Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Respinta al mittente la proposta di budget elaborata in sede di Consiglio europeo, votata dagli Stati Membri

  • Pubblicato il: 22/03/2013 - 13:20
Autore/i: 
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni

Bruxelles. Settimana scorsa si è riunito il Parlamento Europeo per le consultazione sulla pianificazione di Budget per il periodo 2014-2020. Una posizione forte è arrivata dalla Presidenza, che ha richiamato alla responsabilità.
Le discussioni sul budget del nuovo settennio bloccate e richieste respinte, finché non saranno onorati gli impegni economici degli Stati Membri per il Settennio precedente (2007-2013). Ancora pendenti 2.9 Miliardi di euro di spese non coperte dal 2012, che impongono azioni straordinarie.
Così è stata messa al voto una risoluzione straordinaria.
La dichiarazione rilasciata dal Presidente del Parlamento, Martin Shultz, non lascia dubbi.   «Questa importante risoluzione apre la via da seguire per eventuali negoziati con il Consiglio sul lungo termine del bilancio dell'UE 2014-2020. Il Parlamento Europeo non può accettare la proposta degli Stati Membri senza che siano soddisfatte determinate condizioni essenziali. Ci deve essere la massima flessibilità complessiva e un ambizioso accordo sulle proprie risorse.
Il Parlamento Europeo richiede anche un obbligo, giuridicamente vincolante, nonché la revisione completa del quadro del finanziario pluriennale deciso dalla maggioranza in seno al Consiglio. Il Parlamento non comincerà nemmeno le negoziazioni fino a che non saranno evase tutte le richieste di pagamento attribuite al 2012. Questi problemi sono di fondamentale importanza per il Parlamento. Il Parlamento Europeo non accetterà la proposta degli Stati membri finché non ci sarà un’azione da parte del Consiglio su tutti questi temi».
I Deputati hanno votato 509 su 161 a favore delle risoluzione parlamentare che implica anche l’introduzione di formule di maggiore flessibilità per l’utilizzo del Budget durante gli anni di stanziamento.
Prima di questo, il 7 e 8 Febbraio gli Stati membri avevano siglato un accordo per lo stanziamento complessivo di 960 Miliardi di Euro in pagamenti e 910 miliardi in impegni di spesa, corrispondenti allo 0.95% del PIL Europeo. La proposta già si presentava molto ridotta rispetto agli stanziamenti del periodo precedente, anche se per l’Asse numero 3, ovvero quello che implica i finanziamenti alla cultura, diritti umani, sicurezza e iniziative per stimolare la cittadinanza europea (Fondi di Coesione) c’è un incremento del 15%, rispetto al periodo 2007-2013.
Alla luce della recente sessione parlamentare, la palla torna agli Stati Membri, perché possano difendere la loro proposta di Budget a favore della Cultura, ritenuta da tutti i comparto delle Industrie Creative fondamentale per una nuova fase economica, basata sulla conoscenza, assolutamente coerente con gli ordinamenti generali della Strategia di Lisbona a favore della creazione dell’Unione Europea.
Una nuova campagna civile è in corso on line, accessibile a tutti gli strati della popolazione civile, delle associazioni e istituzioni culturali, per sensibilizzare gli Stati Membri alla causa di «Europa Creativa», per non rinunciare alla proposta di Budget inoltrata per la Cultura, promossa da Culture Action Europe

© Riproduzione riservata