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Brevi Notizie dalle Fondazioni Americane

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
Autore/i: 
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Ilaria M. Nizzo
Scopo di questa rubrica è portare lo sguardo del lettore oltre oceano per trovare spunti innovativi e nuove risorse per il nostro Paese. Questo mese vengono evidenziati: il dibattito (attuale) sul ruolo che possono avere le fondazioni americane alla luce dei nuovi scenari politici; la promozione dell’impatto sociale come un’opportunità per i donatori; una fondazioni di comunità “vicino agli anziani”; il riconoscimento dell’arte come “bene pubblico” per i cittadini di un intero stato e la RSI per i millennials.

La Filantropia americana a “difesa” dei valori democratici
“Durante il secolo scorso, le fondazioni filantropiche americane hanno esportato gli ideali americani sulla democrazia, l’economia e la società civile” inizia così l’articolo pubblicato sulla rivista di politica internazionale Foreign Affairs del Presidente della Fondazione Ford,  Darren Walker, che continua così: “Tale missione è stata resa possibile grazie al sostegno e in conformità con il governo degli Stati Uniti. Oggi però la filantropia americana non può più contare su questo appoggio e le Fondazioni non possono essere più sicure che gli obiettivi di uguaglianza, progresso tecnologico, rispetto dei diritti umani e la promozione della democrazia troveranno appoggio a Washington… Nel dopoguerra, le fondazioni americane - lavorando con il governo degli Stati Uniti e altri paesi, le agenzie di sviluppo, il settore privato e la società civile - contribuirono a costruire un ordine globale che portò notevoli progressi nella riduzione della povertà, nella promozione della democrazia, dell'uguaglianza di genere e progresso sociale, producendo anche una disuguaglianza insostenibile. Oggi, le fondazioni degli Stati Uniti hanno la responsabilità di contribuire a un ordine più giusto e sostenibile. Questo richiederà di lavorare con una più ampia gamma di partner e di includere voci che sono state lasciate fuori dal progetto di costruzione degli ordini del XX secolo.
Il momento del cambiamento è adesso, e non c'è un momento da perdere”.
E’ possibile approfondire l’articolo scritto dal Presidente della Ford Foundation ,Darren Walker, su Foreign Affairs
 
 
CHIP: l’innovativo centro che offre linee guida per i “finanziatori” delle buone cause
Il Centre for High Impact Philanthropy (CHIP) è un innovativo centro che valuta le associazioni, e le buone cause, prevalentemente sull’impatto sociale. Finanziata dalla Annie E. Casey Foundation, e con sede presso, l’università della Pennsylvania, l’innovativa associazione “promuove” le realtà del terzo settore più efficaci offrendo ai donatori l’opportunità, reale e tangibile, di conoscere i risultati delle loro donazioni. Il sito del CHIP funziona da “vetrina” offrendo linee guida per i “donatori” incentrati sull'impatto sociale.
Clicca qui se vuoi visionare la Guida sulle opportunità di finanziamento per la gioventù
 
Una fondazione di comunità per città “age-friedly”
Costruire una comunità “amica degli anziani” è la mission della Tufts Health Plan Foundation, una fondazione di Comunità che opera nel Nord Est degli Stati Uniti (Massachusetts, New Hampshire, e Rhode Island). Attenta alle necessità di una popolazione che invecchia, la fondazione eroga finanziamenti a sostegno di “investimenti” che promuovono una vita sana con un’attenzione (particolare) alle comunità che non hanno accesso alle risorse e di conseguenza un adeguato sostegno per le persone più fragili. E per ovviare a queste mancanze, che possono causare l’isolamento degli anziani e la mancanza di cure adeguate per la terza età, promuove bandi a favore di una comunità che favorisca l’inclusione degli anziani perché considera la loro esperienza e il loro benessere fondamentali.
E’ possibile conoscere l’approccio strategico della Tufts Health Plan Foundation leggendo questo schema
 
Le arti ovunque, ogni giorno, e per tutti
Impattare positivamente il clima culturale, economico ed educativo del proprio Stato (quello dell’Indiana) fornendo una leadership responsabile e una gestione (pubblica) delle “risorse artistiche” è l’obiettivo dell’ Indiana Arts Commission. L’agenzia, che è federale e amministra le risorse nazionali, concentra il proprio impegno nel rendere il patrimonio artistico di questo Stato americano, costituito da artisti e associazioni che lavorano nel campo dell’arte, un patrimonio a disposizione dell’intera collettività.
E’ possibile conoscere il lavoro dell’Indiana Art Commission visionando il loro sito
 
 
La (nuova) era della Responsabilità Sociale d’Impresa per i millenials
L'innovazione creata dalla Silicon Valley ha influito sul modo in cui comunichiamo, ci informiamo e facciamo acquisti. Queste aziende stanno portando però innovazione anche nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa dove la maggior parte dei dipendenti appartiene alla generazione dei millenials. Derrick Feldmann, che ha trascorso gli ultimi dieci anni studiando le modalità di donazione di questa generazione sottolinea come: “Dopo retribuzioni e benefici quali l’assicurazione medica e incentivi in denaro, per le generazioni nate tra il 1981 e 1996, nella scelta di un luogo di lavoro viene subito dopo la cultura filantropica dell’azienda”.
Ed è per questo che molte start-up tecnologiche, per rendere le proprie società interessanti e attrarre nuovi talenti, oltre agli stipendi e ai benefits offrono denaro per aderire a programmi di donazione, come ad esempio offrire spazi cloud alle no-profit.
Tra gli ideatori di queste nuovo modo di fare responsabilità sociale d’impresa, vicine ai millenials e alle società tecnologiche, vi è Bryan Breckenridge fondatore della fondazione d’impresa Box.org che sottolinea come: “grazie alla partecipazione dei dipendenti ai programmi filantropici offerti dai loro datori di lavoro oltre 6000 organizzazioni non profit hanno potuto innovarsi e ricevere spazi virtuali (gratis) per gestire le proprie informazioni in modo sicuro e da qualsiasi dispositivo”
 

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