  • Pubblicato il: 28/06/2013 - 13:45
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Donatella Ravizza

Milano. La storica Casa Museo milanese (che ospita una raccolta di dipinti del Rinascimento e una collezione di arti decorative) ha inaugurato una nuova illuminazione che, grazie al progetto dello studio Ferrara Palladino e Associati, rende al meglio la potenzialità dei Led.
La richiesta era di preservare l’atmosfera ospitale, permettendo di leggere nel dettaglio la qualità dei capolavori esposti e di rispondere, con le tecnologie più adeguate, alle esigenze contemporanee della fruizione museale. L’intervento ha optato per un’illuminazione uniforme e avvolgente, che ha sottolineato anche l’ambiente storico con i suoi apparati decorativi, evitando effetti eccessivamente drammatici di sagomatura sugli oggetti e cercando piuttosto un corretto contrasto tra le opere e lo sfondo architettonico.
Elemento distintivo del progetto sono le grandi sospensioni posizionate al centro delle sale a evocare i lampadari domestici. Le leggerissime strutture sono in fibra di carbonio, con bracci estendibili per l’ottimale posizionamento in funzione dell’oggetto. Per potenziare la percezione dei dettagli cromatici e stato messo a punto un sistema a Led variabile. Ogni proiettore ha 12 diodi suddivisi in 3 gruppi, pilotabili singolarmente, in grado di miscelare la luce emessa. La distribuzione spettrale relativa e calibrata, grazie anche all’utilizzo di uno spettrofotometro, su ogni singola opera. La digitalizzazione ha garantito un effetto finale di luce prossima a quella naturale, tenendo conto delle diverse colorazioni dominanti delle pareti di fondo e del variabile contributo proveniente dalle finestre. Le opere risultano cosi illuminate con una tonalità calda (circa 2950 Kelvin) e un’ottima resa cromatica (Ra>90), evidenziando particolari in precedenza poco visibili. Le nuove sorgenti riducono i consumi energetici di circa due terzi rispetto agli alogeni sostituiti. La manutenzione è quasi azzerata, in quanto la vita attesa dei Led e di circa venti anni. Il sistema cromatico e gli apparecchi, prodotti su disegno dei progettisti, sono stati realizzati da Ilti Luce, società del gruppo Philips specializzata in ambito museale.

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Da Il Giornale dell’Architettura, Numero 114, estate 2013