La grande vitalità della Fondazione Federico Zeri
Bologna. Intensa programmazione di fine anno per la Fondazione Federico Zeri dell’Alma Mater bolognese, diretta da Anna Ottani Cavina (cfr. «Viaggio in Italia. Bologna, seconda tappa»). Fino al 17 novembre 2011 è visitabile la mostra «Dall'antica Roma al Medio Oriente. Fotografie dalle sezioni Archeologia e Architettura della Fototeca Zeri», a cura di Monica Cavicchi e Giulia Calanna: una selezione di 38 fotografie antiche della Fototeca Zeri, immagini rare e affascinanti testimonianze fotografiche tra la fine dell' Ottocento e i primi trent'anni del Novecento realizzate dai fotografi Pascal Sebah e dal figlio Jean insieme al socio Joaillier, attivi all'interno della corte dell'Impero Ottomano. Giovedì 10 novembre 2011 alle ore 17.30 Anna Ottani Cavina e Andrea Bacchi, insieme al curatore Marco Bona Castellotti, discuteranno del libro «Federico Zeri, Cos’è un falso e altre conversazioni sull’arte». Il testo raccoglie cinque conferenze tenute tra il 1989 e il 1993 da Federico Zeri all'università Bocconi di Milano e al Collegio Nuovo di Pavia e due conversazioni in forma d’intervista per la Radiotelevisione della Svizzera Italiana, inedite.
Il primo dicembre 2011 alle ore 18.00 alla Sala dei Carracci di Palazzo Magnani, presentazione del volume «La Pittura italiana nella Fototeca Zeri. Fotografie scelte. Roma e Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna», a cura di Anna Ottani Cavina con la collaborazione di Marta Forlai. Interverranno il rettore Ivano Dionigi, Luca Lorenzi, Responsabile del territorio di UniCredit, Marco Cammelli, presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Novità anche in Biblioteca e Fototeca. Decine le acquisizioni librarie, italiane ed estere, per l’aggiornamento della biblioteca per quanto riguarda le tematiche legate agli studi di Zeri stesso. A Bologna è stato trasferito il primo nucleo di 15.000 cataloghi d’asta, parte della collezione di 37.000 conservati a Villa Zeri a Mentana: con il contributo della Regione Emilia Romagna i volumi verranno inseriti nel catalogo del Sistema Bibliotecario Nazionale e saranno accessibili alla consultazione entro il 2012.
Dal primo dicembre sarà inoltre consultabile un nuovo «Call For Papers» sul sito della Fondazione: «Johannes Hispanus: la Madonna del Duce» di Stefania Castellana (per partecipare mail a fondazionezeri.biblioteca@unibo.it).
Profilo e storia della Fondazione
L’ente, di costituzione universitaria, ma autonomo e dotato di una serie di sponsor tecnici e che accompagnano i vari appuntamenti, nasce al seguito della morte del grande storico dell’arte. Con il testamento del 29 settembre 1998 Federico Zeri lega all’Università di Bologna la villa di Mentana dove viveva, il parco di 10 ettari, 3 case coloniche, la collezione di epigrafi romane, la biblioteca d’arte composta da 85.000 volumi tra libri d’arte, cataloghi d’asta e periodici, e la fototeca di circa 290.000 fotografie. Zeri, come si sa, nutriva una profonda antipatia per il mondo accademico, probabilmente ricambiato, e alla base della scelta dell’Ateneo bolognese c’è anche il massimo riconoscimento italiano ottenuto per la sua attività di studioso, ossia la laurea honoris causa consegnata dal rettore Fabio Roversi Monaco il 6 febbraio 1998. Nel 1999 l’Università di Bologna costituisce la «Fondazione Federico Zeri», con sede legale a Mentana ma attività a Bologna presso il complesso di Santa Cristina (ci furono polemiche anni fa perché molti studiosi videro lo spostamento di libri e fotografie come un «tradimento» del donatore).
Lo statuto è stato presentato e approvato dal Ministero per i Beni Culturali il 12 settembre 2000. Dal 2001 il progetto della Fondazione, fortemente voluto dall’ex rettore Pier Ugo Calzolari e da Anna Ottani Cavina è di costituire un centro di ricerca avanzata nel campo degli studi umanistici, altamente specializzato nell’ambito della Storia dell’arte. A questo scopo sono stati avviati rapporti di collaborazione con istituzioni come The Getty Research Institute di Los Angeles, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti a Firenze, il Courtauld Institute di Londra, l’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi. Tante le operazioni legate a Zeri portate avanti: dal 2002 è in corso la catalogazione, digitalizzazione e messa on line della fototeca e dal settembre 2007 si è aggiunta l’inventariazione, la catalogazione e l’aggiornamento della biblioteca che da ottobre 2008 è accessibile agli studiosi.
La sede bolognese della Fondazione Zeri è nel convento restaurato di Santa Cristina, complesso architettonico rinascimentale situato nel centro storico della città, che l'Università ha reso funzionale alla sistemazione dell’archivio fotografico, della biblioteca d’arte e alla organizzazione del centro studi dotato di una grande sala di lettura e di consultazione con postazioni informatiche. Il presidente è oggi Ivano Dionigi, Rettore dell’Università e il collegio dei Fondatori è composto da Pier Ugo Calzolari, Antonio Carile, Ornella Montanari, Paolo Onofri, Anna Ottani Cavina, Walter Tega. Il Consiglio di amministrazione: Ivano Dionigi, Guido Gambetta, Piero Gnudi, Emilio Ottolenghi, Romano Volta e il Collegio scientifico con Everett Fahy, The Metropolitan Museum of Art, New York, David Freedberg, Italian Academy at Columbia University, Michel Laclotte, Museo del Louvre, Pierre Rosenberg de l’Académie française, Andrea Bacchi, Università di Trento, Enrico Castelnuovo, Scuola Normale Superiore di Pisa, Elio Garzillo, Ministero per i beni e le attività culturali, Mina Gregori, Fondazione Roberto Longhi, Firenze, Mauro Natale, Università di Ginevra, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Università di Roma Tor Vergata.
Informazioni. La biblioteca e la fototeca sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, giovedì 10 novembre e mercoledì 16 novembre chiuderanno alle ore 16.30; lunedì 14 novembre chiuderanno alle ore 14.00 e venerdì 9 dicembre saranno chiuse.
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