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Musei, bilancio di sostenibilità e dintorni

  • Pubblicato il: 13/08/2017 - 14:58
MUSEO QUO VADIS?

In nome dell’accountability, del rendere conto, del social impact, si stanno affacciando i primi bilanci di sostenibilità dei musei italiani, che uniscono le istanze economiche e finanziarie con le performance socio-culturali a favore della comunità. La Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana ha aperto la strada con il racconto del museo Pecci di Prato, seguita dal MANN-Museo Archeologico nazionale di Napoli. 
Un nuovo corso si è aperto. Fino ad oggi “Chi lavora nei musei ha messo a fuoco soprattutto ciò che è ‘peculiare’ (le collezioni per esempio) piuttosto che ciò che è ‘importante’ (le finalità sociali). Ma essere devoted-to-objects anziché driven-by-purpose non renderà un museo eccellente più di quanto un’ordinata contabilità possa rendere florida un’impresa”
 

Articolo a cura di: 
Irene Sanesi
Autore/i: 

Verso una nuova geografia delle professioni dell’arte. È finita l'epoca dei curatori?

  • Pubblicato il: 13/08/2017 - 14:56
MUSEO QUO VADIS?

La rivoluzione digitale, accompagnato dalle  mutate condizioni finanziarie dell’ultimo decennio e dall’evoluzione dei pubblici,  sta guidando  una vera e propria ridefinizione dell’eco-sistema dell’arte, con trasformazioni profonde nel mondo delle istituzioni museali e del management culturale che generano sempre maggiore richiesta di nuove competenze. aprendo la via a una nuova geografia delle professioni.  Quasi due anni fa, il saggio “Curationism”, di David Balzer denunciava la perdita di senso dell’abusato termine “curatore”, buono per ogni occasione, quindi, non più  per nessuna. Le professioni che fino ad oggi hanno ricoperto un ruolo di cerniera tra la produzione delle opere e il loro pubblico, laddove l’intermediazione tra l’artista e il pubblico si è fatta plurale, immediata, a volte assente, si evolvono: il curatore sta assumento un ruolo sempre più orizzontale e non gerarchico rispetto a un pubblico che da destinatario si fa co-interprete
 

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Il Paesaggio in vacanza

  • Pubblicato il: 13/08/2017 - 14:46
PAESAGGI

Pericoli per il senso del paesaggio dalla vacanza culturale, dalla schiavitù dei tempi contingentati, dalla perdita degli ozi delle villeggiature. “Avanza una nuova dimensione del viaggio. (…)  Se in vacanza facciamo i turisti il paesaggio ci tocca. Ma è il paesaggio a cui pensa il ministro quando dice: Paesaggio italiano, elemento per attirare il turismo colto? (titolo del resoconto della Giornata del Paesaggio, il 14 marzo scorso).L’archetipo del turista colto che gode del paesaggio è ovviamente il cilindrato solitario di C.D.Friedrich che guarda il mare di nuvole dalla vetta di un monte; ma o è rottamato la realtà delle folle che impediscono di camminare non solo in piazza S.Marco,  ma anche lungo i sentieri delle 5 Terre (..). Quei paesaggi (come ogni paesaggio) sono fatti dalla relazione che si stabilisce con il luogo, e se il luogo è pieno di gente, questo aspetto determina significativamente la relazione. (…) E’ frutto di un lavoro che richiede tempo, in un processo che mette in sequenza attenzione (tensione verso), contemplazione (portare al templum, cioè all’orizzonte definito in cui sappiamo relazionarci con il contesto indefinito), riflessione (rivolgimento di se stesso verso)”
 

Articolo a cura di: 
Paolo Castelnovi
Autore/i: 

Create Once Publish Everywhere

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:24
CULTURA DIGITALE

La XIII edizione di LuBeC che si terrà a Lucca il 12 e 13 ottobre sarà dedicata alla “Cultura 4.0, alla rivoluzione innescata dall’innovazione tecnologica che pervade e trasforma processi, comportamenti, organizzazioni, relazioni”, trasformando l’appuntamento in un "cantiere di confronto e lavoro a valle del G7 della Cultura e in avvicinamento all'anno europeo del Patrimonio. L'appuntamento sarà accompagnato da una edizione ampliata della rassegna espositiva LuBeC Digital Technology. In partnership, restituiremo l'ascolto di alcuni dei protagonisti. "Il digitale non è più un'opzione per i musei", afferma Stefania Vecchio, founder di coMwork, piattaforma di ottimizzazione della gestione digitale di collezioni, archivi e informazioni. "Sono ancora sconosciute le grandi potenzialità digitali, vere alleate del sistema museale. (…) Serve un cambiamento profondo, strategico, che va ben al di là di una singola app lanciata da un museo. Il cloud non è un altro modo di dire server (…). È fondamentale il co-design. Lo stiamo testando con i Musei Reali di Torino e in occasione di LuBeC lanceremo una call rivolta a tutti i musei che vorranno testare l’applicazione e contribuire a migliorare la piattaforma coMwork".
 

Articolo a cura di: 
Redazione
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CULTURE, HEALTH AND WELLBEING INTERNATIONAL CONFERENCE 2017

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:23
CULTURA E WELFARE

A fine giugno a Bristol si è svolta la Culture, Health and Wellbeing International Conference 2017.  La conferenza mostra le buone pratiche, le politiche e le ultime ricerche in ambito del welfare culturale. È luogo di discussione e apprendimento condiviso per facilitare il dialogo tra ricercatori, policy-maker e professionisti sul ruolo delle arti e della creatività nella cura e nel benessere
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
 

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
Autore/i: 

Giro di boa per Europa Creativa

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:21
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Europa Creativa  è un programma necessario per raggiungere gli obiettivi della circolazione degli artisti, creativi ed opere, della valorizzazione e implementazione delle imprese culturali e creative, della internazionalizzazione delle carriere e dei partenariati, della competitività e della promozione della diversità culturale e del cultural heritage materiale e immateriale. Il programma però deve superare problematiche che rendono l'accesso, specie per le piccole realtà, difficile e frustrante. Le questioni amministrative, la burocrazia gestionale, l’insufficiente trasparenza, chiedono una revisione di criteri valutativi e di riorientare il Programma alla qualità delle proposte culturali, sostenendo l'integrazione con altri programmi
 

Articolo a cura di: 
Io sono Cultura 2017

Design: la piccola rivoluzione

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:00
SAPER FARE, SAPER ESSERE

L’Italia conferma la sua vocazione a laboratorio permanente del progetto. 100 e più anni fa, con La Rinascente, nasceva il primo workshop della creatività italiana. Globale, inclusivo, radicato nel territorio e aperto alle contaminazioni. Coraggioso, come il primo Italian Design Day nel mondo. Incontri al buio, materiali sostenibili e industrie non tradizioniali sono le nuove sfide dei progettisti, spesso in coppia
 

Articolo a cura di: 
Io sono Cultura 2017

La Scuola che Vorrei - Con MUS-E l’arte va a scuola

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:55
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

MUS-E www.mus-e.it, “ fonte di equilibrio e tolleranza”, così descriveva nel 1993  il suo progetto artistico europeo il grande violinista Yehudi Menuhin, intenzionato a lottare con l’arte contro la violenza nella scuola. Da allora sono stati coinvolti 35mila bambini nelle scuole dell’infanzia e primarie, con una rete partita dall’International Yehudi Menuhin Foundation (IYMF), oggi operativa in Spagna, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia,  Svezia, Svizzera e Ungheria
 

Articolo a cura di: 
CS
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Il posto delle fragole

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:40
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Cultura e Impresa non sono mai state così vicine. Il cambiamento immersivo è Culturale. La velocità della rivoluzione tecncologica è pari all’evoluzione dei pubblici. La trasformazione strategica di ogni organizzazione non è più un’opzione: nessuna esclusa, cambierà pelle, struttura, processi, modalità del lavoro. “Sono morto pur essendo vivo”, diceva Isak Borg, protagonista de "Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman, risvegliandosi dal suo incubo in cui vaga solo in una città sconosciuta, pieno di rimpianti per le occasioni perdute, ma con il desiderio di catarsi nel tentativo di cambiamento della sua vita. Nell'economia della conoscenza è tempo di alleanze tra imprese e istituzioni per la  ricerca e il suo trasferimento. Al di là di relazioni occasionali vocate alle pubbliche relazioni.

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

FOCUS FOTOGRAFIA: appunti per una nuova Cultura della fotografia (parte 1/4)

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:34
OPINIONI E CONVERSAZIONI

MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Lorenza Bravetta, Consigliere del Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, ha varato un intenso programma  di confronto, con un ciclo di conferenze itineranti che ha seguito la convocazione ad aprile degli Stati generali della fotografia: Reggio Emilia, Palermo, Milano, come Senigallia, Torino. L’obiettivo del percorso capillare di dibattito e confronto con gli addetti ai lavori  è definire un piano di sviluppo strategico -le linee guida, i temi di policy, gli ambiti di intervento prioritario- ,per adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore, determinando nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale. Restituiamo il flusso di ascolti che abbiamo realizzato per l’incontro di Milano che abbiamo moderato su fotografia tra documento sociale ed espressione artistica. Ecco il punto di vista di Lorenza Bravetta (Mibact), Giovanna Calvenzi (MuFoCo) e Mariateresa Cerretelli (GRIN)
 

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

FOCUS FOTOGRAFIA: Appunti per una nuova Cultura della fotografia (parte 2/4)

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:34
OPINIONI E CONVERSAZIONI

MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Lorenza Bravetta, Consigliere del Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, ha varato un intenso programma di confronto, con un ciclo di conferenze itineranti che ha seguito la convocazione ad aprile degli Stati generali della fotografia: Reggio Emilia, Palermo, Milano, come Senigallia, Torino. L’obiettivo del percorso capillare di dibattito e confronto con gli addetti ai lavori  è definire un piano di sviluppo strategico -le linee guida, i temi di policy, gli ambiti di intervento prioritario- ,per adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore, determinando nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale. Restituiamo il flusso di ascolti che abbiamo realizzato per l’incontro di Milano che abbiamo moderato su fotografia tra documento sociale ed espressione artistica. Ne parliamo con Walter Guadagnini che dirige la Fondazione Camera- il Centro per la fotografia torinese e con l’artista Francesco Jodice. “Qual è il distinguo tra l’azione  documentale e  quella artistica? L’artista che usa la fotografia restituisce un dubbio, ė interessato alla costruzione di una domanda ben formulata da condividere. Una domanda che genera partecipazione
 

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

FOCUS FOTOGRAFIA: Appunti per una nuova Cultura della fotografia (parte 3/4)

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:33
OPINIONI E CONVERSAZIONI

MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Lorenza Bravetta, Consigliere del Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, ha varato un intenso programma di confronto, con un ciclo di conferenze itineranti che ha seguito la convocazione ad aprile degli Stati generali della fotografia: Reggio Emilia, Palermo, Milano, come Senigallia, Torino. L’obiettivo del percorso capillare di dibattito e confronto con gli addetti ai lavori  è definire un piano di sviluppo strategico -le linee guida, i temi di policy, gli ambiti di intervento prioritario- ,per adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore, determinando nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale. Restituiamo il flusso di ascolti che abbiamo realizzato per l’incontro di Milano che abbiamo moderato su fotografia tra documento sociale ed espressione artistica. Parliamo di mercato, asse fondamentale del sistema. In conversazione con i galleristi Guido Costa e Raffaella Cortese
 

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
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FOCUS FOTOGRAFIA: Dopo un decennio di progetti partecipati nelle periferie, il MuFoCo si ripensa (parte 4/4)

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:32
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Concludiamo il focus fotografia di questo numero con il MuFoCo, il primo -e finora unico-museo pubblico di fotografia in italia, nato nel 2004 a Cinisello Balsamo, oggi facente capo all’omonima Fondazione di partecipazione. Un museo voluto  in periferia come  centro di studio e ricerca, di relazioni e di mediazione culturale, che supera una crisi istituzionale con  un allargamento della sua governance e  un progetto di rilancio,  aprendo una vetrina nel cuore della città, alla Triennale di Milano. Gabriella Guerci, che ne gestisce la produzione, lo presenta e  in occasione della tavola rotonda da noi moderata per il Mibact-Fotografia.  Ci offre un contributo di pensiero che nasce dall’esperienza del MuFoCo a Lampedusa  e  dal  progetto “Urban Layers_Identity Flows” parte del programma UE “Creative Europe”, dal quale sono nati lavori di forte  carica pubblica e politica. “La fotografia è chiamata a dare il suo contributo su temi civili a  prefigurare scenari di trasformazione sociale: come arte del progetto,ad  aiutarci a rappresentare le complessità del nostro tempo”
 

Articolo a cura di: 
Gabriella Guerci
Autore/i: 

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